Siamo al giro di boa del 2024 e mentre Roma è tutto un cantiere, in vista del prossimo Giubileo, il mondo della ristorazione si prepara con nuove avventure gastronomiche. In testa al gruppo, la Pergola del Rome Cavalieri, l’unico tre stelle Michelin della capitale, gioca un campionato a sé, con la riapertura dopo sette mesi di chiusura.
Heinz Beck e Simone Pinoli, chef e restaurant manager de La Pergola
Look totalmente rinnovato, a seguito dell’intervento operato dallo studio parigino di architettura Jouin Manku (fondato da Patrick Jouin e Sanjit Manku) e nuovo menù pensato da Heinz Beck in questi mesi in cui, afferma "non siamo stati certo in vacanza".
Ego
Andando invece sugli inediti, ecco che sul versante fine dining spicca questa nuova interessante apertura che ha dato il via alla primavera, frutto dell’unione di due promettenti ragazzi dalle esperienze importanti. Loro sono Lorenzo De Lio e Beatrice Venturini: entrambi formatisi nella scuola Alma, lui cucina e lei sala, si sono incontrati nella brigata del DiverXo di Madrid, dove De Lio ha lavorato per ben cinque anni. Per la loro prima avventura da solisti hanno individuato un localino in zona San Giovanni, pochissimi coperti e tanta grinta. Centellinano i carboidrati, evitando pane e pasta, ma questo non rende meno soddisfacenti i loro percorsi di degustazione, che spaziano felicemente nelle cucine e nel bouquet di ingredienti di tutto il mondo: "Una cucina contaminata al 100%", la definisce De Lio. Anche gli abbinamenti al calice escono dai confini, per andare incontro ai picchi di acidità, sapidità e piccante che contraddistinguono la cucina.
Ego
Via Etruria 35, Roma
tel. 342/5470485
Uma Roma
Fine dining sì, ma informale. È questo il concept pensato da una giovane coppia di chef, in questo caso di amici: Matteo Taccini e Luigi Senese, entrambi classe ’92, hanno entrambi esperienze in ristoranti stellati, più internazionali il primo (Noma a Copenhagen e Enigma a Barcellona), romane il secondo (Imago all’Hassler). Per la loro “creatura” hanno scelto il vivace quartiere della Garbatella, come intenzioni la loro cucina è una romana-internazionale, con focus su brace, fermentazioni e sul lavoro di esaltazione di un singolo ingrediente attraverso le diverse tecniche di cottura.
Uma Roma
Via Gerolamo Benzoni 34, Roma (Garbatella/Ostiense)
Tel. 333/3855945
Da’ Mare
La nuova avventura dello chef Davide Cianetti è a tutto pesce. Siamo a due passi da via Veneto, in un elegante ristorante dalla doppia anima, perché alla ristorazione classica si contrappone una selezione di crudi al banco e un’interessante proposta di cocktail. I piatti affondano nella tradizione della cucina di mare, approfittando dell’esperienza dello chef nel reperire la migliore materia prima nelle aste del litorale laziale. La Catalana di crostacei si fa ricordare, la frittura può essere un antipasto sfizioso o un secondo piatto più strutturato, fra le paste come resistere a uno Spaghetto vongole e bottarga?
Da’ Mare
Via Sicilia 47, Roma
Tel. 06/5575012
Emilio Osteria di Mare
Dall’esperienza di Fabio Spada, oste di lungo corso e già patron della vicina pizzeria Baccio e i gradini, sempre all’Aventino, apre la classica osteria di pesce, dai piatti semplici e confort come piacciono ai romani. Per la squadra Spada ha pescato, è il caso di dirlo, fra i suoi collaboratori storici. Ed ecco che in cucina troviamo Emiliano Valenti (in curriculum la formazione al Convivio Troiani, seguita da oltre 10 anni passati da Settembrini, quindi da Romeo) e a guidare la sala Vanessa Croce, da 13 anni alla “corte” di Spada. Fra i piatti, a parte i classici crudi, il Soutè di cozze, il Millefoglie di alici, il Risotto alla pescatora, la Frittura di calamari. La materia prima è selezionata alle aste delle marinerie laziali, l’atmosfera è marina, l’accoglienza informale, ma ricercata, con una proposta intelligente di vini e cocktail di accompagnamento.
Emilio Osteria di Mare
Viale Aventino 40, Roma
Tel. 351/3087253
Tac - Thin and Crunchy
Sottile e scrocchiarella, aka Tac: la pizza romana di Pier Daniele Seu, dopo anni di pellegrinaggi nei contesti più diversi, trova finalmente una casa tutta sua (ha aperto a fine gennaio). E lo fa nell’estrema periferia romana, in un quartiere residenziale alle pendici della Pontina chiamato Mostacciano. In pratica, siamo a metà strada fra Roma e Ostia, dove Pier Daniele è nato. I coperti sono un’ottantina, i fritti per cui Seu è famoso quasi quanto per la pizza ci sono tutti, le proposte in carta sono una ventina, che spaziano fra classiche e invenzioni di Seu. Da assaggiare almeno una fetta della golosa pizza baciata con insalata di pollo. Dulcis in fundo, i tranci di pizza-dessert per cui Seu ha vinto anche numerosi premi, che non possono mancare anche in questo locale.
