Stagione calda sul fronte delle nuove aperture a Milano: l’autunno ha portato nel capoluogo lombardo una ventata di novità. Dall’estero sono arrivati format come quello di Nurs-et, la steakhouse di lusso dell’istrionico Salt Bae, o La Rue, il bistrot di impronta francese che propone un menu a prezzo fisso con un solo piatto. Non mancano debutti interessanti, restyling e rebranding. Sul piatto d’argento ci sono nuovi ristoranti, pizzerie di ultima generazione come Futura, avamposto romano della pizza sottile e croccante a Milano, ma anche bistrot e bar à vin, sulla scia della tendenza alla condivisione con format che onorano la convivialità. A proposito di lievitati, prossimamente aprirà una pizzeria al taglio a Milano anche Gabriele Bonci, il “Michelangelo della pizza”. Le zone più calde per i foodies? Si confermano Isola, Porta Venezia, il centralissimo Quadrilatero della Moda e il quartiere di Brera. Mettetevi comodi e prendete nota: potete lasciarvi ispirare, se siete a caccia di idee o di location per la vostra prossima reunion tra amici, magari in occasione delle Feste. Ecco tutto quello che dovete sapere sulle nuove aperture dell’autunno 2025 a Milano.
Nuove aperture a Milano autunno/inverno 2025: i ristoranti da provare subito
Sea signora
Una nuova apertura in Brera? Sea signora. Si chiama così il ristorante che vede protagonisti Antonio Fresa, proprietario, e Roberto Godi, executive chef, nel cuore nell'elegante quartiere meneghino. Al centro dell’offerta, un parterre di piatti di matrice mediterranea, legati alla cucina di mare, capaci di valorizzare la materia prima tra tecnica e creatività. Chef e imprenditore, Fresa arriva dal mondo della ristorazione internazionale, in particolare in Russia, dove ha creato dei format di successo. Con questa apertura, segna il suo ritorno in Italia. Ogni prodotto in carta è attentamente selezionato, per offrire un pescato di grande livello. Ecco allora crudi, tartare e carpacci, ma anche piatti caldi dal piglio creativo, dove fanno capolino spesso e volentieri le ottime uova di storione: dall’Ostrica con caviale nero e rosso alle Lorighitas con sardella, pomodori del piennolo e sperma di tonno, alla Milanese di mare con bianchetto e insalatina al limone salato. Una bella selezione di vini, con un focus su Borgogna e Champagne, ma anche cocktail firmati dal mixologist Alessandro Orlandini, completano l’offerta. Di grande impatto visivo l’interior design, che coniuga divani, tende di velluto, lampadari in vetro a cascata, in una sala dominata dal marmo e dalle tonalità calde, dove la cucina a vista entra a far parte di un ambiente teatrale. La chicca? Un grande acquario cilindrico, con piante e giochi di colore, al centro della sala.
Sea signora
Via Fiori Chiari 32, Milano
Mercato Isola
Non è proprio una nuova apertura, ma una rinascita. Una sorta di rebranding, quello del Mercato Isola di piazzale Lagosta, che è ri-nato dalla collaborazione tra Mediolana, società guidata dal presidente Bruno Mezzoleni, e Kuiri, realtà fondata da Paolo Colapietro durante la pandemia come dark kitchen, ora evoluta in una food court. Questi gli attori che hanno dato nuova linfa a un luogo storico, trasformandolo in uno spazio gastronomico e culturale in fermento. All’interno, non mancano le nuove insegne: Alba Pasta Bar e verdure e frutta di stagione di Olus Ortofrutta, i pancakes super fluffy di Panfuwa, i panini con il pesce di Lato Mare, i formaggi e i prodotti dell’Azienda Agricola Salvaderi, la selezione di vini naturali di Celeste e new entry assoluta, Giannasi, mitica gastronomia milanese di piazzale Buozzi famosa per il suo pollo allo spiedo, che per la prima volta ha aperto una seconda sede cittadina. Ultima delle novità, poi, segnaliamo l’apertura all’interno del mercato di Pizza Stella, giovane insegna dedicata alla pizza al taglio in stile newyorkese, che inaugura così una seconda sede dopo il fortunato lancio della location di Porta Romana.
