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Refettorio Napoli chef Sabrina Russo e Alessio Magistro

Una cena che nutre l’anima: Alessio Magistro al Refettorio Napoli

Una cena che nutre l’anima è il format ideato da S.Pellegrino in collaborazione con Food for Soul, l’organizzazione no-profit fondata da Massimo Bottura e Lara Gilmore che quest’anno festeggia dieci anni di attività. 

Quattro episodi, quattro città, quattro giovani chef chiamati a cucinare nei 4 Refettori italiani di Food for Soul, spazi in cui il cibo recuperato diventa occasione di bellezza, accoglienza e rispetto.

A Napoli, il Refettorio è stato sviluppato insieme alla Fondazione Made in Cloister, che ogni lunedì sera apre le porte dello spazio per offrire un pasto caldo e accogliente a chi vive situazioni di vulnerabilità.

In ogni tappa, gli chef di Sanpellegrino Young Chef Academy incontrano la brigata di volontari e lo chef resident del Refettorio per preparare una cena speciale per persone vulnerabili. Non si tratta solo di offrire un pasto caldo, ma di restituire un’idea di accoglienza inedita: piatti pensati, curati, serviti con attenzione e cura. Al centro, l’ospitalità. Assi portanti del progetto, la trasformazione di ingredienti ordinari in piatti straordinari e l’attenzione all’isolamento sociale, temi su cui Bottura e Gilmore sono impegnati da ormai dieci anni. 

Una cena che nutre l'anima - video Napoli

Il menu della cena di Napoli

Alessio Magistro ha pensato a un menu che unisse sapore e memoria.
Ha aperto con Pizza di sfoglia al pomodoro e al pesto, una sfoglia croccante che richiama i profumi della pizza a portafoglio, con l’aggiunta profumata del basilico.
A seguire, come primo, Tortiglioni con crema di verdure, fonduta e carciofi fritti: un piatto che mette insieme l’anima della terra nelle verdure e il comfort di una pasta cremosa con una piacevole nota croccante.

Il secondo piatto, Polpette fritte della domenica, è un omaggio alla tradizione napoletana più verace: polpette morbide, dorate, che profumano di casa.
Infine, per chiudere, Colomba con mousse di cioccolato, banane e riccioli di cioccolato: un dolce semplice ma goloso, che dà nuova vita a un prodotto simbolo del periodo pasquale.

La parola agli chef: Alessio Magistro e Sabrina Russo

Com’è stata l’esperienza al Refettorio Napoli? Cosa vi ha colpito di più?

Alessio Magistro: La parola chiave della mia esperienza al Refettorio di Napoli potrebbe essere “orgoglio”. Orgoglio di essere sceso in campo per un progetto così ambizioso e di aver assunto il ruolo di portavoce di una felicità tangibile e non edulcorata. Insieme alla troupe, agli addetti ai lavori e ai commensali, abbiamo capito che anche le cose più semplici possono diventare straordinarie.

Sabrina Russo: Una frase mi è rimasta nel cuore. Un ospite mi ha detto in dialetto: “Sabri’, ma oggi ‘o scarpariell’ non c’è?” È in momenti così che capisci quanto il cibo, soprattutto quello della tradizione, diventi linguaggio affettivo.

Qual è stato l’ingrediente che vi ha messo più in difficoltà durante la cena?

Alessio Magistro: Nessuno in particolare. Ogni ingrediente, dal più complesso al più banale, è una risorsa. Basta aspettare il momento giusto per farlo esprimere al meglio.

Sabrina Russo: La cicoria. Troppo amara. In un piatto l’ho trovata dominante, forse per il gusto degli ospiti era un po’ eccessiva.

Apri il frigorifero e trovi: gamberi, un formaggio fresco a tua scelta e delle zucchine. Cosa cucini?

Alessio Magistro: Preparerei panino a latte con gambero sbollentato, creme fraiche di formaggio, zucchine marinate e menta. 

Sabrina Russo: Bruschetta con pane tostato all’olio d’oliva, caprino, zucchine arrostite e gamberi marinati con menta fresca. Una semplicità che non delude mai.

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