Dietro le ampie vetrate di Arnolfo, lo sguardo si perde fra le dolci linee delle colline toscane, mentre all’interno dominano la luce naturale e arredi dai toni caldi, essenziali ma studiati, che sottolineano un’eleganza moderna senza sbavature. È uno spazio in cui la sobrietà lascia il posto alla concentrazione sui dettagli, in perfetto dialogo con la cucina, progettata dall’esperta mano di Gaetano Trovato. Qui, ogni elemento sembra essere stato calibrato per accompagnare un viaggio gastronomico che rifugge l’ovvietà e le mode passeggere.
La ricerca delle materie prime prende forma in piatti che perseguono l’equilibrio e la purezza, senza mai tradire le radici toscane. Ogni stagione suggerisce nuovi colori e aromi: dal verde vibrante delle erbe primaverili, all’intensità terrosa di tuberi e funghi autunnali, fino al tenue profumo di olio nuovo che caratterizza i mesi freddi. La filosofia di Trovato è improntata su una cucina di precisione, dove ogni sapore trova la propria voce senza sovrastare gli altri. Non c’è spazio per le forzature: la composizione delle portate rispecchia un’attenzione minuziosa sia nella scelta degli ingredienti, sia nell’equilibrio di consistenze e temperature.
La disposizione in tavola rivela un’estetica misurata: le cromie dei piatti non cercano l’effetto scenico a tutti i costi, ma accompagnano la narrazione dei sapori con eleganza sobria. Il percorso si snoda tra eleganza contemporanea e omaggio alle tradizioni, lasciando affiorare l’identità toscana nella memoria del palato. Il pane fragrante, realizzato con farine locali, anticipa i toni rustici e fragranti delle portate successive, mentre si ritrovano spesso note di ortaggi di stagione a costruire la profondità dei piatti principali.
Arnolfo si distingue per la costanza con cui riesce a trasmettere autenticità senza mai essere scontato. La cucina di Trovato traduce la terra in visioni luminose, dando forma a esperienze in cui la materia viene valorizzata senza eccessi, puntando su trasparenza e misura, e trovando ogni volta una sintesi nuova fra territorio e inventiva. In ogni dettaglio, dalla mise en place alla sequenza armoniosa delle portate, si percepisce l’intenzione di restituire la Toscana più vera, ma attraverso uno sguardo sempre rivolto al presente.