Tac - Thin and Crunchy
Via Fiume delle Perle 136-138, Roma
Tel. 06/45652738
Maratoneta
Una pizzeria di quartiere, storica perfino, che ha toccato il cuore dello chef Luciano Monosilio, noto anche come “re della carbonara”. Lui, che nel frattempo ha chiuso la collaborazione con Villa Agrippina e il ristorante Follie, torna a una ristorazione più pop, facendo il paio con il suo Luciano, cucina italiana, che rimane un punto di riferimento per il centro storico. Il Maratoneta, però, è a San Lorenzo, in via dei Volsci, cuore e anima del quartiere universitario. Aperto da pochissimi giorni, il Maratoneta ha il classico stile da pizzeria romana. Agli impasti ci pensa Matteo Carducci (panetto da 160 grammi) che ha fatto ricerca su farine e cotture, ma comunque ha risposto al diktat di non snaturare l’anima da pizzeria vecchio stile del contesto. Unica concessione alla modernità, i cocktail di Veleno (spin-off al piano di sotto di Luciano) pensati da Luca Fanari per la pizzeria.
Maratoneta
Via dei Volsci 99, Roma
Tel. 06/42990845
Ardecore
Ancora pizzerie (è l’ultima, promesso, ma ne hanno aperte parecchie a Roma negli ultimi tempi), questa volta in pieno quartiere Esquilino, in via Buonarroti. Ha aperto in sordina, con un nome provvisorio, Pizza Vittorio, che ne identificava in maniera inequivocabile la geolocalizzazione. Salvo poi decidere che questo Ardecore, metà hardcore e metà “de core”, come si dice a Roma, funzionava particolarmente bene da meritare il rebranding definitivo. Quello che non è cambiato, fin dall’inizio è stata l’impostazione orientata al buono: impasti in stile napoletano ben calibrati, materie prime selezionate (con un occhio all’Irpinia, zona di provenienza dei fondatori), un bel locale ampio che si apre come una sorpresa nell’uovo di Pasqua, appena superato il primo corridoio. Buoni anche i fritti e fra i dolci qualche fornitura nota come il Fiocco di neve di Poppella.
Ardecore
Via Buonarroti 32, Roma
Tel. 06/69271955
Miao Miao Kebab
Che ci fa un kebabbaro in questa rassegna? Ve lo spieghiamo subito, perché non si tratta di un semplice kebabbaro, di quelli da fame chimica dopo la mezzanotte, bensì della nuova avventura dei ragazzi terribili di Retrobottega, Alessandro Miocchi e Giuseppe Lo Iudice, che rilanciano gli spazi di Retropasta trasformandoli in quello che si propone senza modestia come il miglior kebab della città. Certamente dal cuore e cervello di due ragazzi che hanno calcato la scena di ristoranti stellati non ci si aspetta una proposta scontata, bensì cotture studiatissime e ingredienti di prima qualità. E i prezzi? Quelli sono popolari, specialmente per il centro storico dove non è facile trovare una proposta di qualità a costi contenuti.
Miao Miao Kebab
Via della Stelletta 4°, Roma
https://miaomiaokebab.com/
Galleria Iginio Massari
Probabilmente la notizia migliore è che abbia riaperto la Galleria Alberto Sordi a Roma, un salotto nel pieno centro di Roma, a un passo dai palazzi del potere. Felicissimi i bambini, che qui hanno trovato la prima sede italiana di Hamley’s, ma anche i golosi, che nelle vetrine di Iginio Massari hanno l’occasione di farsi venire l’acquolina in bocca. Discusso il maritozzo a 7€, ma probabilmente sono più interessanti le altre monoporzioni, più complesse nell’assemblaggio e negli ingredienti e probabilmente più comprensibili nei prezzi. Uno sfizio goloso da concedersi una volta nella vita: Iginio è pur sempre Iginio.
Galleria Iginio Massari Roma
c/o Galleria Alberto Sordi, Roma
Tel. 06/8636000
Libera
Una pasticceria libera, da cosa? Da uova e latte, con una proposta vegana e adatta ai numerosi intolleranti. Ma da approcciare senza pregiudizi, perché nel laboratorio ci sono Andrea De Bellis e Barbara Meloni: due nomi che della pasticceria fatta bene sono sinonimi. Quindi, la sfida è a non rimpiangere burro e panna (abbiamo provato, sfida vinta!), concedendosi gli ottimi dolci di Libera, magari accompagnati dagli interessanti caffè de La Tosteria, torrefazione toscana che fa da fornitore per il reparto caffetteria, guidato da Marco Michelini e Ani Misha. Estrazioni curatissime e un ambiente delizioso da salotto vintage, una vera chicca nel cuore del quartiere Appio-Tuscolano (siamo dietro a Via Fortifiocca).
Libera
Via Luigi Tosti 54, Roma
Tel. 331/8081335
Fuori Roma - Mare Bistrot (Fiumicino)
Fra le aperture più attese degli ultimi mesi, una è certamente il bistrot di mare a firma di Gianfranco Pascucci, chef stellato di Pascucci al Porticciolo, che della valorizzazione del mare del litorale laziale e di tutto ciò che c’è attorno ha fatto da anni la sua bandiera. Questa volta Pascucci, insieme ai soci Luigi Amoruso e Alessandro Pietrini, prende un posto in prima fila su via della Torre Clementina, lo stradone principale della passeggiata di Fiumicino. L’idea è di continuare su questo mantra della valorizzazione dei prodotti del mare, ma in maniera più pop, con ricette riconoscibili come il Polpo e patate o la Tempura, pesci freschissimi che finiscono semplicemente sulla brace, golosissimi panini prêt-à-porter. Il degustazione a 50 euro è per dare una misura, per spendere meno la soluzione è il take-away.
Mare Bistrot
Via della Torre Clementina 126, Fiumicino (RM)
Tel. 334/7978290