È stato uno dei primi brand che ha scommesso su un format replicabile dedicato alla pizza di qualità. Fondato a Milano nel 2017 da Stefano Saturnino e Giovanni Arbellini, Pizzium ha fatto scuola in tema di arte bianca e imprenditoria contemporanea. Nato dalla visione innovativa dei due founder, che hanno reinventato la classica pizza napoletana, valorizzando materie prime e prodotti d’eccellenza nostrani, oggi Pizzium conta ben 53 locali in diverse città d’Italia, tra cui Torino, Roma, Genova, Verona e Salerno.
L’idea? Coniugare il passato e il presente della pizza, dando un pizzico di creatività alla tradizione, con un approccio moderno al mondo dei lievitati. Ora, con l’ingresso del direttore commerciale Alessandra Provasi e il progressivo potenziamento dell’organico decisionale e operativo, Pizzium è sempre più un brand in crescita, capace di affermarsi non solo come ristorante, ma anche come ambasciatore della cultura culinaria italiana. Oltre alla pizza, che viene preparata artigianalmente ogni giorno dai pizzaioli del marchio, vengono proposte specialità e dolci della tradizione italiana, dal tiramisù al cannolo.
Pizzium: il concept e l’impasto
Ogni ristorante Pizzium ha una propria identità unica, che si ispira alla cultura e ai prodotti locali della regione in cui si trova, senza mai dimenticare le radici campane del brand. Elementi del territorio e matrice partenopea si fondono in ogni locale in maniera armonica: sarà questo il segreto del successo di Pizzium? Senza dubbio, l’omaggio ai sapori regionali e l’impasto leggero e digeribile sono dei punti di forza del marchio, e hanno contribuito a decretarne il successo.
L'impasto, realizzato con un mix esclusivo di farine, è stato concepito per fornire una base ideale per esaltare gli ingredienti dop e igp scelti per omaggiare le culture gastronomiche delle regioni italiane. Un approccio che si traduce in una proposta che contempla un ventaglio di pizze che rappresentano le diverse regioni d'Italia, offrendo agli ospiti un viaggio nei sapori della Penisola. Il tutto in un’ottica di stagionalità e sostenibilità, nel rispetto dei cicli della natura e delle scelte alimentari, con la proposte di alcune pizze vegane.