La stagione calda è tale anche in fatto di aperture nella capitale. In compenso, le aperture degli ultimi mesi non mancano mai di concedere agli ospiti un cocktail rinfrescante. Complici la manifestazione Roma Bar Show, che si è tenuta nella capitale a fine maggio ed è stata occasione per presentare i nuovi progetti, e l’inizio della stagione delle terrazze, le novità degli ultimi mesi sono soprattutto ad alto tasso alcolico, ma non manca certo un tocco di esclusività.
Nite Kong

Se ne parlava da qualche mese e ve l’abbiamo descritta qui dopo aver partecipato all’anteprima: Nite Kong è probabilmente l’apertura più attesa degli ultimi mesi. Patrick Pistolesi e soci, fondatori del Drink Kong, il bar migliore d’Italia secondo la 50 Best Bars (n.16) hanno svelato la loro ode alla notte, “our favorite part of the 24 hours” (la nostra parte preferita delle 24 ore). A pochissimi passi dalla casa madre, in questo bar esclusivo si entra solo su prenotazione conta una trentina di coperti (in uno spazio piuttosto ampio) e non sono previsti posti in piedi. Le luci sono soffuse, per dare risalto alle ipnotiche videoinstallazioni che sono l’unica concessione alla modernità di un ambiente dal mood da night bar anni Settanta. Alla barra, l’head bartender Mattia Capezzuoli, appena tornato nella capitale dopo l’esperienza al Camparino in Galleria a Milano, che ha lavorato su una lista di 8 signature dedicati alla notte e su una riscoperta di cocktail classici dimenticati.
Nite Kong
Via Giovanni Lanza 111, Roma
The Jerry Thomas Bar Room
Numero di coperti ridotto anche in questo caso, ma anche gli spazi non sono così ampi in questo cocktail bar bomboniera che si presenta come un vagone dell’Orient Express, con tanto di rastrelliere per le borse e carrello dei cocktail disegnato su misura. Alla barra, anzi al carrello, troviamo Gregory Camillò, valente bar manager richiamato in patria per questo progetto, dopo un’esperienza a Singapore, dai soci del The Jerry Thomas, con cui aveva già lavorato nel bar “madre” di vicolo Cellini. Non c’è lo spioncino, ma anche in questo caso si consiglia la prenotazione, anche per il numero ridotto di posti (18). Bottle cocktail&Champagne il concept, ovvero i drink sono realizzati nel laboratorio comune e serviti a un prezzo medio di 15 euro. In carta, oltre agli champagne selezionati da cantine di nicchia, anche una carta di bottiglie di altissimo rango realizzata in partnership con Velier. Sono le bottiglie che normalmente vanno in asta, specialmente di rum, che qui si potranno bere alla mescita.
The Jerry Thomas Bar Room
Via del Moro 10, Roma
Casa Manfredi - Teatro

Grandi novità in Casa Manfredi, che si fa in tre, con l’apertura del nuovo Teatro, in quello che un tempo era il Teatro dei conciatori, a due passi dal Gazometro. Un grande spazio di 300 mq, di cui 120 mq dedicati al solo laboratorio, che servirà anche il vecchio punto vendita all’Aventino e il corner dolce appena aperto all’interno dell’hotel 5 stelle Anantara in piazza della Repubblica. Fra le novità della creatura di Daniele Antonelli e Giorgia Proia, il focus sulla pasticceria salata, nuovo trend sia per il momento della colazione che per quello dell’aperitivo; un rinnovamento nell’offerta della pausa pranzo a viale Aventino che è stata affidata alle sapienti mani di Ornella De Felice; tanto spazio per continuare e ampliare il progetto sui grandi lievitati.
Casa Manfredi - Teatro
Via dei Conciatori, 5
Hotel Bulgari
L’attesissima apertura dell’Hotel Bulgari in piazza Augusto Imperatore è finalmente realtà. Come annunciato, a occuparsi di tutto ciò che riguarda il reparto ristorazione è lo chef tristellato Niko Romito, che da tempo collabora con il marchio del lusso della maison di gioielli con hotel in tutto il mondo. Nello spazio sotto i portici che affaccia sulla piazza (per i romani, dove era il mitico Gusto) i tavolini del Caffè, che è probabilmente lo spazio più inclusivo di questa insegna di alto rango. Qui ci si può sedere per un caffè, provare la degustazione di colazione all’italiana (45 euro), mangiare le celebri bombe ripiene dello chef abruzzese, attendere la pausa pranzo per un piatto di vera cucina italiana. Entrando nella struttura, su una terrazza appartata il ristorante è accanto al cocktail bar. Qui si può assaggiare il menù in condivisione della cucina italiana contemporanea (120 euro) o andare alla carta.
Bulgari Hotel Roma
Piazza Augusto Imperatore 10, Roma
Rhinoceros Le Restau & RoofBar

