Sorry, you need to enable JavaScript to visit this website.
Le migliori pizzerie di Napoli e provincia

Foto courtesy Pizzeria Salvo 

Ma tu vulive a’ pizza? Guida alle migliori pizzerie di Napoli e provincia

Quali sono le migliori pizzerie di Napoli e provincia? Questa è la domanda fatidica che tutti, prima o poi, si pongono al cospetto della capitale nazionale (e internazionale) della pizza. Tra i vicoli del centro storico della città vesuviana è nata la pizza a portafoglio, ripiegata su se stessa e venduta come cibo di strada. Un prodotto popolare da cui si è evoluto il mondo dei lievitati, e che ha segnato per sempre le sorti dell’arte bianca. Oggi “l’arte del pizzaiuolo napoletano” è un’attività artigianale riconosciuta come Patrimonio immateriale dell’umanità Unesco. Niente di meglio, dunque, che una buona pizza a Napoli e provincia. Quali sono gli indirizzi da provare? Scopritelo qui di seguito, nella nostra selezione.

Le migliori pizzerie di Napoli e provincia 

Pizzeria Salvo, Napoli 

Sono dei veri fuoriclasse della pizza Francesco e Salvatore Salvo, i fratelli alla regia della Pizzeria Salvo, eredi di un’arte portata avanti da generazioni. La storica pizzeria di famiglia ha sede a San Giorgio a Cremano (in largo Arso, 10/16). Qui, dove è nato tutto, si scopre la più autentica tradizione dell’arte bianca e della pizza partenopea. Per chi cerca un’atmosfera più contemporanea, è d’obbligo un passaggio alla Pizzeria Salvo a Napoli, affacciata sul mare della Riviera di Chiaia. Qui si entra in contatto con un mondo fatto di classici, ma anche di topping ricercati e abbinamenti particolari, che nulla hanno da invidiare ai piatti dei grandi chef. 

Pizzeria Salvo
Riviera di Chiaia, 271, 80121 Napoli 

10 Pizzeria Diego Vitagliano, Napoli 

10 Pizzeria Diego Vitagliano

Foto courtesy 10 Pizzeria Diego Vitagliano

Non ha bisogno di presentazioni 10 Pizzeria Diego Vitagliano, insegna che il fondatore Diego Vitagliano ha portato anche fuori dai confini italiani e partenopei. Il maestro pizzaiolo, che ha conquistato la prima posizione di 50 Top Pizza Italy 2023, la prima posizione di 50 Top Pizza World 2023, oltre ai Tre Spicchi della Guida del Gambero Rosso 2024, alla fine del 2023 ha aperto una seconda location partenopea. Dopo Bagnoli, Pozzuoli, Doha e Roma, infatti, è arrivato il quinto locale a due passi da uno degli angoli più pittoreschi di Napoli: Borgo Santa Lucia. Il menu? Contempla diversi tipi di pizze: napoletana contemporanea, croccante tonda alla pala, rustichella in stile romano e pizza senza glutine. Da non perdere il percorso degustazione, in abbinamento a vini selezionati: per provare tutti gli stili di pizza proposti da Vitagliano e scoprire un talento che si distingue per la grande versatilità tecnica. In carta ci sono sempre i classici, ossia la Marinara, la Margherita, la Montanara e il Calzone al forno. Ma tra le riletture del pizzaiolo, diventate cult, segnaliamo la Margherinara e la Ragù

10 Pizzeria Diego Vitagliano 
Via Nuova Agnano 1, Napoli 
Via Santa Lucia 78/80/82, Napoli 
Via Campi Flegrei 13, Pozzuoli (Na)

