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Ristoranti stellati a Roma e provincia: tutte le stelle Michelin capitoline
La Pergola accoglie gli ospiti in un ambiente elegante, ispirato ai materiali e ai colori di Roma. Travertino, rosso pompeiano e dettagli in bronzo creano un’atmosfera calda, mentre la terrazza offre una vista unica su San Pietro. La cucina propone una rilettura moderna della tradizione italiana, con ingredienti eccellenti e piatti iconici come gli Spaghetti cacio e pepe con gamberi al lime, insieme a creazioni come la ricciola marinata e il rombo con zucca. Guidato da Heinz Beck, il ristorante mantiene tre stelle Michelin dal 2005 e numerosi altri riconoscimenti, confermandosi tra le esperienze gastronomiche più raffinate di Roma.
A guidare il ristorante Il Pagliaccio è lo chef Anthony Genovese, nato in Francia da famiglia calabrese, che dopo prestigiose esperienze in Italia e in Asia ha sviluppato una cucina personale e ricca di contaminazioni. Dal 2003 ha portato Il Pagliaccio a ottenere due stelle Michelin, conquistate nel 2006 e nel 2009, consolidando il ristorante tra le eccellenze italiane. Membro di Les Grandes Tables du Monde, Il Pagliaccio continua a distinguersi per creatività, qualità e visione internazionale.
La cucina di Acquolina valorizza ingredienti ittici d’eccellenza con tecnica impeccabile ed estetica raffinata. Forte di un percorso che l’ha portato alle due stelle Michelin, il ristorante è oggi una tappa imprescindibile per gli amanti dell’alta cucina romana nonché una delle realtà gastronomiche più apprezzate della Capitale. Tra le creazioni più rappresentative spiccano la Triglia con cuore di anatra e ginepro e lo Spaghettone, ceci e scampo, espressione dell’equilibrio tra tradizione e innovazione che caratterizza il ristorante.
Enoteca La Torre è il ristorante fine dining di Villa Laetitia, elegante dimora romana trasformata in hotel da Giulio Cesare Delettrez Fendi. La regia dell’ospitalità è affidata all’executive chef Domenico Stile, il più giovane chef romano ad aver ottenuto due stelle Michelin, che guida il ristorante dal 2016 con una cucina che unisce tradizione e innovazione. I menu degustazione Un viaggio a occhi chiusi e In movimento, insieme alla proposta à la carte, raccontano la sua visione attraverso piatti iconici come l’Agnello alla Villeroy e il Risotto ai limoni, cannolicchi e yogurt. La cantina, curata da Rudy Travagli, offre oltre mille etichette e 150 vini al calice, con possibilità di percorsi Wine Tour. Enoteca La Torre ha ottenuto anche altri importanti riconoscimenti come le tre forchette del Gambero Rosso e i quattro cappelli de L’Espresso, confermandosi tra le eccellenze gastronomiche della Capitale.
Dal piano terra, l’ascensore conduce a uno dei roof-garden più scenografici di Roma: una terrazza chiusa e riscaldata in inverno, quindi fruibile tutto l’anno, affacciata direttamente sul Colosseo, con la Domus Aurea alla destra e, in lontananza, l’Altare della Patria. Questo è Aroma, dove lo chef Giuseppe Di Iorio, insignito di una stella Michelin, propone quattro menu degustazione, incluso uno vegetariano, con la possibilità di ordinare liberamente anche i singoli piatti. La sua cucina combina classici romani, suggestioni campane e creazioni più contemporanee, dando vita a un’esperienza elegante e sorprendente.
All'Oro
Ci troviamo presso il The H’All Tailor Suite dove due sale dal design moderno ospitano All'Oro e la cucina di Riccardo Di Giacinto, premiata con una stella Michelin. Lo chef guida gli ospiti attraverso i grandi classici laziali e italiani, reinterpretati con creatività. Nelle sue mani la tradizione diventa un gioco di scomposizioni e reinterpretazioni sorprendenti: dal Riassunto di carbonara ai Cappelletti in brodo asciutto, dall’Agnello alla romana al Tiramisù in versione salata con patate e baccalà o in chiave dolce. Una cucina che stupisce e appaga, sempre fedele alla qualità degli ingredienti e alla forza dei sapori.
