Sorry, you need to enable JavaScript to visit this website.
Pizza con acciughe e stracciatella - Antonio Pappalardo

Foto aromi.group

Vuoi organizzare un pizza party? Fallo con i consigli del “professore” Antonio Pappalardo

Padellino con alici di Cetara: porta il profumo del mare sulla pizza 

Come seconda portata, mettiamo al centro del lievitato un prodotto proteico che profuma di mare. Puoi lavorare sulle alici di Cetara, pesce azzurro del Mediterraneo, per farcire una pizza al padellino, che rimane più alta e croccante, a mo’ di focaccia. Il classico lievitato da farcire a spicchi, con una vera e propria composizione “a crudo”, all’uscita dal forno. Sulla fetta, adagia nell’ordine un po’ di burrata, un’alice, un fiore di zucchina fritto (dopo una panatura leggera), delle olive taggiasche o caiazzane e un pomodorino confit. Preparare i pomodori confit è facile: tagliali a metà, condisci con sale, olio, pepe, origano e zucchero di canna, quindi cuoci a 100°C per due ore in forno ventilato. 

Teglia romana: usa ingredienti a crudo per farcire una “baciata” 

In una degustazione di pizza, anche in estate, suggerisco di chiudere con la carne. Ecco perché terminerei il percorso con una pizza in teglia alla romana, molto croccante all’esterno e morbida dentro, farcita a mo’ di “baciata”, con ripieno di rughetta (o rucola selvatica), un latticino fresco e leggero come il primo sale, della bresaola (a scelta, della Valtellina, oppure, per un morso più ricercato e rotondo, consiglio la bresaola di Wagyu, da reperire nelle botteghe più fornite). Sia la bresaola che la rucola selvatica vanno condite con olio evo e sale. Puoi farcire a piacere la “baciata”, ma il mio consiglio, proprio perché siamo in estate, è di usare tutti gli ingredienti a crudo. 

Non rinunciare al dolce: porta l’energia del caffè in una coppa fredda 

Il dolce? In estate io amo finire con il gelato al caffè, quindi suggerisco una coppa originale, facile e veloce da preparare: sopra il gelato, adagia una quenelle di panna montata in casa, con l’aggiunta di un goccino di anice. Il risultato? Pazzesco, lo stiamo proponendo anche al ristorante e piace molto. 

Una nota finale sul pairing: per accompagnare una degustazione di questo tipo, suggerisco una bella bollicina metodo classico, magari un Pinot Nero della Franciacorta o un Trentodoc: un vino fresco, perfetto per essere bevuto a tutto pasto, a partire dall’aperitivo. 

Testo a cura di Mariarosaria Bruno

Diventa membro
Unisciti a noi per contenuti esclusivi e molto altro ancora!
Sblocca l'accesso a tutti gli articoli
Per continuare a leggere e accedere a tutti i nostri contenuti esclusivi, registrati ora.

Fai già parte della nostra community? ACCEDI