Grattugia la buccia di un limone, unisci alla farina e aggiungi lo zucchero semolato.

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Ciambella romagnola (brazadela)
Un dolce poco dolce, che profuma di ricordi e di sapori genuini. La ciambella romagnola della ricetta originale è senza buco, non è morbida, e somiglia a un filone di pane, però coperto da una pioggia di zuccherini. Perché la tradizione vuole che ogni fetta di ciambella dura romagnola sia intinta nel vino a fine pasto oppure ammorbidita nel tè, nel caffè, nel latte della colazione. La brazadela romagnola si gusta così. E poi si sperimentano le varianti. Nella libera interpretazione si modifica la preparazione per ottenere una ciambella romagnola morbida, magari con anche il buco, ma forse poco brazadela.
porzioni
Tempo Totale
ingredienti
Step 01
Step 02
Con questo mix forma una fontana e dentro cui dovrai versare gli altri ingredienti necessari per preparare la ciambella romagnola.
Step 03
Rompi le uova e versale al centro della fontana, unisci il burro ammorbidito, aggiungi un pizzico di sale e il liquore all’anice.
Step 04
Comincia a mescolare il tutto con le mani. Devi lavorare bene, fino a ottenere un impasto omogeneo, della consistenza di una frolla morbida ma molto compatta.
Step 05
Quando l’impasto è liscio, omogeneo e compatto, è arrivato il momento di dargli la foglia tipica della ciambella romagnola, allungata e bombata come un filone di pane.
Step 06
Ricopri una teglia o la leccarda con carta da forno, adagia l’impasto, spennella la superficie della brazadela romagnola con il latte e cospargi con una pioggia di granella di zucchero.
Step 07
Inforna per 40 minuti a 180° gradi in forno statico.
Step 08
Estrai dal forno la ciambella romagnola e lasciala raffreddare prima di servirla già tagliata, a fette piuttosto larghe.
Trucchi e consigli
Ai bambini il sapore dell’anice non sempre piace. In questo caso, conviene sostituire l’anice con la vaniglia, che rende la brazadela più dolce e altrettanto profumata oltre che delicatamente aromatizzata. Per velocizzare i tempi della preparazione, puoi impastare anche nel robot da cucina, se hai l’apposito gancio a foglia oppure nella planetaria.
Ricorda che, secondo la tradizionale ricetta la ciambella romagnola deve essere dura, non secca. Per cui tienila sotto controllo quando è nel forno, e fai sempre la prova dello stecchino: infilalo a fondo nella ciambella e se esce pulito è ora di sfornare, anche se il tempo indicato non è trascorso del tutto.
Ricorda di scegliere solo limoni con la buccia non trattata, ovvero quelli che recano l'indicazione buccia edibile. E fai attenzione a non grattugiare in profondità per non prelevare la parte bianca interna della scorza che è amara.
Varianti della ricetta
La ciambella romagnola nella ricetta originale è davvero irresistibile. Forse sarà per questo che molti vogliono provare a gustare anche la versione della ciambella romagnola morbida. Per ottenere un impasto soffice che si gonfia durante la cottura, basta sbattere i rossi con lo zucchero e montare, in un’altra ciotola, i bianchi. I bianchi montati a neve vanno poi uniti all’impasto, come ultimo passaggio, prima di versarlo nella teglia da ciambellone e infornare. Bisogna fare attenzione a incorporare delicatamente nell’impasto l’albume montato a neve, senza schiacciare ma girando dal basso verso l’alto.
Un’altra alternativa della classica ciambella dura romagnola prevede semplicemente l’aggiunta di uvetta, sulla falsa riga del Buccellato lucchese. Da Ferrara a Bologna le varianti della ricetta originale si differenziano per piccole aggiunte o esclusioni: se, per esempio, la scorza di limone è una certezza ovunque, non è lo stesso con la vaniglia, con l’anice o con le scorzette di arancia. Basta spostarsi tra città, paesi e famiglie, che la ciambella romagnola ha una sua ricetta, con o senza qualche nota aromatica. Quel che si conferma certa è la base: leggera, delicata e biscottata sotto i denti.
Conservazione
La ciambella romagnola morbida o dura è ottima appena fatta, però si mantiene buona anche per tre o quattro giorni. L’importante è conservarla sotto una campana di vetro. Si possono anche impacchettare le fette singolarmente e conservarle nel congelatore, già pronte da consumare in comode monoporzioni.
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