Una stella Michelin per una cucina di grande qualità: nel cuore della Trastevere più autentica, Glass Hostaria occupa gli spazi di una ex carrozzeria dai soffitti alti, trasformata in un ristorante moderno ed elegante. Cristina Bowerman propone percorsi degustazione, anche vegetariani, affiancati da una carta essenziale, con una cucina creativa che mantiene qualche richiamo alla tradizione laziale. Ottima anche la carta dei vini, completata da una selezione curata di liquori e distillati.
In una sala elegante nei toni del blu e dell’arancio prende forma la cucina di Francesco Apreda, Idylio by Apreda, dove brilla una stella Michelin. Una cucina caratterizzata da profumi asiatici e note speziate, frutto delle sue esperienze in Oriente e armoniosamente fuse con richiami alla tradizione italiana. L’offerta gastronomica si articola in diversi menu: uno dedicato ai suoi piatti storici, uno alle nuove creazioni e un percorso vegetariano. Completa l’esperienza un’ottima selezione enologica, con una proposta al calice particolarmente ampia.
Nato nei primi anni ’90 dai fratelli Angelo, Giuseppe e Massimo Troiani, Il Convivio Troiani è oggi un punto di riferimento della ristorazione romana. La cucina unisce tradizione italiana e ricerca contemporanea, alternando ricette laziali ortodosse a interpretazioni più creative. Ingredienti selezionati, dal pescato del giorno alle carni locali, sono valorizzati con tecnica precisa e sensibilità moderna. Tra i piatti simbolo spiccano la celebre Amatriciana dei Troiani e l’Agnello locale rivisitato. Una stella Michelin, il ristorante vanta anche una cantina d’eccellenza con 3600 etichette, numerose verticali dagli anni ’90 e la possibilità di degustazioni al calice grazie al Coravin.
Questo ristorante gourmet panoramico occupa una delle posizioni più affascinanti di Roma: dopo aver percorso la scalinata più famosa del mondo, si entra nell’hotel Hassler e si sale in ascensore fino a una delle sale più prestigiose della capitale. All'Imàgo, una stella Michelin, si cena immersi in una vista spettacolare, con grandi vetrate che incorniciano i monumenti romani — dalla Trinità dei Monti a molte altre icone della città — in un continuo gioco di riconoscimenti. In cucina opera Andrea Antonini, che propone due percorsi degustazione tra piatti storici e nuove idee. La sua filosofia parte spesso da ricette note, trasformandole in interpretazioni sorprendenti, accostamenti insoliti e rivisitazioni creative.
Si accede al ristorante salendo al primo piano di una raffinata palazzina d’epoca, dove la sala, immersa in un elegante giardino d’inverno, accoglie gli ospiti tra luce naturale, piante e pavimenti decorati. La cucina di Marco Martini, premiata con una stella Michelin, propone combinazioni creative e talvolta sorprendenti, mantenendo però un’anima profondamente romana: non nelle ricette tradizionali, ma nella predilezione per sapori intensi, decisi e appaganti che fanno di Marco Martini Restaurant una meta ideale per chi cerca una cucina contemporanea, audace e ricca di personalità, in uno degli ambienti più affascinanti di Roma.
Al piano terra si trova lo spazio dedicato a una proposta più semplice e veloce per il pranzo, mentre per l’esperienza gourmet si sale al primo piano, accolti da un servizio attento e professionale. In cucina c’è Andrea Pasqualucci, talento della scena romana, che firma piatti creativi e originali. I richiami alla tradizione capitolina sono pochi: al Moma, dove brilla una stella Michelin, l’esperienza è pensata per chi desidera allontanarsi dai sapori consueti e lasciarsi sorprendere da ingredienti e abbinamenti inediti.
Nel pieno del centro storico, a pochi passi da via Giulia, il ristorante di Giulio Terrinoni, insignito di una stella Michelin, si distingue soprattutto per le sue eccellenti proposte di mare. Pur offrendo anche qualche piatto di carne e un menu vegetariano, la sua notorietà è legata a preparazioni marine che privilegiano il pescato di qualità e una cucina pulita, essenziale, priva di artifici superflui. Per chi desidera osservare da vicino il lavoro dello chef e lasciarsi guidare in un percorso più creativo e imprevedibile, è possibile prenotare uno dei due esclusivi posti al banco affacciati direttamente sulla cucina a vista.
