In un luogo ai margini del tempo, tra orti sommersi e confini porosi, Antonia Klugmann ha piantato se stessa. E da lì ha fatto nascere una cucina che è terra, attesa, trasformazione, ma soprattutto libertà.
Dove ogni piatto è il capitolo di una visione in continuo divenire. Tra pazienza, ricerca e una dolce introspezione. Nessuna ripetizione, solo ascolto. Della natura. Della cucina. Della vita.
Piatti presentati:
- Fragola in umido.
- Pane ammollato e arrostito con estratto di semi di finocchio.
- Asparago bianco, ravioli di prugna e formaggio di fossa.