Arriva aprile e per i milanesi (ma anche per il mondo intero) significa solo una cosa: Fuorisalone. La Milano Design Week 2024, quest’anno dal 16 aprile al 21 aprile, vede coinvolti diversi quartieri e distretti della meneghina. Non c’è dunque la sola fiera espositiva del Salone del Mobile, la città si popola di persone che tra un’installazione e l’altra partecipano a innumerevoli eventi che coinvolgono non solo il settore del design. Il Fuorisalone, il più grande evento milanese dopo le Milano Fashion Week, trasforma l’intera città in un’attrazione a cui tutti, nessuno escluso, vogliono partecipare. Ecco dunque che il Fuorisalone diventa l’occasione giusta per presentare nuovi menu, per dare il via a nuove aperture di ristoranti e per ospitare, all’interno del proprio locale, opere di design e architettura. In questa settimana Milano è una mostra a cielo aperto e in ogni angolo scorgerete un po’ di quella bellezza avanguardista che ha reso famosa questa città in Italia e non solo. Ok, ma dove mangiare al Fuorisalone 2024? Le opzioni sono tante, ne abbiamo selezionate alcune che coinvolgono i quartieri sotto i riflettori durante la Milano Design Week, le trovate qui sotto.
Barbacoa Milano icona di design tra i 16 al mondo
Il ristorante nell’ex Cinema Istria, progettato dall’architetto Mario Cavallè, è l’unico in Europa del gruppo brasiliano Barbacoa, presente con 6 locali in Brasile, 9 in Giappone e uno a Milano, la punta di diamante del gruppo.
La sala, progettata e realizzata con volta a botte in cemento armato, possiede archi e plafone; un tempo ospitava la platea, mentre oggi è la sala principale del ristorante. Vi si accede dai due lati dello scenografico bancone bar dell’ingresso, oltre il quale si ammirano due cantine a vista simmetriche, con pareti di cristallo, che ospitano una selezione di oltre 140 etichette scelte fra i migliori vini italiani. Sulle pareti del Barbacoa, la visual identity è stata studiata da Simone Mattar, designer brasiliana specializzata nel food design. Gli elementi del visual riproducono gli affreschi delle grotte di Lascaux: patrimonio dell’umanità tutelato dall’Unesco, definito la “Cappella Sistina” della preistoria, rappresentano animali, cacciatori ed elementi naturali.
L’esperienza gastronomica in questa particolare location offre infatti un Churrasco Rodìzio autentico e, soprattutto, di estrema qualità: si tratta di una degustazione di vari tipi di carne alla griglia serviti direttamente sul piatto dei commensali da abili passadores con i tipici espetos (spiedoni). Con un sistema a rotazione, si assiste ad un vero e proprio show dei passadores, in cui sfilano 13 differenti proposte di tagli di carne.
Autem*, la continua evoluzione di chef Natalini
Nel cuore di Porta Romana sorge Autem, dove la struttura degli spazi interni è insolita e innovativa: il cliente è accolto nella cucina direttamente dallo chef Luca Natalini e dalla sua brigata nella prima sala, costituita da un ampio spazio aperto in cui si trova la cucina a vista, con una congiunzione diretta tra le preparazioni dei piatti e i tavoli. Quattordici i tavoli che riempiono gli ambienti, per un totale di circa 40 coperti con comode sedute firmate Drigani. Il legno è il materiale predominante, dalla suggestiva boiserie verde scuro ai banconi della cucina rivestiti con listelli di rovere e piani di marmo toscano. L’offerta giornaliera Menù di Mercato (da 4 o 6 portate) è una carta bianca in continua evoluzione.
Ristorante Stendhal, ode alla Milano della tradizione con un tocco di modernità
Nei pressi di Moscova e a pochi passi dalla Pinacoteca di Brera si trova Stendhal Milano, luogo in cui la tradizione meneghina sposa l’innovazione e la modernità, dando vita a un ristorante al contempo storico nell’identità, ma moderno nella forma. Lo stile raffinato degli interni crea un ambiente accogliente e piacevole, che rimanda a quello dei bistrot parigini, perfetto per chi voglia gustare un pranzo o una cena in un’atmosfera romantica e sofisticata. Il locale propone un menù ricco, tra cui risaltano i “piatti storici di Stendhal”: risotto giallo allo zafferano, mondeghili tradizionali, riso giallo con l’ossobuco e la milanese di vitello alta. Come dessert, tra le tante possibilità, spicca il tiramisù e la tarte tatin con gelato alla crema d’uovo.
