Dove mangiare una buona pizza a Milano? Qual è la migliore pizzeria di Milano? Sono domande all’ordine del giorno per chi vive nella città lombarda, dove l’offerta in tema di lievitati è davvero ricca e variegata. Negli ultimi anni, in particolare, una maggiore consapevolezza attorno alla cultura della pizza a Milano (e non solo), e alle diverse tipologie di impasti e stili, ha fatto sì che la proposta diventasse sempre più ampia, con diversi indirizzi interessanti. Il pubblico meneghino è curioso e più esigente rispetto a un tempo: anche in tema di pizzerie a Milano, oggi, i palati si sono affinati e sono in grado riconoscere qualità, originalità e peculiarità. Basti pensare che celebri brand o pizzaioli, nel capoluogo lombardo, spesso sono presenti con più insegne.
Diciamo subito che non si tratta di una classifica, ma di un elenco delle migliori pizzerie di Milano secondo noi, o comunque dei nostri posti preferiti, dove andiamo per mangiare una buona pizza, senza sorprese. Pizza napoletana, pizza sottile e croccante, pizza a canotto, pizza in stile romano super idratata, pizza contemporanea o tradizionale, pizza a lunga lievitazione, pizza al padellino, senza dimenticare la pizza fritta come outsider: selezionate secondo gusti, tipologie e caratteristiche diverse, ecco la lista delle migliori pizzerie da provare a Milano secondo Fine Dining Lovers.
Le migliori pizzerie di Milano: la top list
Dry Milano
Dici pizza e cocktail e pensi a Dry Milano, in via Solferino (zona Brera). Oltre a essere un’ottima pizzeria di Milano, è il locale che - tra i primi in Italia - ha lanciato il trend del pairing drink-lievitati. Alla regia c’è Lorenzo Sirabella, giovane pizzaiolo ischitano allievo di Enzo Coccia, che qui ha trovato la sua dimensione e che porta avanti un’ottima ricerca sul prodotto. Propone pizze contemporanee dall’impasto a lunga lievitazione (48 ore), con topping ricercati, equilibrati e golosi, senza mai allontanarsi troppo dalla tradizione e dalla cultura della sua terra d’origine. Ecco allora lievitati iconici, che cambiano stagionalmente, e i nuovi cubotti, figli di un impasto sottoposto a 36 ore di lievitazione e cotti a vapore. Perfetti per l’aperitivo, così come le focacce. Tra le ultime pizze nate, ecco la Baccalà, con baccalà, pomodori confit, salicornia, polvere di olive nere, mayonese allo zafferano e fiordilatte, la pizza con zucchine e scalogno, uova di quaglia, ventricina e fiordilatte, ma anche quella con bottarga di tonno, polvere di sedano, cipolle stufate, crema di carote e fiordilatte. Da non perdere la mitica focaccia con vitello tonnato, diventata ormai un classico di Dry Milano.
Modus
In via Maffei 12 (negli spazi dell’ex Taverna Gourmet), Modus è la nuova pizzeria di Paolo De Simone, pizzaiolo cilentano che si è fatto conoscere con la pizzeria Da Zero. Uscito dalla società, ha portato tutto il suo sapere in un progetto inedito, tra le nuove pizzerie inaugurate nella primavera 2022. Il nome della nuova insegna? Fa riferimento al suo modo di fare cucina, di mangiare e di concepire il cibo, in un equilibrio perfetto tra proteine, carboidrati, in linea con i princìpi della Dieta Mediterranea. Ad accompagnare le pizze ci sono i cocktail preparati da Antonio Rosato, ex Head Bartender del Mandarin.
Crosta
Foto Instagram | crosta_milano
Arriva proprio da Dry Milano il maestro pizzaiolo Simone Lombardi, che, assieme al panificatore Giovanni Mineo, nell’autunno 2018 ha aperto Crosta. Qui è protagonista il lievitazione a 360 gradi e si mangia a ogni ora del giorno, con tanto di proposta per la colazione. Vengono proposte pizze declinate in stili diversi: dalla pizza alla pala a pranzo, con impasto a base di farina di grano tenero marchigiano tipo 0, farina di grano tenero marchigiano tipo 2 e lievito madre, alla pizza tonda a cena, con impasto a base di farina di grano tenero marchigiano tipo 0, farina di grano tenero marchigiano tipo 2, farina di grano duro antico siciliano integrale e lievito di birra. Da provare (perché è buona, ma anche per superare ogni tipo di pregiudizio) la Premiata, farcita con ventricina, ananas arrosto, fiordilatte, coriandolo e cipollotto.
