Si chiama L’Abbondanza Lucana - mai nome fu più indovinato - il nuovo ristorante che lo chef patron Francesco Abbondanza ha inaugurato il 20 ottobre 2024 a Matera, a pochi passi da piazza Vittorio Veneto, nel cuore del centro storico cittadino, non lontano dai famosi Sassi tutelati come Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 1993. Si tratta della seconda insegna guidata dallo chef a Matera: “Tre anni fa ho aperto il bistrot, chiamato sempre L’Abbondanza Lucana, nel Sasso Caveoso: un locale nel tufo, dove la proposta è più semplice”, racconta. “La nuova apertura, invece, si concentra sul progetto di uno spazio più elegante e di una cucina più elaborata, ma sempre fedele ai sapori della Basilicata e alle sue tipicità”, continua.
Matera, che sembra un presepe vivente, è la meta perfetta per le Feste. Avete in programma un viaggio per visitarla o vi trovate già in città? Ecco che cosa dovete assaggiare a L’Abbondanza Lucana per scoprire i sapori locali.
L’Abbondanza Lucana: location
La sala del ristorante L'Abbondanza Lucana
Qui si viene per assaporare l’autentica cucina lucana in una location curata e moderna, circondati dalla bellezza della natura e immersi nella storia di un luogo che ha molto da raccontare. “Siamo in via De Blasiis 12, a soli 30 metri da piazza Vittorio Veneto, nella parte alta della città: a 100 metri da qui c’è il palombaro lungo, la parte sotterranea di Matera, la più grande cisterna idrica ipogea, dove vengono raccolte le acque”, racconta lo chef patron da cui prende nome il ristorante. Uno degli ingressi al Sasso Barisano dista 50 metri da qui.
L’Abbondanza Lucana è uno spazio elegante e raffinato, dove si viene accolti dal calore del legno e dal candore dei tovagliati bianchi, capace di accogliere fino a 50 coperti. Il posto giusto per conoscere i piatti lucani e gustare le carni di alta qualità allevate nei comuni lucani, oltre a prodotti igp e dop, protagonisti del menu.
L’Abbondanza Lucana: menu
Pasta con caciocavallo podolico e pistacchio della collina materana
A proposito di menu, ecco quali sono i piatti da non perdere. Per cominciare, la polpetta lucana con baccalà, oltre a un classico della cucina locale come la crapiata materana con orzo, farro, fave e pecorino di Moliterno, “una zuppa calda a base di cereali e legumi misti che una volta si mangiava la sera, quando si faceva la raccolta del grano, alla festa del contadino”, come ricorda lo chef.
Cosciotto d'agnello al forno con cicorielle e scaglie di caciocavallo
Non mancano i famosi peperoni cruschi di Senise igp (che si caratterizzano per la particolare croccantezza, dopo essere stati essiccati e fritti): vengono spolverati sulla pasta, orecchiette o strascinati fatti in casa con farina Senatore Cappelli, insieme alla mollica fritta e al cacioricotta. Tra i primi, è da provare anche la pasta con caciocavallo podolico e pistacchio della collina materana, mentre tra i secondi menzioniamo il cosciotto d’agnello al forno con cicorielle e scaglie di caciocavallo.
Tagliolini con fagioli di Sarconi igp e castagne
Tra le portate più particolari, poi, c’è il marro al forno con patata viola: “Si tratta della rivisitazione di un’antica ricetta: il marro è un insaccato fresco con ripieno di fegato e polmone di agnello, di solito cucinato al forno con patate, che ho reinterpretato con patata viola, sottoponendolo a una prima cottura a bassa temperatura, per poi passarlo nel forno, in modo da togliere l’odore forte dell’agnello”, spiega Abbondanza. Non uscite di qui senza aver assaporato i tagliolini di miskiglio lucano - “una pasta fresca a base di farina mista di ceci, fave, orzo e farro”, precisa lo chef - con fagioli di Sarconi igp, castagne e pancetta di suino nero. Abbondanza di nome e di fatto.
Tutte le foto courtesy L'Abbondanza Lucana