Pinsa vs pizza! No, non è una competizione, ma queste due ricette vengono spesso confuse, le differenze ci sono ma non sempre sono colte. La ricetta della pizza è una vera e propria icona tutta italiana, mentre la ricetta della pinsa romana è un po’ più contemporanea e da molti definita impropriamente “gourmet”. Ma quali sono le reali differenze tra pinsa e pizza? Scopritele qui!
Origini delle ricette

Le differenze tra pizza e pinsa cominciano proprio dalle origini. La pizza è il simbolo dell’italianità, della tradizione napoletana, mentre la pinsa è una specie di rivisitazione di una focaccia che in antichità veniva preparata dai contadini che cuocevano a pietra questo farinaceo dopo aver compiuto la stesura, o pinsatura, il verbo da cui appinto prende il nome.
Gli ingredienti

Prima di arrivare agli ingredienti, diversi tra loro, bisogna constatare che la prima differenza tra pinsa e pizza è nella forma. La pizza è tonda mentre la pinsa ha una forma leggermente ovalizzata, in alcuni casi quasi rettangolare.
Gli ingredienti si differenziano nelle due preparazioni:
- pizza: gli ingredienti della pizza napoletana sono acqua e farina
- pinsa: gli ingredienti della pinsa sono acqua e una miscela di farine, quella di frumento, quella di soia e quella di riso.
L’impasto

Anche nell’impasto si riscontrano alcune differenze tra pinsa e pizza. Partendo da ingredienti diversi e consapevoli del fatto che entrambi gli impasti prevedono una lunga lievitazione per avere un prodotto finale eccellente e altamente digeribile, l’impasto della pinsa è molto più idratato rispetto a quello della pizza. Nel primo caso abbiamo l’80% di acqua, mentre nel caso della pizza è circa il 60%. L’impasto della pinsa viene pizzicato e per questo si ottengono alveoli molto evidenti e una croccantezza più pronunciata.
I condimenti

Per quanto riguarda i condimenti invece, le differenze di riducono notevolmente. Entrambi i prodotti da forno possono essere conditi a piacere, sia in bianco che con base di pomodoro. Sia pinsa che pizza prevedono l’uso di un latticino come condimento (mozzarella, mozzarella di bufala, stracciatella e altri formaggi sia stagionati che freschi). Per tutti gli altri condimenti invece la creatività non conosce confini.
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