Di fronte alla Chiesa Nuova, Pipero Roma - premiato con una stella Michelin - propone l’elegante cucina contemporanea di Ciro Scamardella, chef campano che unisce tecnica, stagionalità e rispetto per la materia prima. Le sue creazioni, ispirate alla tradizione laziale e arricchite da ingredienti della sua terra come friarielli o limoni, giocano su equilibrio, pulizia dei sapori e presentazioni essenziali. Il percorso segue il ritmo delle stagioni senza forzature, alternando piatti moderni di carne e pesce a interpretazioni più personali. I Menù degustazioni di Pipero rispettano la stagionalità e il territorio, esprimendo un approccio alla cucina raffinato, divertente e mai banale. Dalla carta, spiccano, oltre al pescato del giorno, anche il Piccione pomodoro e vaniglia o la Faraona cipolla e capperi.
Una stella Michelin brilla anche in Piazza della Repubblica, presso l’hotel di lusso Anantara Palazzo Naiadi. Qui si trova INEO, che vede in cucina Heros De Agostinis e il suo bagaglio di esperienze internazionali. Le sue ricette uniscono aromi, spezie, materie prime delle più diverse tradizioni culinarie. Ogni piatto è un viaggio verso sapori lontani, di grande impatto, un viaggio da compiere in un ambiente lussuoso e curato che di certo lascia il segno.
Nascosto tra le strade meno battute di Trastevere, Zia, il ristorante di Antonio Ziantoni, una stella Michelin, mette in scena il talento di un giovane chef capace di una cucina creativa ma sempre rigorosa, costruita su basi classiche solide. La sua tecnica precisa dona ai piatti equilibrio, struttura e sapori pieni e appaganti. Un indirizzo tra i più promettenti e interessanti del panorama stellato romano.
Nel raffinato quartiere Prati, gli interni del ristorante Pulejo, una stella Michelin, rispecchiano la stessa eleganza della zona in cui si trova. Si cena in una soffusa atmosfera romantica, accompagnati da un servizio professionale. La cucina intreccia sapori laziali e influenze maturate dallo chef nelle sue esperienze, con piatti curati e sostenuti da materie prime di alta qualità. Crepuscolo e Albore sono i due percorsi degustazione, mentre dalle proposte alla carta spiccano piatti come Merluzzo al vapore, kombu e funghi, oppure Pecora e rose. Espressioni inedite legate al passato, nel segno della scoperta e del rinnovamento.
Ad Ariccia, Sintesi propone la cucina essenziale e precisa di Sara Scarsella e Matteo Compagnucci, coppia nella vita e nel lavoro. Nei loro piatti, legati alla stagionalità e al territorio laziale, tecnica moderna e tradizione convivono con naturalezza, tra fermentazioni, marinature e preparazioni pulite che valorizzano gli ingredienti senza fronzoli. Il menu alterna ricette classiche e creazioni più innovative, mentre la cantina stagionale è affiancata da un originale pairing analcolico a base di succhi e kombucha homemade. Un equilibrio autentico che ha portato il ristorante a conquistare la stella Michelin.
Orma, una stella Michelin, è considerato il tempio della cucina fusion: ingredienti esotici e tradizioni culinarie di ogni latitudine si intrecciano dando vita a creazioni sorprendenti, dal Sud America all'Asia, dove non manca una forte impronta vegetale, spesso frutto dei propri orti. Merito di Roy Caceres, chef di origini colombiane, di grande personalità. Due i percorsi degustazione ma pensati come esperienze flessibili, scegliendo da uno o dall'altro, per costruire un viaggio gastronomico cucito su misura.
La Terrazza in questione, una stella Michelin, è quella che si trova sul rooftop dell’Hotel Eden, dove si può ammirare la bellezza della Città Eterna dal Quirinale fino alla cupola di San Pietro. Il sogno continua in cucina con i piatti dello chef Salvatore Bianco, le sue influenze mediterranee, le spezie, i profumi degli ingredienti di stagione, per creare qualcosa che ha a che fare con l’arte. Nel creare i menù si è lasciato influenzare dallo spirito inventivo di Dalí e dei Surrealisti, dando vita a piatti che non solo deliziano, ma invitano alla riflessione, come specifica lo stesso Bianco. A incuriosire particolarmente, il Piccione con kimchi di cachi, pepe, kombucha e castagne oppure il Pesce del giorno con rapa bianca, pesto di alghe e lumache di mare piccanti. Tutto è pensato per compiere un viaggio memorabile.
