Identità Golose 2017: 5 cose da non perdere
Paolo Brunelli/Identità Golose 2016
Identità Golose 2017: 5 cose da non perdere
Cosa ci aspetta a Identità Golose 2017? 5 momenti da non perdere durante il congresso di cucina d'autore, che si terrà da sabato 4 a lunedì 6 marzo a Milano.
Identità Golose si avvicina.
Il tema dell'edizione 2017 del congresso italiano di cucina d'autore, che si terrà a Milano da sabato 4 a lunedì 6 marzo, sarà La Forza della libertà: il viaggio. Con oltre 90 interventi previsti, si preannunciano tre giorni ancora più ricchi del solito.
Oltre ai grandi nomi italiani - tra cui Massimo Bottura, i Fratelli Alajmo, Enrico Crippa, Cristina Bowerman, Carlo Cracco, Niko Romito - e gli ospiti internazionali, abbiamo selezionato per voi 5 cose da non perdere assolutamente durante Identità Golose 2017:
Il programma di Identità Golose 2017
1. Experience Box, Stand S.Pellegrino
Che gusto ha S.Pellegrino Young Chef? Potete scoprirlo allo stand S.Pellegrino, dove vivere un'esperienza gastronomica, ma soprattutto sensoriale, assolutamente unica. Sempre qui avrete la possibilità di incontrare i protagonisti delle passate edizioni di S.Pellegrino Young Chef, alcuni membri della giuria della finale italiana, che parteciperanno a una tavola rotonda in programma domenica 5 alle 16, dal titolo "Coltivare il Talento".
Se siete giovani chef sotto i 30 anni, invece, allo stand S.Pellegrino avrete la possibilità di iscrivervi facilmente a S.Pellegrino Young Chef 2018.
2. Omaggio a Bombana, 5 marzo ore 13 (Sala Auditorium)
Questo è un anno straordinario per Umberto Bombana, chef del 8 1/2 Otto e Mezzo, tre stelle Michelin (il primo ristorante italiano fuori dai confini nazionali a conquistarle) a Hong Kong. Dopo aver ricevuto il Lifetime Achievement Award, premio alla carriera, degli Asia's 50 Best Restaurants 2017, verrà omaggiato sul palco di Identità Golose da Enrico Crippa, Ezio Santin e Francesco Cerea.
3. La Nuova Cucina Italiana, 5 marzo (Sala Blu 2)
Quest'anno un'intera giornata verrà dedicata ai giovani. Le nuove leve della cucina italiana, la generazione che sta cambiando - o ha già cambiato - le carte in tavola all'alta cucina. C'è chi prende in mano i ristoranti di famiglia, come i siciliani Caruso o gli abruzzesi Spadone, chi si distingue all'estero, come Roberto Canella al Noma, chi fa maturare curriculum stellati e internazionali e li fa fruttare in patria, come Michelangelo Mammoliti, fresco di stella a La Madernassa. Noi andiamo a sentirli, e voi?
4. Antonio Biafora e Nino Rossi, 6 marzo ore 13.20 (Sala Blu 1)
La montagna che non ti aspetti. Da una parte Antonio Biafora, del ristorante Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza), dall'altra Nino Rossi del Qafiz di Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria), rispettivamente nel cuore della Sila e dell'Aspromonte. Il loro doppio invertento verterà su Transumanza: istinto ancestrale di sopravvivenza.
5. Gennaro Nasti, 6 marzo ore 11.30 (Sala Blu 2)
Un pizzaiolo espatriato. La storia di Gennaro Nasti, che partito da Napoli ha conquistato Parigi con la sua pizza, verrà raccontata a Identità di Pizza. Un esempio di come l'italianità - quella autentica, rispettosa delle tradizioni e delle materie prime - possa funzionare anche all'estero.