Piazza della Libertà, la Torre dell’Orologio e lo Sferisterio, la meravigliosa arena semicircolare sono solo alcune delle attrazioni di Macerata, una città dove vale la pena fare tappa durante una vacanza nelle Marche. Ma dove mangiare bene a Macerata e provincia? La città marchigiana, con la bellissima campagna costellata di borghi, merita senza dubbio più di una sosta, anche dal punto di vista gastronomico, tra ristoranti che propongono specialità della tradizione e indirizzi fine dining, dove la creatività è servita. Scoprite, qui di seguito, i migliori ristoranti di Macerata e provincia, dove fermarsi per una tappa all’insegna del gusto.
I migliori ristoranti di Macerata e provincia
Signore te ne ringrazi
Cominciamo dal centro storico di Macerata, dove Signore te ne ringrazi è senza dubbio un indirizzo da non perdere per chi visita l’incantevole città marchigiana. Qui, nei locali che un tempo ospitavano una storica trattoria, lo chef Michele Biagiola si è trasferito da poco. In cucina si lascia ispirare dalle antiche tradizioni contadine e propone, tra gli altri, interessanti piatti vegetali, a partire dalle erbe spontanee raccolte nei campi della campagna marchigiana. La particolarità di questo ristorante è che a pranzo è disponibile una proposta più gourmet, con tre menu degustazione (che spaziano dai classici dello chef ai piatti della tradizione, alla declinazione dei sapori stagionali), mentre di sera la carta prevede poche e selezionate specialità tradizionali. Da non perdere l’iconico L’Orto nel piatto, ma anche creazioni più recenti come i Frascarelli (polentine di grano) di luppolo. Tra i classici, da provare anche la galantina con insalata russa e il fritto misto.
Anastasia
Il ristorante Anastasia di Civitanova Marche è uno spazio intimo e contemporaneo, dove si sta bene, assaporando i piatti dello chef Marco Virgili e ammirando il lavoro della giovane brigata attraverso le vetrate della cucina a vista. Si parte sempre dal territorio e dall’interpretazione di piatti legati alla tradizione marchigiana, riletti con tocco personale. Le proposte onorano e rispettano la materia prima locale che arriva dal Mare Adriatico, a partire dai crudi: ostriche, crostacei, molluschi, ma anche composizioni originali come la Tartare di tonno rosso del Mediterraneo, cipolla all’agro, salsa honey mustard e cracker ai semi di papavero. Non mancano i consigli dello chef e il pescato del giorno, per tuffi in mare freschissimi. Si può optare per il menu degustazione, che prevede cinque portate scelte dallo chef, oppure per la carta, con piatti interessanti che vanno dalle Mazzancolle nostrane, passatina di fagiolo zolfino, agli Gnocchi di rapa rossa, crema di patate e porri e vongole dell'Adriatico, alla sontuosa Catalana di crostacei, con patate al vapore, cipolla rossa, pomodori e aceto di Champagne. Per chi vuole fermarsi a dormire, ci sono le Boutique rooms e gli appartamenti di Piccola Maestà, con tanto di infinity pool.
Casa Bertini
Foto courtesy Casa Bertini
Tra l’antica Porta Cannella e la Chiesa di Castelnuovo, poco distante dal centro di Recanati, ecco Casa Bertini. Qui lo chef patron Andrea Bertini, che vanta trascorsi nelle brigate di Davide Palluda All’Enoteca di Canale d’Alba (Cn) e di Mauro Uliassi nell’omonimo ristorante tre stelle Michelin di Senigallia (An), prende per la gola i propri ospiti, guidandoli alla buona cucina e al buon vino, proprio come si fa in famiglia. Ecco allora serviti i sapori della cucina marchigiana, che spaziano dalla Riviera del Conero ai Sibillini, interpretati con grande tecnica, tra contaminazioni culturali e piccole influenze di Paesi lontani. Dalla location panoramica si possono ammirare i Monti Sibillini e la campagna recanatese, circondati da un ambiente accogliente ed elegante, dove l’interior designer Meri Paglialunga ha puntato su forme pure e contrasti materici. Così, mentre si ammira il paesaggio che ha ispirato Leopardi, si assaporano piatti come gli Gnocchi con ripieno di pecorino marchigiano o il Capriolo con visciole e mandorle con contorno di biete. Da non perdere i Plin di pollo in Potacchio, "piatto simbolo del nostro ristorante", come racconta lo chef. Chi vuole, può optare il menu degustazione, affidandosi alle sue mani.
Osteria dei Segreti
La tradizione marchigiana è servita nel borgo di Appignano, all’Osteria dei Segreti, un accogliente ristorante dall’ottimo rapporto qualità-prezzo. Da non perdere la carne alla brace e specialità quali il Piccione ripieno o l’Oca arrosto. Non manca la pasta fatta in casa, dai Cappellacci con fonduta di pecorino e tartufo nero ai Cargiù (i tipici ravioli marchigiani ripieni di ricotta) con funghi porcini e pomodorini. La crescia viene cotta alla brace ed è immancabile un suo assaggio assieme agli ottimi salumi e formaggi locali. Per iniziare il pasto come si deve, in modo da avere una visione panoramica, il consiglio è di optare per la Degustazione dell'Osteria: un assaggio misto che spazia dal tagliere di salumi locali al piatto di pecorini con miele e marmellata homemade, dalle erbe di campo strascinate in padella con peperoncino alla frittatina di cipolla e pancetta servita con la crescia. Il tutto da abbinare a uno dei vini marchigiani presenti nella cantina ben assortita.
Il Ristorante dei Due Cigni
Si trova a Montecosaro il Ristorante dei Due Cigni. Uno spazio contemporaneo, dal mood elegante, minimal e raffinato, dove si possono assaporare piatti di terra e di mare, che si rifanno ai sapori marchigiani. Gli ingredienti locali sono interpretati in maniera equilibrata, tra piglio moderno e tradizione locale. Gli chef Rosaria e Sandro Morganti propongono piatti che vanno dalle Mazzancolle con crema di ceci dei Sibillini e giuggiole in salsa ponzu al Carpaccio di Marchigiana, dai Maccheroncini di Campofilone con canocchia e fingerla alle Tagliatelle alla Maceratese, con ragù in umido. Tanti i menu degustazione proposti, da tre a otto portate. Molto bella la cantina al piano inferiore, premiata da Wine Spectator, con oltre 5 mila bottiglie che spaziano dai grandi vini francesi ai vini italiani e australiani.
Cavallini
Chi fa tappa a San Severino Marche, invece, non può non andare al ristorante Cavallini, dove in fratelli Luca e Simone Cavallini, rispettivamente in cucina e in sala, da anni propongono ai propri ospiti una valida cucina di mare che attinge anche dall’orto. Tra le specialità, Spaghetti ferro e fuoco, Spaghetti freddi con pomodoro, basilico, acqua di pomodoro, scampi marinati e lime, Cuore di baccalà all’anconetana, Carpaccio di ricciola, crema di finocchio all’arancia e mandorle tostate. Il tutto da assaporare in un ambiente curato ed elegante.