Gino Sorbillo, Napoli 

Gino Sorbillo Pizzeria Napoli

La pizza da Presepe Napoletano Pizzeria Ostaria | Foto Mariarosaria Bruno

Appartiene a una delle più antiche famiglie di pizzaioli del capoluogo partenopeo Gino Sorbillo. Il celebre maestro pizzaiolo porta alto il nome della vera pizza napoletana, in Italia e nel mondo, grazie a una serie di aperture fuori dalla città vesuviana (a Milano, Roma, Genova e Torino) e dalla Penisola (a Miami, Tokyo, Ibiza). La pizzeria storica, dove assaporare la sua “ruota di carro”, si trova in via dei Tribunali, ma non è la sola all’ombra del Vesuvio: da provare anche l’Antica Pizza Fritta da Zia Esterina Sorbillo (quattro sedi in città), oltre alla pizza di Gino Sorbillo Lievito Madre al Mare, sul lungomare di Napoli, in via Partenope 1, e alla new entry Presepe Napoletano Pizzeria Ostaria (via dei Tribunali 359), dove il celebre pizzaiolo ha girato il video della pizza all'ananas diventato virale, (ri)lanciando un trend.

Gino Sorbillo
Via dei Tribunali 32, Napoli 

50 Kalò, Napoli 

50 Kalò Napoli - piazza della Repubblica

La nuova location di piazza della Repubblica | Foto courtesy 50 Kalò

Si chiama 50 Kalò il regno di Ciro Salvo, un altro pizzaiolo pluripremiato, che sta facendo la storia della pizza a Napoli (e non solo). I suoi lievitati, infatti, spopolano anche a Roma e a Londra, ma è qui, in questa pizzeria dall’arredamento moderno, sobrio e curato allo stesso tempo, che si può assaggiare la sua pizza gustosa. Si tratta, senza ombra di dubbio, di una delle pizze imperdibili all’ombra del Vesuvio. Segnaliamo che il primo giugno 2024 Ciro Salvo ha inaugurato una seconda location partenopea, in piazza della Repubblica, dove è possibile riservare il proprio tavolo (la prenotazione è obbligatoria), per assaporare la pizza in una dimensione più intima e "slow". Da non perdere la pluripremiata Margherita, la mitica Pizza e Patate e la Marinara 50 Kalò.  

50 Kalò 
Piazza Sannazzaro 201/b, Napoli 
Piazza della Repubblica 2, Napoli

Palazzo Petrucci Pizzeria, Napoli 

Palazzo Petrucci Pizzeria

La pizza Davide Ruotolo | Foto Mariarosaria Bruno

Davide Ruotolo, il giovane pizzaiolo che firma gli impasti di Palazzo Petrucci Pizzeria, è una delle rivelazioni dell’arte bianca degli ultimi anni, premiato tra i migliori under 30 e non solo. Si sta molto bene in questa pizzeria nel cuore del centro storico di Napoli, in piazza San Domenico Maggiore, con tanto di terrazza con vista privilegiata su uno degli scorci più caratteristici e suggestivi della città. La proprietà è la stessa di Palazzo Petrucci Ristorante, una stella Michelin, e non mancano le creazioni nate dalla collaborazione tra il giovane pizzaiolo e lo chef di casa, Lino Scarallo. A ogni stagione il suo lievitato: si va dalla pizza al ragù napoletano alla più estiva Nerano, con le zucchine. Da provare la Davide Ruotolo, una focaccia (con base resa croccante dalla presenza del Parmigiano sul fondo), farcita all'uscita con stracciata di bufala, pomodorini semi dry, basilico, zest di limone e origano fresco. 

Palazzo Petrucci Pizzeria 
Piazza S. Domenico Maggiore 5, Napoli 

Pizzeria La Notizia 53, Napoli

La Pizzeria La Notizia 53 è la casa di Enzo Coccia, grande maestro dell’arte bianca, vero punto di riferimento per il mondo della pizza napoletana. Un’autentica auctoritas in tema di lieviti, che ha fatto scuola, insegnando il mestiere a molti dei giovani lievitisti che ora aprono pizzerie di successo: i “Coccia boys” sono un po’ come i “Marchesi boys” dell’alta cucina. Non abbiamo dubbi: una tappa in questo luogo che ha fatto la storia della pizza è imperdibile. 

