Il 2024 è cominciato con tante nuove aperture, ma le sorprese non sono finite. Ci sono importanti restyling in corso, che daranno vita a ristoranti completamente rinnovati, ma non mancano gli opening di celebri chef. Tra le aperture più attese del 2024, c’è chi ancora non vuole rivelare l’indirizzo della nuova dimora gastronomica, chi ha già scelto il nome dell’insegna o addirittura stabilito la data di inaugurazione e lo comunica, chi al contrario lascia avvolto in un alone di mistero l’imminente opening. Restyling significativi, trasferimenti e inedite avventure culinarie sono pronte a segnare il 2024 e a scandire l’agenda dei foodies e dei palati più curiosi.
Per esempio, sappiamo che Isabella Potì e Floriano Pellegrino hanno in cantiere una nuova apertura nel 2024, ma anche che Viviana Varese lascerà Eataly Smeraldo (sede del suo attuale ristorante Viva, dove effettuerà l’ultimo servizio il 20 aprile), per dedicarsi a due nuovi progetti in primavera, uno a Milano e uno in un’altra località. Nel 2024 è attesa anche l’apertura del nuovo ristorante dello chef Alberto Quadrio (ex Portrait), che resterà in Lombardia per proporre la sua idea di cucina. Pronti a scoprire il futuro prossimo della ristorazione? Ecco tutto quello che devi sapere sulle aperture più attese del 2024.
Procaccini, a Milano l’insegna zero
Partiamo dalla città di Milano, dove il fermento gastronomico è ormai parte integrante dell’identità cittadina. Si chiama Procaccini il nuovo format ristorativo che nel mese di aprile aprirà l’insegna zero nel capoluogo lombardo, con un piano industriale della durata di cinque anni. “Prevediamo diverse aperture, prima europee, poi in altri continenti”, spiega Paolo Marafioti, alla regia della Clima Control Holding, che sigla il nuovo progetto. “Sarà un ristorante di alta cucina, con un doppio menu e una doppia proposta”. Accanto ai piatti signature di Emin Haziri (executive chef del Grand Hotel Royal e Golf di Courmayeur, che rivestirà il ruolo di culinary director del nuovo progetto), ecco classici come i crudi di mare e la catalana.
Ci sarà anche un cocktail bar interno: “Non sarà ‘separato’, ma anzi prevediamo abbinamenti gastronomici per il pairing, oltre a una sorta di aperitivo rivisitato, con una mini degustazione accompagnata da drink ricercati”, spiega Marafioti. L’idea di fondo? “Offrire una cucina di alto livello, di carne e di pesce, con un servizio attento, grazie a una sala diretta da un sommelier importante come Marco Sanna”. Perché Procaccini? “Il locale riprende il nome della via dove nascerà. Vogliamo storicizzare il luogo da cui tutto è partito: non è solo un omaggio alla via, ma anche un rimando alla location punto zero. Per noi è un progetto molto ambizioso: l’idea è quella di fare diverse aperture in 6 anni”. In programma ci sono anche serate a quattro mani, con un calendario eventi ad hoc. Apertura prevista ad aprile 2024.
Ultra, pizza e cocktail d'autore
Sempre a Milano, a fine febbraio, inaugurerà Ultra, pizzeria e cocktail bar che vedrà alla regia l'f&b expert Dom Carella (noto per le sue importanti consulenze internazionali e per aver dato vita al fortunato format di Carico Milano) e Fabrizio Margarita, già owner di Vurria (pizzeria con due sedi meneghine) e dell’Osteria del Mercato di Londra. L’idea di fondo? Casual con qualità per gusto, servizio, atmosfera e musica. Protagonisti del locale, pizza e cocktail, accompagnati da una piccola cucina.
Ecco allora una proposta beverage, fatta di signature cocktail e classici della mixology, da abbinare a pizze preparate con impasto diretto sottoposto a una lunga lievitazione. Un impasto leggermente più croccante del classico napoletano, senza cornicioni troppo pronunciati, che sarà disponibile anche in versione gluten free.
Señorita, il tapas bar targato Señorio
Señorita aprirà in via Bramante, in zona China Town a Milano, il prossimo 8 marzo, proprio accanto a Señorio, il ristorante che propone autentica cucina spagnola, di cui sarà uno spin off. Voluto dallo stesso gruppo, Para Comer Algo, è un format gestito da sole donne e dedicato all'anima più vivace, colorata e creativa della Spagna: quello delle tapas, che tra pinchos, montaditos e bocadillos scandiranno le serate insieme a cerveza, sangria e buon vino.
Anche in questo locale del gruppo, tutto sarà di provenienza 100% spagnola, con una selezione di ingredienti provenienti dai migliori produttori, per riprendere in maniera autentica le tradizioni di tutta la penisola iberica. Ogni giorno Señorita proporrà tanti tipi diversi di tapas, per per ogni momento: dalla tradizionale pasticceria iberica per la colazione, insieme a pan y tomate o pan y jamon, al pranzo e all’aperitivo, fino alla cena: dal calamaro all’andalusa al pulpo alla gallega, dalla tortilla ai pinchos originari dei Paesi Baschi.
Scena, Berton all’Hotel W Milan
Tra le aperture più attese del 2024 c’è anche quella dell’Hotel W Milan in piazzetta Bossi, in pieno centro a Milano (in zona Duomo, dietro il Teatro alla Scala). Il progetto architettonico è stato affidato a una celebrity del design, Patricia Urquiola. Analogamente a Roma, dove lo stesso gruppo ha aperto una struttura che vede protagonisti i piatti firmati da Ciccio Sultano (negli spazi del Giano Restaurant), nel capoluogo lombardo un altro grande nome della gastronomia è atteso.
