Nelle sale di Piuma, la luce gioca riflessi discreti sulle superfici essenziali, tra linee pulite e arredi che suggeriscono una pacata modernità. Immerso nel ritmo della città ma distante dagli itinerari più battuti, questo ristorante è permeato da una quieta eleganza, dove ogni dettaglio sembra pensato per favorire concentrazione e ascolto. Il silenzio non è imposizione, bensì lo sfondo su cui risaltano i colori e i profumi di una cucina che dialoga con il contemporaneo senza sbandierare eccessi.
La regia di Alessandro Alessandri e Riccardo Praticò si rivela in una proposta gastronomica che rifugge la prevedibilità, preferendo la strada di una costante, misurata ricerca. Entrambi coltivano una filosofia nitida: concretezza, rispetto delle materie prime e attenzione quasi maniacale agli equilibri di gusto. Non inseguono la cucina d’effetto, ma puntano sulla calibratura delle cotture, la precisione tecnica e una sensibilità che si percepisce già all’arrivo dei piatti in tavola.
La pizza di Piuma rispecchia questa cultura gastronomica: impasti lavorati con cura artigianale e lunghi tempi di lievitazione, superfici leggermente dorate che rivelano al palato una fragranza viva, segno di una fermentazione sapientemente controllata. I condimenti, mai invasivi, accompagnano la base senza sopraffarla, scegliendo per protagonisti ingredienti attentamente selezionati e accostamenti che non temono la semplicità. I profumi sono puliti, precisi, con richiami vegetali o note lattiche che si armonizzano al gusto, mentre la presentazione predilige geometrie morbide e invitanti, senza inutili virtuosismi.
Lorelavoro manuale si intuisce nei gesti attenti in cucina, nell’idea che la contemporaneità non sia ostentazione, ma rigore pratico e brillante essenzialità. Anche quando la pizza cede il passo ad altre proposte, il linguaggio resta inconfondibile: un susseguirsi di sapori limpidi, costruiti su materie prime freschissime e valorizzati da abbinamenti mai urlati. L’assenza di concessioni alle mode è una scelta di carattere, testimoniata dai riconoscimenti mirati ottenuti in guide di settore che sottolineano la solidità della visione di Piuma.
Non c’è compiacimento, solo la volontà di proporre un’esperienza priva di distrazioni, dove la ricerca diventa racconto e il gusto trova spazio per emergere in tutta la sua chiarezza e autenticità.