Pizzeria La Notizia 53
Via Michelangelo da Caravaggio 53, Napoli 

Starita a Materdei, Napoli 

Starita a Materdei

Foto courtesy Starita a Materdei

Ancora un nome di riferimento a Napoli per la più autentica arte della pizza è Starita a Materdei. Un’insegna attiva dal 1901 nel rione da cui prende il nome, oggi con sede anche a Milano, Firenze, Torino e Bangkok. In questa pizzeria le tecniche sono tramandate di padre in figlio e si viene per la mitica montanara fritta. Il fritto è la sigla del locale: basti pensare che a don Antonio Starita, il patron, viene attribuita l’invenzione della Marinara fritta e cotta al forno. Una curiosità: questa pizzeria è stata scelta nel 1954 per dare supporto alle riprese del film L’oro di Napoli con Sophia Loren e Vittorio De Sica. 

Starita a Materdei 
Via Materdei 27/28, Napoli 

Vivanda Pizza Lounge, Napoli 

Mariano Varriale è il giovane pizzaiolo alla regia di Vivanda Pizza Lounge a Napoli, che propone pizza e cocktail nel cuore del Vomero. In menu ci sono i grandi classici, ma anche lievitati più originali, proposti anche in pairing studiati con i drink. “Per me la pizza è amore, e questo è l’unico filo conduttore del menu”, afferma Varriale, che ha scommesso su un proprio locale assieme a due soci, dopo una lunga gavetta. Tra i suoi maestri, il mitico Enzo Coccia, che gli ha trasmesso la passione per il mondo dell’arte bianca. 

Vivanda Pizza Lounge
Via Massimo Stanzione 13, Napoli 

Pizza Madre Salvatore Di Matteo, Napoli 

Pizza Madre Salvatore Di Matteo è un altro indirizzo da provare a Napoli, aperto da circa due anni e mezzo da Salvatore Di Matteo, pizzaiolo apprezzatissimo in città. Qui vi sentirete immersi nella quintessenza della napoletanità, tra cornetti rossi e omaggi a personaggi che hanno reso grande il capoluogo campano, da Maradona a Totò. Le pizze sono tutte da provare: un inno ai sapori locali, veraci e gustosi. Una curiosità: anche quest’anno la pizzeria guidata da Di Matteo ha ricevuto il riconoscimento dell'Arcimboldo D’Oro.  

Pizza Madre Salvatore Di Matteo 
Via Giuseppe Verdi 25, Napoli 

La Masardona, Napoli

La Masardona

Foto courtesy La Masardona

È una vera istituzione La Masardona a Napoli. Considerato un tempio della pizza fritta, questo indirizzo ha fatto la storia dell’arte bianca partenopea. Attivo dal 1945, tramanda da generazioni gesti, usanze e sapori di una famiglia che ha scommesso sulla pizza e sul fritto. L’insegna, infatti, riprende il soprannome di Anna Manfredi, nonna di Enzo e bisnonna dei fratelli Cristiano e Salvatore Piccirillo, oggi alla regia. La donna aveva iniziato a friggere l’impasto della pizza in un padellone davanti alla porta di casa, per arrotondare le entrate a fine mese: un’arte e una ritualità che ancora oggi esprime la quintessenza della napoletanità. I suoi eredi portano avanti con passione questa tradizione. Naturalmente, a La Masardona, la pizza fritta è un must da assaggiare: viene servita rigorosamente senza posate, per regalare agli ospiti un’esperienza autentica, proprio come si faceva in passato. La Completa è la pizza fritta più caratterizzante, da provare assolutamente: il cavallo di battaglia dell’insegna, ripiena di provola, pomodoro, ricotta, cicoli, pepe e basilico. Da assaggiare anche la Nonna Pizza, una montanara farcita con ragù di carne napoletano, Parmigiano e basilico, la Zia Tatina, ripiena di scarole saltate in padella, provola e olive nere di Gaeta, l’iconica Baccalà, con baccalà, capperi di Pantelleria, olive nere e origano, la Zio Gennaro, con salsiccia, friarielli e provola, e la Figlia del Vesuvio, una pizza montanara con pomodoro del piennolo, stracciata di bufala e basilico. 