Osteria di Brera, il mare francese a Milano
Osteria di Brera ha finalmente riaperto le sue porte, con una veste moderna e pop, in una nuovissima location a pochi passi dalla Pinacoteca di Brera, che si ispira alle brasserie di mare del sud della Francia. Osteria di Brera, nella sua nuova versione, si pone come obiettivo quello di rinnovare l'idea tradizionale del ristorante di pesce, proponendo qualità e freschezza in un contesto informale e rilassato. Sulla carta il protagonista indiscusso è il pescato, sempre fresco e selezionato con cura, accanto al quale possiamo trovare anche i grandi classici della cucina meneghina, come il risotto giallo, la cotoletta alla milanese e l’ossobuco.
Il Vizio Milano: il viaggio del gusto tra Giappone e Italia
A pochi passi da Piazza San Babila, Il Vizio Milano è la location perfetta per gustare la cucina raffinata del giovane chef Taro Shimosaka, caratterizzata da due anime: quella giapponese nativa e minimalista, contaminata da quella italiana d’adozione. Un’invitante offerta per chi desidera sperimentare due proposte di cucina allo stesso tavolo e trovare la giusta combinazione in piatti dai sapori unici, tanto autentici quanto gourmet, basati sull'incessante ricerca della migliore materia prima, sulla freschezza e genuinità degli alimenti. Le tecniche di lavorazione impeccabili del sushi, unitamente alla ricercatezza delle proposte di cucina italiana, offrono un prodotto di altissimo livello, in grado di accordare palati anche divergenti.
GESTO: una nuova veste per la condivisione milanese
Dal 2016 a Milano, GESTO è un tapas cocktail bar dall’atmosfera tra il vintage e l’industriale, attento al rispetto per l’ambiente e con una cucina gustosa e divertente che si è subito fatto apprezzare dal quartiere di Porta Venezia, e non solo. Oggi, a distanza di 8 anni, GESTO cambia veste e si rinnova per presentarsi “better than before”. Un nuovo contenitore di gastronomia, musica ed entertainment dove lo scorrere del tempo cambia ritmo e la cognizione dello spazio viene stravolta. Il totale restyling degli spazi, le nuove esperienze visive, uditive e gustative, i nuovi ritmi e le nuove pulsazioni, da una parte; la gestualità, la condivisione e la voglia di stare e mangiare bene di sempre, dall’altra. Un progetto multiforme i cui ambienti si adattano alle diverse ore della serata: dal martedì alla domenica, dalle 18.30 alle 02, tra un aperitivo all’italiana, un live, un drink e un karaoke nella sala privata, da GESTO ogni momento è a suo modo memorabile. Il menù, diviso tradizionalmente in primi, secondi e dolci, lascia spazio a portate di verdure, carne e pesce. La sezione di portate “da condividere”, in pieno stile GESTO, è disponibile sia per gli ospiti del club che del ristorante.
TOW – The Odd Wine
Cura, ricercatezza ed eleganza contemporanea sono concetti che all’interno di TOW trovano espressione anche nell’architettura e nelle scelte stilistiche di interior design.
Per volontà di Andrea Griffini e Andrea Zarra, il locale rispecchia negli arredi e nelle finiture gli stessi ideali di buon gusto espressi dalle scelte della proposta food & wine. Un’idea di ristorazione al passo con i tempi di una città in continua e rapida evoluzione, senza dimenticare la vera essenza della convivialità all’italiana, del piacere di un servizio attento e di un ambiente curato, dove poter godere di prodotti di qualità in compagnia. TOW – The Odd Wine corrisponde a un’idea di ristorazione al passo con i tempi di una città in continua e rapida evoluzione, senza dimenticare la vera essenza della convivialità all’italiana, del piacere di un servizio attento e di un ambiente curato, dove poter godere di prodotti di qualità in compagnia.