Mercato Isola
Piazzale Lagosta 7, Milano
Bar Sandøy
Ha aperto il 26 novembre e rischia di replicare il successo del cugino, il vicino Røst. Il Bar Sandøy, nella vivacissima via Melzo, è la nuova avventura dell'imprenditore di Hippolyte Vautrin, già founder di Røst, appunto. Il nome? Riprende quello di una piccola isola disabitata delle Lofoten, in Norvegia, proprio di fronte a Røst, dove nel 1432 naufragò il nobile veneziano Pietro Querini. Il suo salvataggio generò un importante scambio gastro-culturale, dando vita alla tradizione del baccalà tra Norvegia e Italia. Un porto sicuro, insomma, dove la sacra trinità è celebrata: bocconi, brace e vini naturali. Un luogo informale e dinamico, dove potersi fermare dalle 18 fino a mezzanotte, per un calice da abbinare a qualche tapas, in pieno stile iberico. Il locale infatti, si ispira ai pintxos bar dei Paesi Baschi, fondati sulla condivisione di micro assaggi creativi. La cottura alla brace è la firma di Bar Sandøy: fortemente identitaria, va a caratterizzare le verdure, ma anche le proteine, dal pesce ai molluschi, dai calamari a qualche taglio di carne. Tra le proposte, ecco il baccalà in carpione, i bocconi di pollo chimichurri e zenzero, cannolicchi con burro affumicato, aglio grasso di pecora. L’interior design è firmato dallo studio Vudafieri-Saverino Partners, perfettamente in equilibrio tra memoria vintage e visione contemporanea.
Bar Sandøy
Via Melzo 3, Milano
Langosteria Montenapoleone
Il Gruppo Langosteria si allarga. Si sono appena aperte, infatti, le porte di Langosteria Montenapoleone, a Palazzo Fendi, nel cuore del Quadrilatero della Moda. L’insegna fondata da Enrico Buonocore rafforza ancora di più il suo legame con Milano, città dove è nata nel 2007. “Sono orgoglioso che il percorso di Langosteria, iniziato diciotto anni fa, trovi oggi la sua naturale evoluzione in questo progetto”, dice il founder e ceo dell’insegna, che oggi è presente anche a Parigi e a St. Moritz. La proposta di Langosteria Montenapoleone? Parla milanese con un accento internazionale, rifacendosi appieno allo stile del brand. L’interior design nasce dalla collaborazione di Buonocore con il team di architettura di Fendi e va a plasmare uno spazio che si estende su tre piani. Al quinto, una sequenza di ambienti raffinati accoglie gli ospiti in una calda ed elegante atmosfera. Le terrazze sono un giardino sospeso sulla città che regala una vista inedita su Milano. Al sesto piano prende vita Langosteria Ally’s Bar, il primo cocktail bar che porta la firma del Gruppo, con tanto di terrazza affacciata sullo skyline cittadino. Uno spazio che porta alla private dining room. Il quarto piano, invece, sarà dedicato a PEPE - barra italiana, un nuovo concept che inaugurerà a gennaio 2026, con una proposta gastronomica basata su ricette della cucina italiana e su una nuova modalità di consumo conviviale, “alla barra” appunto. Accanto a piatti signature come la Pappa al Pomodoro o il Tiepido di Mare, troveranno spazio tutte le specialità di Langosteria, ma saranno anche presenti piatti che già spopolano a Parigi come Astice Blue Nature e Rombo di Galizia "alla milanese", con salsa allo zafferano.
Langosteria Montenapoleone
Corso Giacomo Matteotti 9, Milano