La Masardona 
Via Giulio Cesare Capaccio 27, Napoli  

Impasto 55, Napoli 

Si trova tra piazza in Vittoria, tra i quartieri di Chiaia e San Ferdinando, poco distante dal lungomare e dalla Villa Comunale la pizzeria Impasto 55. Segnalato con Due Spicchi dalla Guida Pizzerie del Gambero Rosso, il locale nasce nel 2021 da un concept di Vitale De Gais. Il nome? Fa riferimento a una vecchia regola dei pizzaioli napoletani per la realizzazione dell'impasto: la somma della temperatura ambiente, della temperatura della farina e della temperatura dell’acqua deve essere sempre pari a 55. Ecco dunque una pizza leggera, digeribile ed equilibrata, concepita in maniera armonica, secondo gli equilibri matematici della "regola del 55", che mette l'accento sulla temperatura. La ricerca sugli ingredienti e l'uso di farine di qualità sono alla base dei lievitati proposti da Impasto 55. In lista, oltre ai fritti e alle pizze classiche, ci sono le interessanti pizze creative: la Fiore (con fiori di zucca delle campagne Salernitane, provola di Agerola, ricotta di bufala Dop, capocollo di Norcia, Parmigiano Reggiano Dop e olio extravergine Torretta Dop delle colline Salernitane a crudo) e la Fantasia, sei spicchi serviti su tagliere farciti con ricotta di bufala Dop, pomodori secchi, zeste di limoni di Sorrento, pancetta Elidio Boschi, basilico, Parmigiano Reggiano Dop e olio extravergine Torretta Dop. 

Impasto 55 
Piazza Vittoria 11, Napoli 

Franco Gallifuoco, Napoli 

Si trova proprio di fronte a piazza Garibaldi, a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Napoli Centrale, il ristorante e pizzeria Franco Gallifuoco. Segnalato con Due Spicchi dalla Guida alle Pizzerie d'Italia del Gambero Rosso, è un punto di riferimento in città, conosciuto per le creazioni lievitate del pizzaiolo di casa, Francesco Gallifuoco. Un nome che rimanda immediatamente a lunga tradizione familiare legata all'arte bianca, ma anche e soprattutto alle mitiche Grotte di Franco, le caratteristiche pizze ripiene che, dopo la cottura, assumono una forma "cavernosa". In lista ci sono anche le CrokPizza, ossia pizze in pala, dall'esterno croccante e dal cuore morbido e scioglievole, preparate con un impasto ottenuto da una prefermentazione di 48 ore. Non manca il Tiellino napoletano: un lievitato da provare, tagliato a sandwich, farcito con ricotta di pecora, pepe, provola e cicoli, oppure con tre consistenze di friarielli, salsiccia sbriciolata , pomodorini gialli confit e stracciata di bufala. Agli amanti della tradizione consigliamo le pizze a rot e carrett, con un diametro maggiore di 30 centimetri. Tra queste, ecco la Verace, con pomodoro San Marzano Dop, mozzarella di bufala all'uscita dal forno, olio evo, grana, basilico, oppure la Cosacca, con pomodoro, olio evo, basilico e grana.

Franco Gallifuoco
Corso Arnaldo Lucci 195, Napoli 

Palato, Fuorigrotta, Napoli 

The beauty side of pizza è il claim della Pizzeria Palato, indirizzo che vede alla regia Niko De Caro, in zona Fuorigrotta. Uno spazio elegante e moderno, che strizza l’occhio alle donne e all’universo femminile, proponendo lievitati interessanti: ogni pizza è figlia di anni di studio ed esperienza, mentre Palato è l’espressione concreta dell'incontro tra il gusto e la bellezza, tra Niko e un gruppo che ha trasformato la bellezza in esperienza. Il menu spazia dai fritti per cominciare alle Pizze a 3 temperature (cotte al vapore, fritte e passate al forno), dalla Palatina, la pizza alla pala romana, croccante e fragrante, alle Pizze classiche, dalle Farcite alla playlist della Palato experience, una serie di lievitati che rappresentano dei veri e propri viaggi. Ecco allora la Parmigiana, con letto di ragù, melanzane fritte, provola, parmigiano, basilico, cacioricotta cilentano e olio evo, ma anche la Palato, farcita con crema di topinambur, fior di latte di Napoli, guancia di vitello CBT, funghi cardoncelli, chips di topinambur e polvere di carote. Si chiude con le sfiziose pizze dolci, come la Dubai Chocolate o Dovevo essere una pizza, un lievitato in versione componibile a tavola, con una base di pizza crunchy a 3 temperature e topping serviti a parte, in modo da comporre e farcire a piacimento. 