Siamo in cima a Palazzo Rhinoceros, il palazzo seicentesco che Alda Fendi aveva dato in mano all’architetto Jean Nouvel, per inaugurare nel 2018 un palazzo dell’arte con suite. Finora il rooftop era rimasto sottoutilizzato, ma le potenzialità di uno spazio che guarda alla Grande Bellezza del Palatino, del Velabro, di una porzione di Lungotevere, con i Templi di Vesta ed Ercole Vincitore in primo piano, erano enormi. La partnership con Palazzo Manfredi (già noto per il ristorante stellato Aroma, chef Giuseppe Di Iorio, e per il cocktail bar The Court, bar manager Matteo Zed) ha fatto il resto, portando il servizio a cinque stelle della Manfredi Collection su questa terrazza mozzafiato, che rientra perfettamente nel progetto “The view”, di valorizzazione di spazi dalla bellezza incantata (nella Manfredi Collection oltre all’hotel con vista sul Colosseo, anche Punta Tragara a Capri). Due le linee: una dedicata alla mixology con una carta dei cocktail pensata dal bar manager Christian Comparone, che propone anche un percorso di abbinamento drink&food, in cui è quest’ultimo ad adattarsi al gusto dei cocktail. L’altra linea è quella di ristorazione fine dining, supervisionata dallo stesso Di Iorio e seguita nel quotidiano dallo chef resident Alessandro Marata, con una cucina contemporanea, dalle ispirazioni riconoscibili.
Rhinoceros Le Restau & RoofBar
Via del Velabro 9,
Maio e De Santis @ La Rinascente via del Tritone
Grandi movimenti nella food hall della Rinascente in via del Tritone. A cambiare insegna sono sia il cocktail bar/ristorante che domina le terrazze del sesto e settimo piano, preso in carico da Maio, sia uno dei corner, che ha lasciato posto all’insegna milanese che ha fatto la storia del panino, De Santis. Formula collaudata, visto che entrambe le insegne sono già presenti nella Rinascente di Milano. Per Maio, la cucina è guidata dallo chef Umberto Vezzoli, che ha pensato a un menù che non delude chi cerca un piatto romano (dalle Mezze maniche all’Amatriciana al Tonnarello ai tre pepi con pecorino romano Dop), ma anche chi preferisce una proposta più internazionale. Sempre sotto l’egida di Maio, al 7° piano troviamo la Champagnerie e oyster bar by Moët & Chandon Rendez-vous dove concedersi un calice al tramonto.
Maio Restaurant&Rooftop/De Santis @ La Rinascente Roma
Via del Tritone 61
Veleno Pasta Bar

In origine era una seconda sala al piano di sotto, senza finestre, che ai clienti sembrava una specie di punizione. Da lì l’idea di valorizzarla, facendola diventare un locale a sé stante. Veleno Pasta Bar è il nuovo progetto di Luciano Monosilio, che al piano di sotto del suo Luciano Cucina Italiana ha creato un bancone bar aggiungendo i drink realizzati dal bravissimo Luca Fanari all’offerta. Una specie di meta-locale, in sinergia totale con il ristorante-madre: si può prendere un cocktail prima della cena, in attesa di spostarsi al piano di sopra; si può scegliere di trascorrere l’intera serata da Veleno e pasteggiare con i piatti di Luciano e i drink di Luca (unico limite: no vino al piano di sotto); si può mangiare direttamente su e chiedere un drink in pairing. E dal re della carbonara, come è conosciuto Luciano Monosilio, indovinate qual è il piatto più richiesto…
Veleno Pasta Bar
Piazza del Teatro di Pompeo, 18
Elio @ The Hoxton Rome

