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Chorus Café Roma

Un twist fra cucina romana e miscelazione d’autore con i piatti di Dandini e i cocktail di D’Addezio

Cosa abbinare con i piatti della cucina romana?

No, non stiamo parlando di vino, ma della possibilità di combinare le ricette più note, come Carbonara e Cacio e pepe, con miscelati d’autore. E se c’è un posto, a Roma, dove non ci si può sbagliare è sicuramente il Chorus, dove Arcangelo Dandini, oste e chef rinomato della città, guida la brigata di cucina, e il bar manager Massimo D’Addezio è il re del bancone. 

Ma andiamo con ordine, raccontando cos’è il Chorus: all’interno dell’Auditorium della Conciliazione, in quella che anticamente era la sala prova del coro e con un paio di statue di papi a controllare la sala, troviamo quello che è diventato uno dei punti di riferimento cittadini per il buon bere e il buon mangiare. Un locale elegantissimo, con un bancone monumentale, dove appunto “officia” Massimo D’Addezio con la sua squadra, e una zona ristorante in cui le ricette sono pensate appunto da Arcangelo Dandini, de L’Arcangelo

Un luogo di rara eleganza, dove trovano spazio i piatti della cucina romana, perché il concept vuole appunto alternare alcuni classici laziali, i signature più famosi di Dandini, come Anabasi (Torcione di fegato d’oca, plasmon, caramello agli agrumi e sale a­umicato) e qualche piatto dal sapore più internazionale. "Un twist fra cucina romana e miscelazione d’autore", come lo definisce lo stesso Dandini. 

E come abbinarli? Qui i due erano preparatissimi, anche perché il food&cocktail pairing fra i loro piatti e drink è stato oggetto anche di un programma sul Gambero Rosso. "C’è un confronto quotidiano fra me e Massimo - racconta Arcangelo -, specialmente per i piatti per il bar, a cui lui dedica degli abbinamenti specifici. Lui lavora o per elezione, soprattutto per il dolce, o più spesso nel caso del salato si muove per contrasto". 

Tre i piatti pensati da Arcangelo, a cominciare da un’immancabile Carbonara, a cui D’Addezio abbina un cocktail di quelli da bartender superesperti. Si chiama (Vile) Maschio Mule e, come lascia intendere il nome, è un twist su un Moscow Mule italianizzato utilizzando un distillato di uva, in questa caso infuso con radice di curcuma, zenzero e pepe nero di Campot; succo di lime e limone a dare la parte citrica e una ginger beer a chiudere il tutto e rinfrescare il palato fra un boccone e l’altro di Carbonara.  

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