Giudice e mentor per S.Pellegrino Young Chef 2018, Anthony Genovese, due stelle Michelin (Il Pagliaccio, Roma), ha un grandissimo compito: quello di selezionare insieme ad altri 5 colleghi il futuro finalista del concorso internazionale di S.Pellegrino e di seguirlo per tutto il periodo di preparazione verso il Gran Finale nel 2018.
Anthony Genovese è uno chef italo/francese con origini calabresi che, dopo anni passati nella Francia del sud, ha trovato a Roma la sua casa e il grande successo. Lo staff de Il Pagliaccio ha da un paio di mesi aperto il ristorante dopo una ristrutturazione: cosa dobbiamo aspettarci dopo questo periodo di pausa? “Una carica di passione e di energia ancora più forte” oltre che un nuovo menu.
Intanto gli abbiamo chiesto qualcosa del suo passato da Young Chef e qualcosa sul suo nuovo ruolo da mentor per la competizione di S.Pellegrino.
Ricorda il momento in cui ha deciso di diventare uno chef. Cosa l’ha ispirata e quali ostacoli ha dovuto attraversare per raggiungere il suo sogno?
Ho sempre avuto il desiderio di diventare chef; il mio percorso è fatto di viaggi, esperienze e difficoltà, ma al tempo stesso ambizione e tanta passione. È un lavoro che richiede grandi sacrifici e credo che i miei siano stati gli stessi di moltissimi altri colleghi che stimo. Lavorare in tutto il mondo non è semplice, ci sono ostacoli - lingue diverse, tradizioni diverse, culture diverse - ma ci sono soprattutto opportunità di aumentare il nostro bagaglio culturale prima ancora che gastronomico. Quindi posso dire che sono stati proprio gli ostacoli a condurmi dove sono ora, a poter gestire anche la proprietà (e non solo la cucina) di un ristorante con due stelle Michelin nel centro di Roma.
Qual è stato il suo più grande risultato come young chef, e quale reputa sia stato il suo più grande fallimento?
La stella Michelin conquistata a Palazzo Sasso, il fallimento è sicuramente aver visto il mio nuovo ristorante a Roma chiuso dopo pochi mesi dall’arrivo. Ma credo di aver recuperato bene...