Incontriamo Roberta Esposito in una calda domenica romana, prima del servizio. Da quando ha aperto Marita a Roma, a settembre 2024, si divide fra la sua casa madre, La Contrada di Aversa, in provincia di Caserta, e la pizzeria romana.
Da poco ha dato vita anche a un nuovo progetto di pizzeria-bistrot in Puglia, a Gioia del Colle (Bari), che ha chiamato Brando. A Roma, la pizzaiola con la “a” ha portato il suo personalissimo stile di pizza che non è né napoletana né romana. "È un prodotto in cui credo e su cui ho lavorato per anni. Un prodotto che ha croccantezza e masticabilità: una via di mezzo che può mettere d’accordo un po’ tutti. In più, qui a Roma ho un forno elettrico, mentre ad Aversa lavoro con un forno a legna, quindi il mio impasto ha dovuto trovare la quadra anche con questa variabile".
Lavora con panetti da 260 grammi (di solito quello napoletano è sui 280, mentre il romano sui 180), realizzando una pizza ben alveolata, leggera e dal bordo consistente, in cui spicca questa parte crunchy. Poi si diverte proponendo alternative, come la sua interpretazione delle “pizze al padellino”, che a loro volta si rifanno alla tradizione della pizza nel ruoto di Aversa. E ancora, grazie alla collaborazione con Jacopo Manganello, chef di formazione, nella sede romana, Esposito ha aggiunto una corposa carta dei fritti, che comprende l’immancabile supplì, la frittatina di pasta e il
crocché, entrambi declinati in diverse varianti creative.