L’hotel Hoxton, in quel dei Parioli, ha dato il via al nuovo corso del ristorante Elio, affidando alla brava chef Sarah Cicolini di Santo Palato l’elaborazione del menù, in collaborazione con l’head chef Alessandro Stefoni, che troviamo ai fornelli nel quotidiano. La parte cocktail è invece affidata all’head bartender Simone De Luca che è appena uscito con la sua drink list estiva ispirata ai giardini all’italiana, in cui sono protagonisti gli spirits nostrani liquore allo zafferano (che utilizza nel suo twist del Collins) al Rosolio di Bergamotto, protagonista del Sour alla Sorrentina, fino al limoncello di Capri che troviamo nel Melfi Spritz. Tornando alla parte food, Cicolini e Stefoni hanno dato vita a un menù molto comfort food, pescando non solo nella cucina romana (da cui provengono supplì e maritozzi), ma anche fuori dai confini della capitale. Pennette alla Nerano, il Fusillone alla Norma, la Panzanella con l’aggiunta di tonno, solo per fare qualche esempio. Nella proposta, anche maxi porzioni, sia dei cocktail che dei piatti, nonché il brunch nel weekend.
Elio
Largo Benedetto Marcello 220
Avanvera
Di nuovo Sarah Cicolini, che a maggio ha aperto insieme a Mattia Bazzurri il suo secondo locale. Sempre in zona Sud (da San Giovanni ci spostiamo un po’ più giù sull’Appia, all’altezza di Furio Camillo), ma non una neotrattoria come la sua prima creatura, Santo Palato. Avanvera è un’enoteca, anzi una cave à manger, come amano definirla i due soci, vocata ai vini naturali e con un menù snello per accompagnare la bevuta. Pochi piatti, nessuna categorizzazione canonica antipasto-primo-secondo-dolce, ma quello che suggerisce la lavagna, che è un poi il leitmotiv anche da Santo Palato. Altro fattore comune, il richiamo al Futurismo: se Santo Palato era ispirato alla taverna torinese dei futuristi, Avanvera prende il nome da una polibibita, come venivano chiamati i cocktail ai tempi dell’autarchia verbale. E a proposito di miscelati, ci saranno anche quelli: pochi ma buoni.
Avanvera
via Luigi Tosti, 31
Terrazza Mirador

Siamo alle pendici del Gianicolo, all’interno dell’hotel Villa Agrippina, della compagnia Gran Melià Hotel International (dove milita anche lo chef Luciano Monosilio con il suo Follie, ma le insegne sono separate), dove il progetto di valorizzazione della rinfrescante terrazza è stato affidato ad Aldo Nascimbeni e Riccardo Sargeni, che per questo locale estivo hanno pensato a un “Balearic state of mind”, una vera e propria fuga dalla città. Per la parte food&beverage, l’aperitivo con vista su Castel Sant’Angelo sarà accompagnato dalle proposte food dello chef giapponese Koji Nakai, bravo sia con i classici sushi e sashimi, che con piatti fusion con personalità.
Terrazza Mirador
Via del Gianicolo, 3
El Porteño Gourmet

