I cucunci sono i frutti del cappero, quelli che abitualmente mangiamo dissalati o in salamoia sono i capperi e costituiscono il fiore della pianta. Stabilito quindi che i fiori del cappero sono quelli che più comunemente mangiamo (negli spaghetti alla puttanesca ad esempio), i cucunci sono più grossi, leggermente allungati e croccanti. Potrete sostituire i classici capperi con i cucunci nelle ricette, ma assicuratevi di sciacquarli molto bene dalla loro acqua di vegetazione in cui sono solitamente conservati.
La pianta del cappero
Il nome botanico della pianta del cappero è Capparis Spinosa e si tratta di un arbusto molto comune in Italia. Questa pianta è originaria dell’Asia ma si è adattata molto bene al clima e alla struttura territoriale mediterranee. Nel bacino del Mediterraneo, la pianta del cappero si trova principalmente allo stato selvatico ed è molto comune in Sicilia e nelle Isole Eolie. Tra i più conosciuti ci sono i capperi di Salina, isola in cui questo arbusto cresce rigoglioso dai tempi antichi. La pianta di cappero sopravvive molto bene al clima caldo, secco e ventoso, tipico di queste zone ed è infatti una delle piante più forti del Mediterraneo. Una volta sbocciati, i fiori del cappero sono davvero bellissimi e offrono paesaggi davvero suggestivi molto spesso affacciati a picco sul mare.
Differenze tra capperi e cucunci
Stabilito che i cucunci sono i frutti del cappero e i capperi sono i boccioli dei fiori della pianta, la differenza tra questi due ingredienti è sostanziale.
I capperi sono molto piccoli, di forma tondeggiante e dal sapore piacevolmente amarognolo. I cucunci somigliano molto alle olive per forma, colore e dimensione. I cucunci sono molto croccanti, succosi e hanno un sapore decisamente salino.