C’è una bella novità a Cagliari. Si chiama Casa Clàt, è un boutique hotel con nove suite, ristorante fine dining, giardino e lounge bar, e in circa quattro mesi di apertura ha conquistato molti cittadini e non solo. Si trova nel vivace viale Regina Margherita, nel cuore del capoluogo sardo, a pochi passi dal bastione di Saint Rémy. Occupa gli spazi di Palazzo Frau, un edificio dell’Ottocento che è stato completamente rinnovato con la collaborazione di designer e artisti dell’isola come Giorgio Casu, celebre in tutta la Sardegna per i suoi murales.
Casa “Clàt” nasce dalla fusione dei nomi dei due founder, i fratelli Caterina e Claudio Murgia, alla regia di Nieddittas, azienda sarda molto nota per la mitilicoltura di qualità, con tanto di filiera corta certificata. E proprio il pesce fresco dell’attività di famiglia è al centro del menu firmato dal giovane chef Filippo Monaco, “sardo di ritorno”, rientrato sull’isola dopo aver collezionato esperienze tra Spagna e Francia, con la consulenza di Umberto Vezzoli. Alla regia del bar, invece, troviamo il capo barman Marco Madeddu. In occasione della Pasqua 2023, Casa Clàt inaugurerà ufficialmente il “giardino segreto”, un salotto en plein air affacciato sul retro, con una sua proposta gastronomica studiata ad hoc: è il momento giusto per scoprire questo indirizzo da non perdere a Cagliari.
Casa Clàt a Cagliari, la location
Le nove suite dell’hotel, ciascuna a tema, ispirate al mare e alle sue meraviglie, dall’Aurora agli Abissi, riflettono l’anima eclettica di Casa Clàt. Il ristorante e il lounge bar si affacciano sul viale Regina Margherita, una delle strade principali di Cagliari, e sono letteralmente “aperti” alla città. Gli spazi sono estremamente curati e rilassanti: con grande naturalezza e discrezione, il contemporaneo si inserisce in un contesto d’epoca, tra colori chiari, archi e travi in legno a vista.
Uno spazio da vivere all day long, sia per gli ospiti interni sia per gli esterni, dalla colazione all’aperitivo, passando per il pranzo e per la cena: a scelta, si può fare tappa nel ristorante fine dining, dove l’ambiente è accogliente e rilassante, dominato dai colori chiari e dalle tonalità neutre. Qui la cucina è a vista, ma resta una presenza discreta sullo sfondo, con un personale di sala gentile e premuroso. Oppure, si può prenotare una cena intima nella cantina sotterranea di Casa Clàt: uno spazio raccolto, dove si può cenare solo su prenotazione il venerdì e il sabato, con un menu a base di tapas.
Tra pochi giorni, invece, verrà inaugurato il “giardino segreto”, accogliente salotto all’aperto che aprirà in occasione della Pasqua e che, a partire dal mese di maggio-giugno vedrà regnare sovrani i migliori crudi dell’isola, con l’opening di una sorta di “crudo bar” serale, a partire dalle 18.30. La differenziazione delle proposte all’interno della stessa struttura, ça va sans dire, implica un grande lavoro della cucina. “In vista delle nuove aperture, negli ultimi due mesi ho messo a punto 75 piatti nuovi”, racconta lo chef.
Casa Clàt a Cagliari, il menu
ll menu? Racconta la Sardegna e il Mediterraneo, con i suoi profumi, i prodotti tipici e il tocco personale di chef Monaco, che mixa abilmente cotture, ingredienti e influenze di altri Paesi. Si sentono tutti i suoi (quasi) vent’anni trascorsi fuori dai confini del “Continente”. “Tra le esperienze più significative, in Spagna al ristorante Saiti al fianco di Vicente Patiño e nella brigata di Quique Dacosta, in Francia all’Alchimie, che purtroppo ora è chiuso”, racconta. “Dalla Francia arrivano le mie basi, che si ritrovano in jus e fondi, ma molto viene anche dalla Spagna, dove si trovano tante pietanze che ricordano la cultura gastronomica sarda”, precisa.
Ecco allora una proposta che lascia emergere tutta la sapidità della materia prima locale fresca, senza lesinare su suggestioni aromatiche e tecniche che raccontano storie di contaminazioni e di relazioni tra popoli, proprio come vuole la tradizione dell’isola. Oltre al menu alla carta, si può optare per uno dei due Percorsi Sensoriali (Nieddittas, 5 portate a 75 euro, oppure In Sequenza, 7 portate a 95 euro). Si comincia con un benvenuto di eco spagnola, ossia una sferificazione di olio evo locale, oltre a un infuso di zenzero e menta per preparare il palato al pasto. Il tutto è seguito da una composizione che gioca tra reale e camouflage, che richiama l’autunno: un ramo d'albero servito al tavolo, con foglie edibili croccanti, a base di cavolfiore e salsa di funghi shiitake, ma anche a base di cozze, patate e salsa acida, con tanto di bucce di patate croccanti e pietre sul fondo (tra cui una nera, edibile, al Pecorino).
Si spazia dall’Aguachile di pastinaca servito con spuma di cozze Nieddittas e pinoli tostati, un’originale entrata dalle mille fragranze, al Calamaro cotto a bassa temperatura proposto a mo’ di tagliatelle con salsa bernese ai piselli e insalatina di stagione e menta fresca. Tra i primi, oltre alle ottime Linguine risottate con bisque e carpaccio di gambero rosso e scorza di limone (assaggiate a pranzo come fuori carta), ecco in menu il Riso mantecato con fondo d’anatra, anguilla scottata e funghi in textures, un viaggio intenso e saporito, tra sapido e umami.
Il secondo è servito al carrello: viene tolto dal suo cartoccio vegetale al momento il Muggine affumicato, merca, jus corto vegetale e gnocchetti di patate artigianali. Un piatto che riprende l’antico uso di cuocere il pesce all’interno delle grandi foglie delle piante selvatiche che crescono in ambienti di acqua salmastra. Per concludere in super dolcezza, con un dessert molto zuccherino, con un suo equilibrio intrinseco, che ricorda il dulce de leche spagnolo e lo italianizza in Toffee di muscovado, sorbetto alla pera e crumble alle mandorle. Basta una spolverata di pepe nero per dare un twist piccantino alla dolcezza infinita.
Casa Clàt
Viale Regina Margherita 55/57, Cagliari
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