Dal mondo del bar visto da dietro il bancone alla posizione di imprenditore. Con il brand Flanagan's di Napoli, Giovanni Fenderico e i suoi soci hanno espresso al massimo le potenzialità del settore e, con il secondo locale, sono andati anche oltre.
Ecco la loro storia direttamente dalle parole di Fenderico.
La sua prima volta dietro il bancone di un bar?
Durante un servizio di catering con Stefano Auletta, mi sono ritrovato per la prima volta dietro al banco del bar e mi ha chiesto di preparare i drink... Per fortuna all’epoca era tutto più semplice.
Quando è nata la passione per questo settore?
Rincontrare proprio Stefano, oggi socio insieme a Giovanni de Giovanni, più di dieci anni fa e accettare l’offerta di lavoro presso il suo Bar Catering è stata una svolta nella mia carriera nel mondo del bartending. Da quel momento ho scoperto una passione che mi ha spinto sempre più in là, alla ricerca di nuove sfide e di nuove competenze.
C’è qualcuno che considera il suo maestro?
Più di una persona. Oggi il mio focus nel settore è del tutto imprenditoriale ma per arrivarci è stato cruciale individuare diversi riferimenti tra i professionisti incontrati durante il percorso.
Quali sono le esperienze che più di tutte l’hanno formata come professionista del bar e della mixology?
Una delle esperienze più formative per me è stata lavorare spalla a spalla con Histeven Peruggi in un locale storico di Napoli, il Trip. Histeven tornava a Napoli dopo diversi anni passati all'estero, fu una ventata di internazionalità in un periodo in cui Napoli non era ancora una città così forte nel settore.
Quando e come è nato il progetto Flanagan’s Cocktail Bar?
Se dovessi sintetizzare in due parole, potrei dire da una mancanza e da un bisogno. Spiego meglio: verso la fine del 2013, la mia esperienza nel settore del bartending aveva raggiunto un buon livello di maturità. Fu cosi che mi venne offerta l'opportunità di gestire il banco di un nuovo locale appena aperto a Chiaia, Il Babar. Ero entusiasta di questa sfida, il locale era super cool e soprattutto "vergine", completamente nuovo e mai gestito prima. Era l'occasione perfetta per dimostrare a me stesso tutto ciò che avevo imparato fino a quel momento. Tuttavia l'esperienza si rivelò deludente fin da subito: il locale andava bene e i clienti erano entusiasti ma sentivo che mi mancava qualcosa. Non avevo trovato l'ambiente che cercavo. Nel frattempo il rapporto con Stefano, uno dei miei amici più stretti nel settore e non solo, si consolidava sempre di più. Fu così che, un mattino di marzo del 2014, ci ritrovammo insieme a visionare un locale in via Carlo Poerio a Napoli. Era l'inizio di una nuova avventura imprenditoriale che avrebbe portato alla luca il nostro primo locale: il Flanagan's Cocktail Bar di via Carlo Poerio.
Da dove arriva il nome?
Tornando a casa dopo aver visionato il locale, ricordo di aver detto "dai apriamo un bar là e chiamiamolo Flanagan's". Il riferimento è a un film anni '80, Cocktail, molto celebre e amato tra i bartender.
Da quanti locali portano oggi l'insegna Flanagan's?
Oggi il brand Flanagan's vanta due locali, situati entrambi nella nostra città, Napoli. Flanagan's Cocktail Bar si trova in via Carlo Poerio 13, Flanagan's Rooms in via Morghen 31.
I locali si trovano rispettivamente nei quartieri di Chiaia e Vomero, da sempre conosciuti per essere tra i più gettonati per la movida partenopea. Il concetto d'accoglienza e l'ambiente che caratterizzano i nostri locali sono i medesimi: educazione e professionalità in un ambiente "rilassato". Stessa anche la filosofia di gestione: staff giovane e appassionato. Il cocktail bar a Chiaia, è un bar puro, piccolino ma estremamente accogliente. Aperto tutte le sere dalle 18, è diventato ormai un punto di riferimento per tanti clienti del quartiere ma al contempo ospita sempre tantissimi turisti. Flanagan's Rooms, al Vomero, non può essere definito un cocktail bar in senso stretto: è un locale molto grande, concepito per accogliere la clientela in tanti momenti della giornata e con scopi diversi. Il locale è diviso in tre stanze: l'ingresso, che funga da vero e proprio bistrot; la Sala Bar, che replica quasi perfettamente il Cocktail Bar di Chiaia; infine il Salone che, oltre a fungere da appoggio per la sala bar, si trasforma in una vera e propria sala per eventi privati, musica live, mostre fotografiche...
C’è un drink che la rappresenta?
Il Martini.