Foto courtesy La Masardona
È una vera istituzione La Masardona a Napoli. Considerato un tempio della pizza fritta, questo indirizzo ha fatto la storia dell’arte bianca partenopea. Attivo dal 1945, tramanda da generazioni gesti, usanze e sapori di una famiglia che ha scommesso sulla pizza e sul fritto. L’insegna, infatti, riprende il soprannome di Anna Manfredi, nonna di Enzo e bisnonna dei fratelli Cristiano e Salvatore Piccirillo, oggi alla regia. La donna aveva iniziato a friggere l’impasto della pizza in un padellone davanti alla porta di casa, per arrotondare le entrate a fine mese: un’arte e una ritualità che ancora oggi esprime la quintessenza della napoletanità. I suoi eredi portano avanti con passione questa tradizione. Naturalmente, a La Masardona, la pizza fritta è un must da assaggiare: viene servita rigorosamente senza posate, per regalare agli ospiti un’esperienza autentica, proprio come si faceva in passato. La Completa è la pizza fritta più caratterizzante, da provare assolutamente: il cavallo di battaglia dell’insegna, ripiena di provola, pomodoro, ricotta, cicoli, pepe e basilico. Da assaggiare anche la Nonna Pizza, una montanara farcita con ragù di carne napoletano, Parmigiano e basilico, la Zia Tatina, ripiena di scarole saltate in padella, provola e olive nere di Gaeta, l’iconica Baccalà, con baccalà, capperi di Pantelleria, olive nere e origano, la Zio Gennaro, con salsiccia, friarielli e provola, e la Figlia del Vesuvio, una pizza montanara con pomodoro del piennolo, stracciata di bufala e basilico.
La Masardona
Via Giulio Cesare Capaccio 27, Napoli
Impasto 55, Napoli
Si trova tra piazza in Vittoria, tra i quartieri di Chiaia e San Ferdinando, poco distante dal lungomare e dalla Villa Comunale la pizzeria Impasto 55. Segnalato con Due Spicchi dalla Guida Pizzerie del Gambero Rosso, il locale nasce nel 2021 da un concept di Vitale De Gais. Il nome? Fa riferimento a una vecchia regola dei pizzaioli napoletani per la realizzazione dell'impasto: la somma della temperatura ambiente, della temperatura della farina e della temperatura dell’acqua deve essere sempre pari a 55. Ecco dunque una pizza leggera, digeribile ed equilibrata, concepita in maniera armonica, secondo gli equilibri matematici della "regola del 55", che mette l'accento sulla temperatura. La ricerca sugli ingredienti e l'uso di farine di qualità sono alla base dei lievitati proposti da Impasto 55. In lista, oltre ai fritti e alle pizze classiche, ci sono le interessanti pizze creative: la Fiore (con fiori di zucca delle campagne Salernitane, provola di Agerola, ricotta di bufala Dop, capocollo di Norcia, Parmigiano Reggiano Dop e olio extravergine Torretta Dop delle colline Salernitane a crudo) e la Fantasia, sei spicchi serviti su tagliere farciti con ricotta di bufala Dop, pomodori secchi, zeste di limoni di Sorrento, pancetta Elidio Boschi, basilico, Parmigiano Reggiano Dop e olio extravergine Torretta Dop.
Impasto 55
Piazza Vittoria 11, Napoli
Franco Gallifuoco, Napoli
Si trova proprio di fronte a piazza Garibaldi, a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Napoli Centrale, il ristorante e pizzeria Franco Gallifuoco. Segnalato con Due Spicchi dalla Guida alle Pizzerie d'Italia del Gambero Rosso, è un punto di riferimento in città, conosciuto per le creazioni lievitate del pizzaiolo di casa, Francesco Gallifuoco. Un nome che rimanda immediatamente a lunga tradizione familiare legata all'arte bianca, ma anche e soprattutto alle mitiche Grotte di Franco, le caratteristiche pizze ripiene che, dopo la cottura, assumono una forma "cavernosa". In lista ci sono anche le CrokPizza, ossia pizze in pala, dall'esterno croccante e dal cuore morbido e scioglievole, preparate con un impasto ottenuto da una prefermentazione di 48 ore. Non manca il Tiellino napoletano: un lievitato da provare, tagliato a sandwich, farcito con ricotta di pecora, pepe, provola e cicoli, oppure con tre consistenze di friarielli, salsiccia sbriciolata , pomodorini gialli confit e stracciata di bufala. Agli amanti della tradizione consigliamo le pizze a rot e carrett, con un diametro maggiore di 30 centimetri. Tra queste, ecco la Verace, con pomodoro San Marzano Dop, mozzarella di bufala all'uscita dal forno, olio evo, grana, basilico, oppure la Cosacca, con pomodoro, olio evo, basilico e grana.
Franco Gallifuoco
Corso Arnaldo Lucci 195, Napoli
Palato, Fuorigrotta, Napoli
The beauty side of pizza è il claim della Pizzeria Palato, indirizzo che vede alla regia Niko De Caro, in zona Fuorigrotta. Uno spazio elegante e moderno, che strizza l’occhio alle donne e all’universo femminile, proponendo lievitati interessanti: ogni pizza è figlia di anni di studio ed esperienza, mentre Palato è l’espressione concreta dell'incontro tra il gusto e la bellezza, tra Niko e un gruppo che ha trasformato la bellezza in esperienza. Il menu spazia dai fritti per cominciare alle Pizze a 3 temperature (cotte al vapore, fritte e passate al forno), dalla Palatina, la pizza alla pala romana, croccante e fragrante, alle Pizze classiche, dalle Farcite alla playlist della Palato experience, una serie di lievitati che rappresentano dei veri e propri viaggi. Ecco allora la Parmigiana, con letto di ragù, melanzane fritte, provola, parmigiano, basilico, cacioricotta cilentano e olio evo, ma anche la Palato, farcita con crema di topinambur, fior di latte di Napoli, guancia di vitello CBT, funghi cardoncelli, chips di topinambur e polvere di carote. Si chiude con le sfiziose pizze dolci, come la Dubai Chocolate o Dovevo essere una pizza, un lievitato in versione componibile a tavola, con una base di pizza crunchy a 3 temperature e topping serviti a parte, in modo da comporre e farcire a piacimento.
Palato
Piazzale Tecchio 101, Fuorigrotta, Napoli
Prisco Pizza & Spirits, Boscotrecase