Palato 
Piazzale Tecchio 101, Fuorigrotta, Napoli

Prisco Pizza & Spirits, Boscotrecase 

Prisco Pizza & Spirits

Foto courtesy Prisco Pizza & Spirits

Prisco Pizza & Spirits è la creatura del bartender Jack Prisco, che lavora in tandem con il  pizzaiolo Giovanni Di Donna. Un indirizzo nato come American Bar nel 2011, pioniere nel proporre, poco dopo, il pairing pizza e cocktail, quando il trend di abbinare i lievitati ai drink miscelati doveva ancora esplodere. Con coraggio, dopo l’esperienza nel bar di famiglia in piazza a Pompei, e dopo aver perfezionato gli studi all’Aibes - Associazione Italiana Barman, Prisco si è lanciato in questa avventura a Boscotrecase, uno dei pochi paesi ad avere accesso diretto al Parco Nazionale del Vesuvio. Il locale, infatti, si trova a ridosso della strada panoramica provinciale, immerso nel verde, tra pini, ginestre e persino un uliveto. Ammirando il mare da un lato e il vulcano dall’altro, si assaporano ottime pizze in abbinamento a ottimi cocktail (ricordiamo che Jack Prisco ha vinto i campionati nazionali con Aibes nel 2014, mentre nel 2015 si è piazzato terzo ai campionati Iba a Sofia). Il consiglio è di leggere la drink list e lasciarsi guidare: sotto ogni cocktail è consigliata una pizza in pairing. Tra i must da assaggiare? La Maruzzella (una pizza napoletana rivisitata, con salsa di pomodoro, alici, pomodorini del Vesuvio gialli e rossi, capperi e olive nere), da assaporare sorseggiando l’Americano in torba, una rilettura del classico Americano, con l’aggiunta di whisky torbato delle isole scozzesi, dalle note sapide. “Parto sempre da un ingrediente delle pizze per creare cocktail ad hoc”, spiega il bartender. Da non perdere anche la Margherita abbinata al Gin tonic al basilico, preparato con Tonica agli Agrumi Sanpellegrino. Si può opatre per la formula degustazione, con sei pizze abbinate ad altrettanti cocktail, oppure per la carta, suddivisa tra pizze stagionali, pizze tradizionali, pizze “Vesuvio e dintorni” (preparate con prodotti del territorio: pomodorino del piennolo, alici di Cetara, torzella vesuviana, mozzarella di bufala, erbe aromatiche locali) e pizze croccanti, con impasti e cotture diverse, a partire dal padellino preparato con lievito madre. 

Prisco Pizza & Spirits
Via Argano 1, Boscotrecase (NA)

I Caporale, Casalnuovo

Si trova a Casalnuovo la pizzeria I Caporale, sorta dall’evoluzione del Mon Premier, un locale che ha fatto conoscere l’arte di Domenico Caporale. Dallo scorso maggio, è stata ufficialmente lanciata una nuova immagine di questo storico indirizzo, che oggi vede impegnati, accanto a Domenico, i figli Raffaele e Giuseppe. Ecco allora uno spazio moderno, con due forni, completamente ristrutturato nell’interior design, dove, oltre alla classica ruota di carro, trova spazio la pizza contemporanea, con un impasto ad alta idratazione. Non mancano le pizze nel ruoto e i ripieni. 

