Al varcare la soglia di Wistèria, una raffinata quiete invita a rallentare il passo, mentre i toni morbidi dell’arredamento, le linee pulite e le luci soffuse dialogano con le geometrie antiche delle fondamenta su cui sorge. Il legno naturale incontra dettagli di design contemporaneo, creando un ambiente equilibrato in cui l’eleganza non risulta mai ostentata. Il dehors, affacciato sul canale, prolunga questa sensazione di sospensione: qui la città lagunare si avverte come complice silenziosa di un’esperienza intima. La cucina interpretata dallo chef Valerio Dallamano trova forza nella semplicità lucida delle materie prime, scelte con rigore tra quanto di meglio offre il territorio, senza fossilizzarsi su influenze dogmatiche. Dallamano privilegia ingredienti stagionali, selezionati con attenzione quasi chirurgica, che in cucina vengono trattati per mantenere la loro autenticità e per far affiorare profumi sottili, spesso evocando la laguna in dettagli discreti, come nel ricorso delicato a erbe spontanee o molluschi. Ogni portata rivela un equilibrio tra tecnica e leggerezza d’animo: la composizione nei piatti non cede al virtuosismo, puntando piuttosto a un’armonia visiva che non sacrifica mai la profondità del gusto. La presentazione, ordinata e precisa, favorisce un contatto diretto con la materia, senza orpelli superflui. Si percepisce la volontà dello chef di “prendere per mano” l’ospite in un percorso che parla di stagionalità, fragranze e ricordi di Venezia, pur evitando concessioni alla nostalgia. L’impronta distintiva di Wistèria emerge nella capacità di trasporre la tradizione locale verso una contemporaneità sussurrata, in cui le ricette vengono celebrate più per ciò che suggeriscono che per ciò che dichiarano apertamente. Si avverte un rispetto rigoroso sia per la territorialità sia per l’essenzialità, evitando derive didascaliche. Stagionalità e freschezza non sono slogan, ma cardini di una filosofia di cucina che si esprime in piatti dove la pulizia dei sapori scandisce una narrazione misurata. Destinato a chi apprezza una cucina capace di emozionare con sobrietà, Wistèria convince per la sua precisa identità: un equilibrio ponderato tra materia, pensiero e atmosfera, che evita ostentazioni e rifugge l’ovvietà, offrendo un’esperienza che resta impressa per chiarezza e delicatezza sensoriale.
