Alla Locanda del Molino, l’esperienza gastronomica si insinua con discrezione nell’animo di chi è alla ricerca dell’autenticità toscana, senza cedere a sussulti né eccessive concessioni alla contemporaneità. Qui lo sguardo è rivolto a quella Toscana rurale che non si nasconde, fatta di pietra viva e travi annerite dal tempo, dove il tepore della sala e i profumi del focolare invitano sin dal primo ingresso a una sosta genuina. I dettagli d’arredo, mai pretenziosi, sottolineano la vocazione rustica e accogliente del locale: tovaglie candide di lino, ceramiche smaltate dai toni caldi e scaffali popolati di bottiglie e conserve, come in una dispensa di casa ben vissuta.
Questa lucida sincerità si percepisce immediatamente nell’impostazione della cucina. La filosofia, ben radicata nella mente dello chef, si traduce in piatti che non rincorrono la sorpresa ma tornano alle radici della tradizione locale, nella convinzione che ogni prodotto stagionale possa dare il meglio di sé senza maschere o virtuosismi. L’attenzione è completamente posta sulla materia prima, selezionata tra i produttori dell’area aretina nell’intento di riflettere la diversità del territorio anche nel gusto: gli antipasti offrono affettati di filiera artigianale e crostini rustici, mentre la pasta fatta a mano – come gli immancabili pici – si accompagna a sughi corposi ma mai invadenti, in cui l’uso di erbe aromatiche è misurato con eleganza.
Sulle tavole si avvicendano carni scelte di razza locale, cotte con metodi tradizionali che esaltano le fibre e i profumi dei tagli più nobili. La griglia, elemento centrale nella cultura gastronomica toscana, restituisce sapori intensi senza alterazioni, mentre contorni di stagione completano la proposta con colori e consistenze che richiamano la campagna circostante. Non mancano piccoli dettagli che elevano la coerenza dell’esperienza, come il pane fragrante preparato quotidianamente e una selezione di oli extravergini in grado di amplificare le note dei piatti senza sovrastarle.
La carta dei vini asseconda la narrazione gastronomica: etichette di produttori toscani accompagnano ciascuna portata, sostenendo il racconto del territorio con discrezione, mai protagonisti assoluti ma compagni di viaggio. In questa attenzione ai particolari, la Locanda del Molino restituisce il senso profondo di una cucina pensata come memoria vivente, offrendo un percorso dove il passato si inabissa nei sapori e riemerge a ogni assaggio, senza clamori e senza tempo.