Settimo Cielo

Tra i tavoli di Settimo Cielo, l’impressione di precisione si avverte ancor prima di sfogliare il menu. L’ambiente offre un’ospitalità discreta, resa vivida dai contrasti tra materiali contemporanei e tocchi di essenzialità: pareti chiare, dettagli in legno naturale e qualche nota industriale sottolineano la volontà di esprimere una cucina dal carattere deciso ma mai ostentato. Nell’aria si diffonde un profumo di forno a legna, accenno concreto al cuore della proposta gastronomica. La cucina di Petra Antolini e Lorenzo Giacopuzzi si riconosce in una linea netta e coerente, dettata dalla ricerca costante della materia prima. La pizza qui diventa percorso, in cui l’impasto, frutto di attenzione ai tempi di maturazione e alla scelta delle farine, si esprime con una leggerezza che non sottrae struttura al morso. I cornicioni presentano una consistenza ariosa e un colore dorato, impreziositi dalla fragranza appena accennata che annuncia la cottura sapiente. Nel menu, la stagionalità dell’orto e la prossimità dei prodotti guidano con discrezione ogni proposta. Le farciture seguono logiche di equilibrio, senza compiacere la tendenza degli abbinamenti eccessivi. Le verdure mantengono croccantezza e freschezza, i formaggi – selezionati tra piccoli produttori locali – aggiungono profondità senza mai sovrastare, mentre l’olio extravergine, dosato con mano leggera, unisce ogni boccone con una nota erbacea e raffinata. La filosofia dello chef si concentra sull’essenzialità e sulla chiarezza del gusto. In ogni elemento, traspare la volontà di valorizzare il singolo ingrediente: il pomodoro conserva tutto il suo spettro aromatico, le erbe fresche sono dosate con misura in modo da suggerire piuttosto che dominare. La presentazione dei piatti si gioca su colori naturali e contrasti delicati, privi di inutili artifici decorativi, e invita a una lettura immediata delle intenzioni di cucina. A Settimo Cielo il percorso gastronomico non è mai gridato, ma si lascia scoprire attraverso dettagli misurati: dalla cura degli impasti alle scelte consapevoli di materia prima, l’esperienza si arricchisce tra consistenze ben definite, profumi netti e sapori che trovano equilibrio tra tradizione e visione contemporanea.