Non solo vino. Se dici Marsala, pensi a uno dei nettari che hanno fatto la storia dell’enologia internazionale. Ma la città siciliana, tra i punti di riferimento del Trapanese, è una destinazione unica nel suo genere: si va per le sue cantine storiche, che custodiscono tesori d’annata, ma anche per il paesaggio e la natura straordinaria che la circonda, tra saline e tramonti che, senza retorica, tolgono davvero il fiato.
Ci sono tanti motivi per visitare questa terra, dove nel 1860 Garibaldi sbarcò con la compagine dei Mille, contribuendo a creare il mito di Marsala. Vale la pena concedersi 24 ore in questa città, dove la dimensione local si fonde a una forte vocazione internazionale. Se avete in programma un viaggio in Sicilia, oppure volete organizzare un weekend diverso nel cuore del Mediterraneo, ecco la nostra mini guida di Marsala e dintorni.
Qui di seguito, scopri cosa mangiare, dove andare e cosa vedere in 24 ore a Marsala.
Marsala in 24 ore: dove mangiare e cosa vedere
Colazione all’Oasi Bar Pasticceria
Non si può cominciare bene la giornata senza un dolce risveglio. La colazione si fa golosa all’Oasi Bar e Pasticceria, che accoglie nei suoi spazi luminosi per una partenza all’insegna della tipicità e della dolcezza. Non solo viennoiserie da colazione classica, ma anche tipicità siciliane come i cannoli, la frutta Martorana, i tradizionali dolcetti alla mandorla o le cassatine di fico.
Oasi Bar Pasticceria
Contrada Fontana di Leo 166-168, Marsala
Visita ai produttori locali e al Parco di Selinunte
Per conoscere la zona di Marsala e dintorni, è fondamentale una visita ai produttori della zona. Nel Trapanese, infatti, si coltivano e si lavorano i grani antichi siciliani: Tumminia, Perciasacchi, Russello… Tutti lavorati in maniera rigorosamente artigianale, come si faceva una volta, con attenzione e cura a ogni dettaglio da Molini Del Ponte, che vede alla regia l’eroico Filippo Drago. La sede è a Castelvetrano: vale la pena fare un salto qui, per comprare nello spaccio aziendale la farina per preparare il famoso “pane nero” locale, ma anche i formati di pasta trafilata come le mitiche busiate trapanesi. Vicino al Parco archeologico di Selinunte, poi, la stessa azienda coltiva la cultivar Nocellara del Belìce, commercializzata come Olio Primula Verde by Molini Del Ponte. Chi ha tempo non può perdere una visita a quest’area: è un colpo d’occhio pazzesco vedere gli ulivi sullo sfondo dei templi.
Per chi invece preferisce la bontà casearie, o semplicemente rimanere a Marsala, niente di meglio che una visita al Caseificio Impiccichè, situato nel bel mezzo di una vecchia cava di tufo: non servono parole per descrivere in contesto unico in cui sorge: qui pare di essere sul cinematografico di Indiana Jones. Da assaggiare? Formaggi come il Biscuso o il Piddiato, ma anche prodotti originali come l’Ubriaco di Marsala.
Molini Del Ponte
Via Parini 29, Castelvetrano
Caseificio Impicciché
Contrada Santo Padre delle Perriere, Marsala
Pranzo e visita alla cantina Florio
Quella alle Cantine Florio di Marsala è una tappa imperdibile: tra le case vinicole più antiche di Sicilia, raccontano la storia del vino che ha reso celebre la zona, intrecciando episodi storici, fatti e aneddoti. Passeggiare tra i tini giganti e le bottaie è un’esperienza suggestiva, da fare almeno una volta nella vita. In questa cantina, la più grande d’Europa sul livello del mare, che dista solo 200 metri da qui, maturano più di 5 milioni di litri di vino Marsala. Ci sono apposite sale di degustazione, dove si possono assaggiare le etichette delle linee Corvo, Duca di Salaparuta e Florio, ma esistono diversi pacchetti che propongono esperienze diverse. Che ne dite di un pranzo in cantina dopo un tour in questa meraviglia enologica? Quattro pietanze create ad hoc per l’occasione, in abbinamento ai Marsala Florio.
Cantine Florio
Via Vincenzo Florio 1, Marsala
Riserva dello Stagnone e aperitivo vista Saline
Ebbene sì, la Riserva dello Stagnone è una delle attrazioni naturali da non perdere a Marsala. Si tratta della più grande area lagunare siciliana, che include quattro isole: Mozia, Isola Grande, Schola e Santa Maria. Si può prendere il traghetto per visitarle, ma il consiglio - se il tempo stringe - è quello di fare un giro nelle Saline Ettore Infersa, dove il sale viene raccolto ancora in maniera tradizionale, e dove si possono ammirare i caratteristici mulini. Qui è possibile visitare il Museo del Sale e fare un tour in barca, magari al tramonto, per godere della bellezza del paesaggio, che ammalia specchi d’acqua, sfumature rosate e giochi di luce e riflessi. Terminato il tour, è d’obbligo una tappa al Mamma Caura, locale con terrazza affacciata sulle saline, all’interno dell’area Ettore Infersa, che offre scorci spettacolari. Non esageriamo a dire che l’emozione di contemplare il calar del sole da qui, tra specchi d’acqua rosa, vale il viaggio. Segnaliamo per la bellezza paesaggistica anche l’isola Grande, conosciuta anche come Isola Lunga, un’oasi naturale interamente percorribile a piedi, separata dalla costa da una lingua di terra e da un guado, che consente di raggiungerla con l’abbigliamento adeguato.
Saline Ettore Infersa
Contrada Ettore Infersa, Marsala
Cena alle Lumie
A proposito di viste mozzafiato, anche il ristorante Le Lumie dello chef-founder Emanuele Russo, offre un colpo d’occhio privilegiato su tutta la Riserva naturale dello Stagnone. Dalla terrazza, si vede anche l’isola di Favignana all'orizzonte: un vero spettacolo, ma soprattutto l’indirizzo migliore della zona per scoprire il territorio dal punto di vista gastronomico, grazie al lavoro di un cuoco capace di fare rete con i produttori e di valorizzare le materie prime locali, a partire dai gamberi rossi di Mazara del Vallo, griffati Rosso di Mazara, passando per il tonno e tutti i sapori mediterranei che rendono unica un’esperienza culinaria nella zona. Da non perdere anche il menu Marsala, con le portate abbinate ai nettari locali, oltre agli ottimi dolci. Per un epilogo dalle note alcoliche e zuccherino, il consiglio è di ordinare il Semifreddo al Marsala e fichi.
Le Lumie
Contrada Fontanelle 178/B, Marsala
Tutte le foto sono di Mariarosaria Bruno