Dal 1990. a Mazara del Vallo, la cucina de Al Pesciolino d’Oro conquista cuore e palato di turisti e locali con preparazioni ricche dei sapori del bel mare siciliano. La splendida vista sul mare fa rima con la cucina tipica siciliana a base di pesce appena pescato nelle zone limitrofe. Non mancano sapori di carne dalle note tradizionali e una pizza buona, fatta con ingredienti semplici ma selezionatissimi.
Il successo di questo ristorante è senza dubbio riconducibile anche alla materia prima che viene scelta con cura, preparata in modo nobile e spiegata dal personale in modo eccelso. La gestione familiare è il dettaglio che va a completare l’esperienza con un’accoglienza davvero esemplare. Ma Al Pesciolino d’Oro non c’è solo mare, è infatti l’olio a mettere una forma distintiva a tutti i piatti. Amore, passione, impegno e la fatica di coltivare gli ulivi della tenuta di famiglia per produrre ogni anno un olio di altissima qualità, l’Olio d’Oro. Produrre l’olio extravergine di oliva, soprattutto negli ultimi anni, non è di certo una pratica banale e semplice, servono impegno e rispetto per la terra, dedizione e costanza. Abbiamo intervistato Fabio D’Agostino, proprietario, insieme alla famiglia, del ristorante e della tenuta ed ecco cosa ci ha raccontato.
Ci racconta la realtà de Al Pesciolino D’Oro?
Siamo una famiglia di Mazara del Vallo. Mio padre, prima di aprire il ristorante, è stato macellaio e allevatore oltre che armatore di barche. La sua conoscenza è a tutto tondo. Nel 1990 apre il ristorante e tutta la famiglia ha iniziato a lavorare all’interno. Cerchiamo di mantenere la conduzione familiare per offrire un servizio e un’accoglienza caldi. Mio padre si diletta oggi nella coltivazione di ortaggi che serviamo al ristorante e insieme produciamo l’olio.
Che tipo di olio è?
Nocellara del Belice, monocultivar. Lo produciamo sia per il ristorante sia per la vendita a molti ristoranti. Le olive sono tutte coltivate nel territorio mazarese e le trattiamo in modo biologico. Le raccogliamo dall’ultima settimana di settembre e quindi i nostri ospiti possono già assaggiare l’olio nuovo tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. È un olio con una bassa acidità, lo spremiamo a freddo e raccolta a mano. Le sue caratteristiche hanno parecchio carattere, è adatto sia a carne che pesce. Ha note forti erbacee, di peperone e di carciofo, la nostra clientela è abituata e lo apprezza sempre di più.
Come fate il primo assaggio sull’olio nuovo?
Per prima cosa guardo il colore in trasparenza e ne verifico il colore che deve essere uniforme, verde intenso e scuro nel nostro caso e poi vado agli odori per capire se sono quelli delle annate precedenti. Poi procedo all’assaggio e ne verifico la piccantezza che è una delle caratteristiche primarie del nostro olio.
Questi parametri cambiano in base alle annate?
Certo. Negli ultimi anni abbiamo verificato tantissimi cambiamenti per via del meteo. Questa ad esempio è stata un’annata molto difficile a causa della mancanza di acqua. La siccità ha ridotto la produzione del 50%. Sul gusto invece non c’è differenza, il prodotto è buono e i parametri sono ottimi per la produzione che si riesce a fare.