Giolina
Giolina è la pizzeria di ispirazione dandy-rock fondata da Ilaria Puddu con Stefano Saturnino. In pochi anni, è riuscita a conquistare il cuore dei milanesi, grazie alle creazioni del maestro pizzaiolo Danilo Brunetti. Ecco allora ottimi impasti e farciture che non passano inosservate, ben studiate e golose, che vedono protagonisti ingredienti ben selezionati. Si va dalla Giolina, con crema di melanzane violette, provola d’Agerola affumicata, pomodorini rossi del Piennolo del Vesuvio Dop, melanzane al forno, cialde di Parmigiano Reggiano 36 mesi, buccia di melanzane croccante, basilico fritto, alla Luisina, con Pomodoro San Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino Dop, pomodorini del piennolo del Vesuvio Rossi Dop, alici di Cetara, capperi disidratati , polvere di olive caiazzane, origano di montagna, basilico fritto, olio evo aromatizzato all’aglio. Notevole anche la Gustina, con Fior di latte d’ Agerola , ventresca di tonno alletterato del Mediterraneo, cipolle rosse di Tropea, sedano croccante,polvere di olive caiazzane, zeste di bergamotto.
Denis Pizza di Montagna
Foto Mariarosaria Bruno
Di nuovissima apertura anche Denis Pizza di Montagna in via Statuto, zona Moscova, nuovo indirizzo meneghino di Denis Lovatel della pizzeria Da Ezio di Alano di Piave (Belluno). Il maestro veneto ha portato a Milano la sua personalissima versione della pizza: croccante, sottile, leggera e sostenibile. Il suo impasto è diventato iconico e narra di una strada individuale, valida e alternativa, nel mondo della pizza. Il cornicione leggero e alveolato, viene spolverato con un mix di spezie prima di entrare nel forno che danno sapidità all’impasto (che contiene una parte minima di sale). I topping si rifanno al mondo delle vette e ai piccoli produttori delle Dolomiti, ma portano in tavola anche erbe spontanee figlie del foraging. Da provare la Margherita Agrumata con fiordilatte d’alpeggio, pomodorini, ricotta e zest di limone, ma anche la Cultura Contadina, conduta al tavolo con vinaigrette di montagna (con infusione di erbe quali levistico e geranio mela), formaggio graukase, misticanza dei prati di montagna, amaranto soffiato e chutney ai frutti di bosco. Interessante la carta dei vini, con una bella selezione di etichette naturali.
Berberè
Oggi sono cinque le pizzerie aperte in città dai fratelli Matteo e Salvatore Aloe, fondatori di Berberè (brand di pizzerie nato nel 2010 a Bologna, oggi presente in molte città d’Italia, ma anche a Londra). Sono stati tra i primi a scommettere sulla pizza condita e servita a spicchi, perfetta per la condivisione al tavolo, ma soprattutto su un impasto altamente digeribile a base di lievito madre. I menu sono stagionali e portano sulla pizza prodotti biologici e tipicità, dalla ‘nduja calabrese alla salsiccia di Mora Romagnola. Una volta accomodati, è possibile scegliere fra tre tipologie diverse di impasti, realizzati con farine semintegrali biologiche: dalla pizza a base di cereali alternativi come farro e grano senatore cappelli all’impasto sottoposto a idrolisi degli amidi, che consente di realizzare una pizza senza aggiungere lievito, sfruttando l’autofermentazione.
Lievità
Nata nel 2015, sulla scia del filone pizza gourmet, ecco la pizza di Lievità. Si distingue per l'attenzione nella scelta degli ingredienti (tra cui spiccano molte dop, igp e Presìdi Slow Food), a partire dal pomodoro. Interessante la scelta di proporre margherite con diverse combinazioni, tra Pomodorini Gialli del Vesuvio e Fiordilatte di Agerola o Pomodorini neri Kumato con Provola affumicata di Agerola. Oggi il marchio è presente a Milano con cinque pizzerie.
Cocciuto
Foto Alberto Blasetti
Matteo Messina, pizzaiolo di Cocciuto - brand ideato da Michela Reginato e Paolo Piacentini - ha messo a punto una pizza molto gustosa e interessante, che parte dalla tradizione partenopea per esplorare nuovi lidi, tra abbinamenti insoliti e cornicioni importanti, che strizzano l’occhio allo stile campano (anzi, casertano) e alla tendenza contemporanea del cosiddetto "canotto". Sono quattro le pizzerie Cocciuto a Milano (via Bergognone 24, via Gian Carlo Passeroni 2, via Melzo 16 e via Prociaccini 33, ultima sede nata). Da pochissimi giorni Cocciuto ha aperto anche una quinta location in pieno centro, in via Turati 25 (aperto tutto agosto, tranne il 15). Tra le nuove pizze estive, da provare la pizza farcita con stracciatella, gambero del Peloponneso, basilico, pomodoro cotto al forno a bassa temperatura e limone, ma anche la pizza con topping a base di crema vaccina, Provolone del Monaco, limone di Sorrento e pepe.
