Sorry, you need to enable JavaScript to visit this website.
Nino - Osteria con cucina

Photo: Stefania Zanetti e Matteo Bellomo, Savour duo

Ops! He did it again: ti portiamo da Nino, la nuova chicca milanese

C’è lo zampino di Diego Rossi nella prossima apertura di Nino – Osteria con cucina al 47 di via Bixio, ma non solo.

Il poker che tirerà su le serrande martedì 8 luglio è un quartetto già ben rodato con Osteria alla Concorrenza, a una manciata di passi dal nuovo nato in famiglia. Ma andiamo per gradi. Osteria alla Concorrenza, in via Melzo, progetto voluto da Diego Rossi, Josef Khattabi ed Enricomaria Porta, quest’ultimo diventato in pochi anni uno degli osti più chiacchierati della meneghina, ha ottenuto non pochi risultati nel breve tempo e, cosa ben più stupefacente per la città, ha saputo mantenerli. Vini di ottimo livello, chicche che hanno fatto la gioia degli appassionati e qualche crostone per spiluccare quel cibo sincero – ma sempre di alta qualità – che ha reso felici i clienti. Cosa mancava da Osteria alla Concorrenza? Semplicemente una vera cucina. È così che chef Marco Marini si stacca dal bancone di Melzo ed entra in una cucina vera e propria dove potrà raccontarsi attraverso il suo stile di cuciniere

Ora che avete capito la storia, è bene scendere un po’ più nel dettaglio. Nino – Osteria con cucina, è da considerarsi un progetto che viaggia da solo nonostante nasca dall’esperienza dell'Osteria alla Concorrenza. Con essa condivide i valori legati alla provenienza dei prodotti, il rispetto delle stagioni e il legame con i produttori più che con il territorio.  Nino è un nome breve, diretto, che si ricorda facilmente e punta a diventare l’osteria milanese dei nostri tempi, dove certamente si raccontano le tradizioni e le radici, ma anche un luogo che parla di gastronomia contemporanea. 

Sì ok, bello, ma cosa si mangia? 

Due sono i punti di forza del cibo di questo nuovo posto: la materia prima e un menu che varierà molto spesso. La carta, pensata da Marini con la visione condivisa di Diego Rossi, avrà sempre 12-15 proposte pensate anche per essere condivise, due primi, tre secondi (di cui uno sempre vegetariano) e torte fatte in casa come dessert. 

Il filo rosso che lega l’intero menu è certamente il legame con i fornitori, piatti che raccontano storie di produttori e di territori, gusto allo stato puro.  La cucina di Marini – a cui piace definirsi cuciniere più che chef - è molto personale, italiana nel senso più ampio e culturale del termine, è aperta alle influenze mediterranee quanto a quelle alpine ed è il riflesso del suo percorso in cucina: studi in Scienze e Tecnologie Alimentari, esperienze tra Hotel Bauer Palazzo a Venezia con chef Giovanni Ciresa, D’O di Davide Oldani, Arzak(San Sebastián – Spagna), Nagaya (Düsseldorf – Germania), e una vita vissuta appieno nel mondo gastronomico.

Marco Marini chef

Tornando a Nino – Osteria con cucina, una delle novità è il risotto a chiamata. Spesso, ma non sempre – quindi bisognerà essere fortunati – Marini farà marciare un risotto ad un certo punto della serata e gli ospiti potranno decidere se aggiungerlo al loro ordine in quel momento della cena, anche se magari sono già al dolce. Questa è un’idea che smuove un po’ le regole del pasto all’italiana ed è anche divertente poter assaggiare, di volta in volta, un risotto diverso. 

Ultima notizia, non di minore importanza, alcune voci di corridoio dicono che il sabato a pranzo si potrà mangiare una pasta al pomodoro da volare via. L’identità di Nino – Osteria con cucina, si completa con una cantina da oltre 1500 etichette, in continua rotazione, curata dall’Oste Enricomaria Porta, e con una selezione di birre a fermentazione spontanea. Tre i cocktail alla spina: Americano, Negroni e Lavorato Secco, aperitivo milanese ispirato alla tradizione de Il Camparino (di cui Marini ha curato l’apertura a suo tempo), tra note di erbe e rabarbaro Zucca. Nessun aperitivo formale: si mangia alla carta, con piatti che possono sia accompagnare un bicchiere di vino o un drink, sia costruire una cena completa all’insegna della condivisione.

Chiudiamo con la location, una trentina di coperti e alcuni posti al grande bancone affacciato sulla cucina. Da settembre sarà attivo anche un cortile esterno, spazio raccolto e intimo all’interno di una corte milanese da vivere in tutta la sua stagionalità. Il progetto degli interni è di Oooh Studio, studio di architettura e design d’interni piuttosto conosciuto in città nel settore soprattutto dell’ospitalità. Stile di epoche passate raccontate con materiali di riuso con nuova identità, elementi contemporanei e oggetti di modernariato, locandine vintage alle pareti e una raccolta di vinili dietro al bancone che accompagnerà le cene degli amanti della buona musica.

Nino – Osteria con cucina è aperto dal lunedì al venerdì solo la sera (18:30–24:00) e il sabato anche a pranzo (12:30–24:00), con ultima comanda entro le 22:45.

Diventa membro
Unisciti a noi per contenuti esclusivi e molto altro ancora!
Sblocca l'accesso a tutti gli articoli
Per continuare a leggere e accedere a tutti i nostri contenuti esclusivi, registrati ora.

Fai già parte della nostra community? ACCEDI