I Caporale 
Via Nazionale delle Puglie 83, Casalnuovo (NA)

I Vesuviani, Castello di Cisterna 

Federico e Francesco De Maria, rispettivamente pizzaiolo e sommelier, sono i due fratelli alla regia de I Vesuviani, indirizzo da non perdere a Castello di Cisterna, ai piedi del celebre vulcano partenopeo. Non è erede di un’attività di famiglia, ma è pizzaiolo per passione Federico, che si è formato da autodidatta, frequentando corsi con un personaggio del calibro di Gabriele Bonci. Così, in una location dal respiro moderno, accanto alla classica pizza della tradizione napoletana, a impasto diretto, si trovano declinazioni come la pizza in pala o a pizza al padellino. Tutte da provare. 

Pizzeria I Vesuviani  
Via Madonnelle 55, Castello di Cisterna (NA) 

Pizzeria Nanninella, Poggiomarino 

Nanninella Pizzeria

Pizza All'italiana | Foto courtesy Pizzeria Nanninella

Segnalata con due Spicchi dalla Guida del Gambero Rosso, la Pizzeria Nanninella si trova a Poggiomarino, a pochi chilometri da Napoli e da Pompei. “Ricerca, identità e territorio” sono le parole chiave per capire il progetto di Raffaele Boccia, il pizzaiolo alla regia di questo valido indirizzo (molto amato anche su Instagram, dove i followers sono quasi 54mila). Nanninella, che ha da poco traslocato in una nuova e spaziosa location di 1.200 metri quadrati, dal design moderno, è considerata una delle migliori della Campania. Boccia è giovane e studia molto per proporre impasti contemporanei, ben alveolati, idratati e scioglievoli, utilizzando anche il li.co.li (lievito madre a coltura liquida). Sono tutte da provare le pizze estive: dalla Crudo e Fichi alla pizza All'italiana. “Porto il tipico antipasto all’italiana su un lievitato”, spiega Boccia, a proposito di quest’ultima. “Viene farcita con crema di mozzarella di bufala, prosciutto crudo di Langhirano e gel di cantalupo”. Nel menu ci sono pure le “pizze nel ruoto”, che spaziano dalla Margherita alla Marinara, dalla Margherinara alla 3 P (con provola, pancetta e patate al forno).  

Pizzeria Nanninella 
Via Filippo Turati 332, Poggiomarino (NA)

Gianfranco Iervolino Pizza e Fritti, Ottaviano

Porta avanti e custodisce con grande orgoglio l’arte del pizzaiuolo napoletano Gianfranco Iervolino, alla guida del locale che porta il suo nome a Ottaviano. Pizzaiolo pluripremiato dalle principali guide e appassionato musicista, Iervolino propone pizze che lasciano il segno: dalla Genovese fritta ripassata alla Quattro formaggi flambé, che viene “flambata” direttamente al tavolo. Golosissimi i fritti, protagonisti del menu: tra le novità da provare, il medaglione fritto, composto da fonduta di Provolone del Monaco e pomodorini semi dried. 

Gianfranco Iervolino Pizza e Fritti
Via Zabatta 48, Ottaviano (NA) 

Villa Giovanna, Ottaviano 

Si trova a Ottaviano, nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio, anche Villa Giovanna. Ristorante e pizzeria che vede alla regia la pizzaiola Renata Sitko assieme al marito Francesco Formisano. I lievitati qui sono studiati in ogni dettaglio: dall'impasto (proposto in diverse tipologie) ai topping ricercati, che cambiano secondo gli ingredienti di stagione, ogni sei mesi. La qualità prima di tutto, ma anche l'equilibrio tra farcitura e impasto (sottile e fragrante, ma capace di sostenere generosi  topping). Le pizze, grazie a una lievitazione di 48 ore, risultano facilmente digeribili. Impasti divini che sono valsi al locale l'attenzione della Guida Pizzerie d'Italia del Gambero Rosso, che lo segnala con Due Spicchi. 