Marghe
Un’insegna nata con l’idea di proporre la vera pizza napoletana contemporanea. Oggi è presente in città con due sedi, in via Cadore e in via Plinio. L’impasto? Viene preparato con farine macinate a pietra, sottoposto a oltre 24 ore di lievitazione e idratato al 66%. La farcitura parte dal classico per allontanarsi di poco dalla tradizione, con ricette come la Diavola Gialla, a base di passata di pomodorini del Piannolo del Vesuvio gialli, fior di latte d'Agerola, salamino piccante di Secondigliano, fili di peperoncino, 'nduja, basilico fresco, olio extravergine d’oliva biologico.
Saporè Milano
Uno spin off meneghino del regno di Renato Bosco, celebre “pizza-ricercatore” dell’insegna veronese Saporè, che qualche anno fa ha aperto in Galleria Vittorio Emanuele la sua Saporè Milano, negli spazi del Mercato del Duomo. Sperimenta e diverte Bosco, allontanandosi dai canoni partenopei e scommettendo sulla Doppio Crunch, un lievitato ad alta idratazione farcito, croccante fuori e morbido dentro, ma anche su altre sue specialità iconiche come la Mozzarella di Pane, con un impasto di ispirazione orientale, cotto al vapore.
Don Tano by Datterino
Foto My Events Milano
Nuovissima apertura dell'estate 2023 all'ombra della Madonnina: in viale Vittorio Veneto 28, a pochi passi da piazza Repubblica, Don Tano by Datterino è la costola milanese del Datterino, rinomata pizzeria di Messina che ha aperto sei anni fa nella città siciliana e che, nel giro di soli sei mesi, è riuscita nell'impresa di conquistare due Spicchi del Gambero Rosso. Qui si fa pizza contemporanea, ma non mancano le opzioni per tutti i gusti, con un impasto che si declina a ruota di carretto (con il cornicione più basso, ideale per chi non ama i bordi alti), ma anche al padellino, per una pizza alta e soffice. Tra i motivi ricorrenti dei topping, l'omaggio alla Sicilia, con la scelta di ingredienti proventi dalla bella isola mediterranea: si va dalla Capriccio Datterino (con pelati Don Peppe, fiordilatte, funghi cardoncelli, cotto S. Giovanni, carciofo romano con gambo e olive infornate) alla Sfiziosa (con fiordilatte, coppa di maialino nero dei Nebrodi, asparagi spadellati, datteri giallo confit, scaglie di casocavaddu, basilico e pepe cuvée), passando per L'Opera di Bellini (con crema di pomodoro arrosto, fiordilatte, julienne di melanzane fritte e, in uscita, burrata e ricotta siciliana infornata).
d'amare
Sottile, con un cornicione importante e alveolato, la pizza di d’amare è una vera chicca in una delle zone più eleganti della città. In via Romolo Gessi, 48, a pochi passi da via Washington, la pizzeria d’amare è un posto carino per una pizza tra amici in un ambiente informale che però è attentissimo alla materia prima e ai lenti tempi di lievitazione. Oltre alle pizze tradizionali, troviamo quelle che si chiamano pizze gourmet o moderne cotte tutte nel forno a legna. Ottimi gli sfizi, da provare prima della pizza, come le patate cotte al forno, le polpette al sugo di San Marzano DOP e le bombette di Alberobello realizzate con coppa di maiale e ripiene di caciocavallo servite su un’irresistibile focaccia bianca.
Antica Pizza Fritta da Zia Esterina Sorbillo
E se voglio mangiare una buona pizza fritta a Milano? Il mitico street food campano si trova all'Antica Pizza Fritta da Zia Esterina Sorbillo, lo spazio che Gino Sorbillo ha aperto in pieno centro a Milano, in via Agnello, seconda sede dell'insegna dopo quella di Napoli. Lo suggeriamo qui, come bonus, per chi cerca i sapori più veraci. Ricordiamo che il celebre pizzaiolo partenopeo ha portato un po' di via dei Tribunali a Milano, con diverse pizzerie: da Lievito Madre al Duomo (largo Corsia dei Servi 11) a Gino Sorbillo Pizza Gourmand in via Ugo Foscolo 1 (dove si trovano pizze con farciture di ispirazione regionale), da Olio a Crudo in Via Montevideo angolo Via Savona all'ultima nata, la pizzeria di via Borsieri, in zona Isola (dove si trova pure la pizza senza glutine).