Tivoli

Varcare la soglia di Tivoli significa immergersi in un ambiente dove l’eleganza è misurata e mai ostentata: legni chiari, vetri ampi che lasciano filtrare la luce delle Dolomiti e una sobria attenzione al dettaglio definiscono l’atmosfera. La sala, accogliente senza risultare formale, lascia che siano i piatti il cuore pulsante dell’esperienza, mentre intorno si respira una quiete raffinata che accompagna la degustazione. Al centro della proposta gastronomica si ritrova la sensibilità di Graziano Prest, chef che rilegge la tradizione italiana con un linguaggio attuale. Non è uno chef che rincorre l’effetto sorpresa, ma piuttosto cerca equilibrio e precisione, lasciando che ingredienti di primissima scelta raccontino se stessi attraverso sapori nitidi e cotture misurate. La filosofia di Prest si manifesta in una cucina che cerca di rimanere fedele alle radici, senza mai arrestare la propria evoluzione: secondo lui, l’innovazione non deve mai compromettere la riconoscibilità del gusto. I menu si articolano in portate che si distinguono per l’essenzialità della presentazione e la purezza dei singoli componenti. Un carattere distintivo di Tivoli è la costante attenzione alla stagionalità, con variazioni che raccontano non solo i cicli naturali, ma anche una continua ricerca tecnica della materia prima. Le composizioni cromatiche nei piatti, studiate ma mai ridondanti, mettono in risalto forme e colori senza ricorrere a virtuosismi inutili. La componente contemporanea si avverte negli accostamenti e nei rimandi visivi, ma il collegamento con la cucina italiana resta sempre saldo, soprattutto nel rispetto dei sapori essenziali e nell’utilizzo di prodotti locali selezionati con rigore. Questa scelta non è mai un esercizio stilistico, bensì una naturale prosecuzione del pensiero gastronomico dello chef, che vede nella semplicità l’occasione di raccontare storie nuove. Il risultato è un’esperienza gastronomica che non rincorre la spettacolarità, ma accompagna il palato lungo un percorso fatto di accortezza, modernità e autenticità, dove ogni elemento dialoga armoniosamente con il contesto circostante e la cultura gastronomica italiana.