In quella che è stata per anni la sede di Forza Italia, in via dell’Umiltà, a due passi da Fontana di Trevi, un ristorante argentino con cocktail bar all’ingresso è quello che ci voleva per dare un tocco internazionale. El Porteño Gourmet è l’ultima insegna aperta da questa catena di ristoranti argentini che a Roma ha già un’altra sede in centro storico, vicino al Pantheon. Dalla prima sede pare che in tempo di lockdown sia partito il delivery richiesto da un famoso inquilino argentino che risiede in Vaticano… Porteño vuol dire di Buenos Aires ed è proprio dalla capitale argentina che vengono le ricette, compreso il rito della parrilla, la carne cotta lentamente alla brace da esperti “asadores”. Diverse le tipologie di carne che si possono ordinare, che vengono rigorosamente servite con le tradizionali guarniciones, ovvero contorni e salse tipiche. Un capitolo a parte lo meritano le Empanadas, i panzerotti tipici al forno, proposti con diversi ripieni, anche veg. Nel reparto beverage, una bella cantina a vista dà la possibilità di tuffarsi nella viticoltura argentina, ma anche i cocktail meritano un assaggio. Degna di nota l’architettura del locale, che mescola elementi originali come il pavimento in cementine a un gran numero di “memorabilia” argentine, scovate dai proprietari in patria e spedite a Roma per arredare il locale.
El Porteño Gourmet
via Dell’Umiltà 36, Roma
Newkkei

Un’altra apertura internazionale, anzi fusion, in centro storico, mescola atmosfere giapponesi e un tocco di Sudamerica, con un gin bar ben fornito, con oltre cinquanta etichette in carta. Due le location di riferimento di questo nuovo brand, entrambe collegate a piccoli hotel boutique del centro nei pressi di Largo di Torre Argentina. Newkkey Scenario si trova al piano terra dell’Hotel Scenario e Newkkey Barbieri è davanti l’Hotel Dei Barbieri. Materia prima fresca e di qualità, salse home made e la costante sperimentazione dello chef Mouhamed Barro, classe 1997, che si è appassionato alla cucina nikkei dopo un periodo di formazione in Germania e nel corso delle esperienze avute in Asia e poi in Arabia Saudita presso il Four Season di Riyadh. Una cucina “crossover” che prende un sushi e lo condisce con guacamole, l’ottimo ceviche di stampo sudamericano, le memorabili patate dolci fritte. Particolarmente convenienti le Combinations, che consentono di assaggiare più rolls in condivisione. A ora di pranzo vanno in scena le bento box, particolarmente apprezzate.
Newkkey Scenario
vicolo delle Ceste 28, Roma
Newkkey Barbieri
via dei Barbieri 23, Roma
Orto Cocktail Bar - Oro Whisky bar @ Orto Botanico
Sarà un temporary, dal 28 giugno al 20 settembre, ma si preannuncia come una delle destinazioni più interessanti dell’estate romana. Non c’è solo una T in più, perché dal suo antro per appassionati dalle parti dell’Aventino, Oro Whisky bar esce dalla sua confort-zone, con uno spin-off dalla dichiarata intenzione di allargare la cerchia di appassionati al biondo distillato. La location è quella dell’Orto Botanico, ai margini di Trastevere, in quello che anticamente era il parco di Villa Corsini, un tempo residenza di Cristina di Svezia. La cocktail list, studiata da Daniele Gentili e Francesco Cimaglia, si ispira direttamente alle otto diverse aree tematiche del parco cittadino, prendendo ispirazione da odori e aromi delle botaniche presenti.
Orto Cocktail Bar
Largo Cristina di Svezia 23A
Flora Roof Restaurant & Cocktail Bar
La notizia è che le meravigliose terrazze panoramiche del Marriott Grand Hotel Flora si aprono finalmente al pubblico, non solo dell’hotel (qui si fa la colazione) o degli eventi (è una delle location di matrimoni più amate della città). La vista spazia dal verde di Villa Borghese, ai tetti del centro storico di Roma, non senza far cadere l’occhio sulla cupola di San Pietro. Da un romantico aperitivo al tramonto con i drink pensati dal bartender Alessio Mercuri, a una cena con i piatti dello chef napoletano Massimo Piccolo, ideati appositamente per la terrazza. Piatti più freschi, ma anche classici inossidabili come gli Spaghettoni ai tre pomodori per cui lo chef è famoso.
Flora Roof Restaurant & Cocktail Bar
via Vittorio Veneto 191, Roma