Villa Giovanna 
Via delle Delizie, Ottaviano (NA) 

Basta Pizzeria, Nola 

Basta con la solita pizza! Questo il motto giocoso di Enzo Bastelli, alla regia di Basta Pizzeria a Nola. Classe 1990, il giovane pizzaiolo ha conquistato Due Spicchi della Guida Pizzerie d'Italia del Gambero Rosso. La sua pizza ha un impasto molto personale, che non si rifà né al classico napoletano né alla cosiddetta pizza a canotto. Ecco allora lievitati scioglievoli, dalla crosticina sottile e fragrante, con un cornicione di dimensioni moderate. A scelta, pizze speciali, padellini e pizze classiche, disponibili anche in versione gluten free. Da non perdere? La Marinara Nolano, vincitrice del Premio “Pizza Innovativa”, con stracotto di S.Marzano in doppia cottura Azienda Agricola Nolano, salsa di aglio bianco, salsa di aglio arrosto, salsa di aglio nero, origano, colatura di alici, alici del Cantabrico e olio extarvergine d’oliva. Molto bella la carta dei vini, con una particolare attenzione al territorio campano. 

Basta Pizzeria 
Via San Massimo 264, Nola (NA)
 

Farinati Pizza and More, Casavatore

Tra le pizzerie di ultima apertura, da non perdere Farinati Pizza and More a Casavatore. Qui Renato Ruggiero esprime tutto il suo amore per la pizza, nato nella brigata di 10 Diego Vitagliano, ma anche quello per i fritti, maturato alla corte di Carlo Sammarco, che nel 2019 gli valse il premio “Frittatina dell’anno”. Le proposte fritte, dunque, sono tutte da assaggiare, ma anche le pizze non scherzano: le proposte di Ruggiero sono figlie di uno studio della gastronomia partenopea e della sua evoluzione, dal Seicento al Novecento, e mettono l’accento su ingredienti tipici e molto locali.

Farinati Pizza and More 
Via Roberto Bracco 17, Casavatore (NA) 

Pizzeria da Nino Pannella, Acerra 

Segnalata con Due Spicchi sulla Guida alle Pizzerie d'Italia del Gambero Rosso, la Pizzeria da Nino Pannella ad Acerra è una certezza. Qui si viene per provare lievitati strettamente legati al territorio, studiati per omaggiare e dare voce a piccoli produttori, biodiversità, materie prime stagionali e ingredienti di qualità. Nino Pannella, classe 1994, spazia dalla pizza napoletana classica alla contemporanea, padellino, dalla pizza in teglia alla pala, dal padellino alla baciata. Impasti diversi pensati per consumi e gusti diversi, tutti accomunati dalla qualità e dalla ricerca constante sul territorio e i suoi prodotti. Da non perdere L'Acerrana, con i tipici carciofi locali, le Mammarelle, oltre a pizze come la Gazpacho di Pomodoro, con datterino giallo, datterino rosso, mozzarella di bufala all’uscita, crema di basilico, olio evo o la Seconda Meraviglia, farcita con stracciata di bufala, tonno rosso marinato lime e pepe rosa all'uscita, salsa di pistacchio e katsuobushi. 

Pizzeria da Nino Pannella 
Via Arafat 64, Acerra (NA)

Daniele Gourmet, Avellino (bonus) 

Bonus track per una gita fuoriporta? Questa pizzeria Due Spicchi del Gambero Rosso, premiata per la Pizza dell'Anno 2024. Vale la pena spingersi fuori provincia e arrivare ad Avellino per provare i lievitati di Daniele Gourmet, il locale che vede alla regia Giuseppe Maglione, terza generazione di una famiglia che ha ereditato la passione per l'arte bianca dalla nonna Anna Daniele, che nel 1965 aprì una pizzeria nei quartieri popolari di Napoli. Gli impasti, preparati solo con farina di tipo 2, sono figli di una lievitazione di almeno 48 ore. Vengono farciti con ingredienti selezionati, di qualità artigianale e stagionali, in piena sintonia con l'approccio etico e sostenibile della pizzeria. Una filosofia che ha fatto guadagnare al locale anche un altro riconoscimento: il Premio per la Sostenibilità 2025 – Tutto Pizza - Pizzeria Virtuosa.

Daniele Gourmet 
Via Viale Italia 233, Avellino 

Diventa membro
Unisciti a noi per contenuti esclusivi e molto altro ancora!
Sblocca l'accesso a tutti gli articoli
Per continuare a leggere e accedere a tutti i nostri contenuti esclusivi, registrati ora.

Fai già parte della nostra community? ACCEDI