Ci troviamo a pochi metri dal Parlamento e qui, là dove c'era una enoteca, ora c'è un ristorante raffinato, Achilli al Parlamento, una stella Michelin, fondato da Gianfranco Achilli, pioniere dell’enogastronomia romana, oggi guidato da Cinzia Achilli e Daniele Tagliaferri. Lo chef è Pierluigi Gallo, giovane, di origini campane, autore di vari percorsi degustazione caratterizzati da creatività, richiami alla tradizione campana e sapori ben definiti, sempre di grande qualità. Lo chef esalta ingredienti totalmente vegetali, ne mette in luce gli aromi, conquista per sincerità ed eleganza. Non può mancare la selezione dei vini al calice, mentre per scegliere una bottiglia è possibile consultare la ricca esposizione dell’enoteca. Nella sala d’ingresso si trova il bistrot, aperto anche a pranzo.
Nel moderno spazio del Nautilus, a Fiumicino, affacciato sul Tevere, Daniele Usai porta avanti il sogno nato osservando le cuoche di famiglia. Forte di esperienze importanti, tra cui quella all’Albereta con Gualtiero Marchesi, qui nelle sale de Il Tino, illuminato da una stella Michelin, propone una cucina contemporanea profondamente legata al territorio, basata su ingredienti stagionali e arricchita da tecniche innovative e tocchi esotici d’ispirazione asiatica. L’orto del ristorante fornisce le erbe che completano con eleganza le sue creazioni di mare. Due i menu degustazione: La prima boa (sette portate) e La regata, che raccoglie i piatti più iconici dello chef. Ottima la cantina e consigliatissimi i cocktail per iniziare il percorso.
Siamo a Fiumicino. Pascucci al Porticciolo, una stella Michelin, celebra il mare attraverso la cucina precisa e rispettosa di Gianfranco Pascucci, che valorizza il pescato con tecniche impeccabili e sapori puliti. Piatti come la ricciola cruda con ceviche e caviale riflettono una filosofia fatta di equilibrio, stagionalità e essenzialità. In sala, l’accoglienza calorosa di Vanessa Melis completa un’esperienza elegante e coerente, sempre fedele alla qualità della materia prima.
Sofisticato, scenografico, una stella Michelin, il ristorante sorge in una struttura moderna immersa nella campagna di Vallefredda, dove l’ambiente essenziale ricorda un museo contemporaneo. Nella bella stagione, l’esterno regala l’atmosfera rilassata di una gita fuori porta, ideale anche per un soggiorno nel resort. La cucina di Antonello Colonna parte da basi classiche ma si arricchisce di abbinamenti personali e talvolta inusuali, sempre guidati da materie prime eccellenti e da una tecnica rigorosa. Tre i percorsi degustazione: Senza tempo, dedicato ai suoi piatti iconici, Il Mare di Roma per gli amanti del pescato e Orto, interamente vegetale.
Marco Bottega Ristorante
Tra colline, ulivi e campi coltivati, tra la Ciociaria e gli altipiani di Arcinazzo, un casolare dell’Ottocento ospita Marco Bottega Ristorante, dal nome di uno tra i cuochi più interessanti della campagna romana. Siamo presso l'Aminta Resort, che oltre a offrire camere accoglienti, dispone di un’ampia azienda agricola di 50 ettari coltivata senza pesticidi: frutta, verdure e animali da cortile diventano così la base di una cucina laziale che rispetta a la tradizione ma si apre con creatività a interpretazioni nuove. Al ristorante, una stella Michelin, i piatti sono disponibili alla carta oppure in due menu degustazione: uno stagionale e uno interamente costruito attorno a un ingrediente protagonista, riletto secondo l’estro dello chef. Di grande rilievo anche la cantina, con oltre 900 etichette di Champagne e uno spazio dedicato a degustazioni e percorsi enologici all’interno di un edificio separato.
La Pergola Hotel Rome Cavalieri
Ineo dell’Anantara Palazzo Naiadi Rome Hotel
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