Quella dei Ristorante Sud di Riva del Garda è la storia di due fratelli che grazie alla ristorazione e alla voglia di riscatto si stanno sempre di più affermando nel panorama nazionale dell'arte bianca ma anche della cucina.
A raccontarcelo sono direttamente loro: Ciro e Salvatore Fontanella.
Com’è nata la vostra passione per l’arte bianca?
Ciro: Per entrambi la spinta che ci ha portato a lavorare in questo è la stessa. Siamo stati spronati da un cugino che oggi non c'è più. Era anche il suo sogno.
Quando la passione si è effettivamente trasformata in una professione?
Salvatore: Nel 2008, quando abbiamo deciso di partire dalla Campania per raggiungere le sponde del Lago di Garda per tramutare in realtà quel sogno di far assaporare e apprezzare al Trentino i prodotti tipici della nostra terra.
C’è qualcuno che considerate il vostro maestro o che ha più di altri influito sulla vostra formazione?
Ciro: Possiamo definirci autodidatti. Siamo cresciuti da soli, o meglio assieme, trovando la forza nella voglia di riscatto e di affermarci nel settore della ristorazione.
Quando e come è nata poi l’insegna Ristorante Sud?
Salvatore: Nel 2015, quando abbiamo capito che Riva del Garda era un terreno effettivamente fertile per "piantare le nostre radici".
Come descrivereste l’ambiente del locale?
Ciro: Un locale che rispetta appieno la tradizione napoletana, quella culinaria naturalmente ma anche quella calcistica!
La vostra pizza in tre aggettivi?
Salvatore: Tradizionale ma anche innovativa e appunto... napoletana.
C’è una pizza che vi rappresenta più di altre?
Ciro: Non possiamo che rispondere con una parola: Margherita.
Oltre alla pizza c’è anche un'ampia proposta di piatti della cucina? Come si compone il menu?
Salvatore: Abbiamo una vasta proposta caratterizzata soprattutto da piatti di mare. Anche in questo caso al centro di tutto c'è la tradizione napoletana. Una cosa da provare sicuramente? Il nostro ragù napoletano.