Entrando ad Alle Corone, colpisce una composizione d’atmosfera che fonde richiami classici veneziani e linee moderne, delicate, quasi impercettibili. Tutto concorre a un senso di accoglienza raccolta: le pareti valorizzano le tonalità calde dei legni e, qua e là, affiorano dettagli che ricordano la storia della laguna, ma privi di ridondanze decorative. L’ambiente lascia spazio al dialogo con la cucina, che conquista l’attenzione appena lo sguardo cade su piatti presentati in modo rigoroso, mai eccessivo. La tavolozza di colori appare studiata per esaltare l’identità delle materie prime, senza artifici, lasciando che le sfumature naturali di un pesce, le trasparenze di una salsa, i contrasti tra verdure di stagione, accendano curiosità e aspettative.
La cucina firmata Mauro Cautiello si muove su un equilibrio peculiare: l’attenzione del giovane chef resta fedele a una base di tradizione lagunare, ma si traduce in creazioni improntate su leggerezza, precisione tecnica e una costante spinta verso la ricerca. Non è la volontà di stupire a guidare le scelte, ma quella di cogliere l’essenza di ogni ingrediente attraverso preparazioni che conservano sempre una dimensione concreta e facilmente leggibile. Le idee nascono spesso dall’osservazione di ciò che è fresco e disponibile nel territorio, interpretato con tecniche moderne che cercano di non sovrastare mai la materia.
L’evoluzione del menu è continua, quasi mai prevedibile, e riflette la filosofia dello chef: innovare senza tradire il sapore originario. Nel corso delle stagioni si alternano proposte in cui il gioco delle consistenze e dei profumi emerge con garbo—può trattarsi di un crudo di mare orchestrato con note agrumate o di una pasta tirata a mano, arricchita da un brodo intensamente aromatico. Ciò che distingue Alle Corone è la capacità di trattenere la storia e il paesaggio veneziano in ogni piatto, pur evitando forzature nostalgiche. Il risultato è una cucina moderna, priva di formalismi superflui, sempre in sintonia con la raffinatezza di un contesto che unisce memoria e sguardo rivolto al futuro gastronomico della laguna.