Il menu del ristorante fine dining, Scena, infatti, sarà firmato dallo chef Andrea Berton (stella Michelin al ristorante che porta il suo nome in Porta Nuova), ma non mancherà una terrazza (Aria), un ristorante giapponese (Odachi) e un cocktail lounge.
Iyo Experience, il nuovo locale
Non si tratta di una vera e propria nuova apertura, ma di una attesa ri-apertura: il 31 dicembre 2023 Iyo Experience ha chiuso la storica sede di via Piero della Francesca a Milano per sottoporre il locale a un grande restyling. Il patron Claudio Liu lo aveva aperto nel 2007, a soli 24 anni, puntando sul design contemporaneo e su un progetto di grande impatto visivo: “L’avevo definito un ristorante da 10 secondi, perché le persone si fermavano a guardarlo e rimanevano incantate al semaforo, finché non suonavano il clacson”, ricorda. Nel frattempo è stato aperto Iyo Temporary in Porta Nuova, mentre in via Piero della Francesca le serrande sono abbassate: dentro si sta lavorando a una rivoluzione.
Gli spazi della sala verranno ampliati e saranno creati due laboratori (uno per la lavorazione del pesce e uno di pasticceria). Ci sarà una cucina più ampia e due sale private rispettivamente da 24 e 10 posti. Il progetto è stato curato dallo studio di architettura Lai, già firma di Aalto e di IYO Omakase. “Sarà un locale all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e degli impianti, tutti al massimo livello di efficienza energetica. Ma soprattutto sarà accogliente, inclusivo, un salotto dominato dai materiali naturali e in cui vogliamo abbattere la distanza fra sala e cucina”, spiega Liu, dopo un lungo lavoro di progettazione. Bisognerà aspettare l’estate 2024, ma Lai e Liu si dicono pronti a far suonare, ancora una volta, i clacson.
Nonsolococktails a Mulino della Frega
Nonsolococktails di Mattia Pastori, noto e pluripremiato bartender, arriva a Mulino della Frega, storica struttura datata 1764 a Lardirago, in provincia di Pavia. Ecco un nuovo quartier generale del mixologist e della sua crew: una location che vedrà protagonista la miscelazione e i drink d’autore. Completamente ristrutturata nel 2019, la location è stata trasformata in spazio per eventi ed è costituita da quattro ambienti.
Il piano terra con giardino, il rooftop cocktail bar, “dove abbiamo intenzione di aprire un locale Nonsolococktails per l’inverno”, precisa Pastori, e la piscina, “dove pensiamo di proporre, con la bella stagione, un cocktail bar all’aperto”, aggiunge. “Negli anni ‘80, ‘90 e primi 2000, Mulino della Frega è stato una discoteca", ricorda il mixologist. "La nostra idea è quella di tenerlo come location per eventi in un primo momento. Poi, più avanti, trasformeremo alcuni spazi in cocktail bar, come illustrato”.
Don Alfonso 1890, riapertura green
Una delle ri-aperture più attese del 2024 è quella di Don Alfonso 1890, storico indirizzo a Sant’Agata sui Due Golfi - Massa Lubrense, che ha fatto la storia della ristorazione e dell’ospitalità nella Penisola Sorrentina. Negli anni, la famiglia Iaccarino ha conquistato la fiducia e l’affetto degli ospiti (oltre a due stelle Michelin), puntando costantemente sulla qualità e sull’accoglienza impeccabile. Ultima, la decisione di chiudere, per rinnovare completamente la struttura.
Così, dopo quasi due anni di lavori, Don Alfonso 1890 (boutique hotel e ristorante) riaprirà al pubblico nella primavera 2024 in una veste del tutto nuova. La struttura riaprirà assieme alla tenuta di Punta Campanella con un progetto unico di ecosostenibilità, che la famiglia persegue da 35 anni.
O me o il mare Restaurant di Luigi Tramontano
Archiviata l’esperienza a Le Agavi di Positano, valsa una stella Michelin, lo chef Luigi Tramontano torna sulle scene con una nuova apertura. E’ prevista per metà marzo l'inaugurazione di O me o il mare Restaurant, il suo nuovo locale in via Roma 45-47 a Gragnano, la famosa città della pasta a lenta essiccazione in provincia di Napoli. In sala ci sarà sua moglie, Nicoletta Gargiulo, maître e sommelier.
“Questo nuovo progetto rappresenta per me una straordinaria sfida personale: la mia cucina parte sempre dalla tradizione interpretata in chiave contemporanea con i migliori prodotti che le stagioni mi offrono, principalmente verdure e pasta ovviamente… Ma anche carne e pesce saranno al centro dei miei piatti, dove la tecnica sarà a servizio della semplicità e del sapore”, racconta lo chef. Altri dettagli? La cucina sarà a vista, con uno chef table (30 coperti).
Gesti dello chef Giuseppe D’Aquino
Sul lago di Garda (a Bardolino), a marzo 2024 lo chef partenopeo Giuseppe D’Aquino aprirà Gesti, il ristorante di cui sarà (per la prima volta) chef e patron. Una nuova avventura che inaugura dopo l’esperienza al Ristorante Famiglia Rana, una stella Michelin. “Gesto avrà un concept più pop: userò il mio sapere e la tecnica acquisita negli anni per fare cose più semplici”, racconta. Il nome riprende la tipica gestualità napoletana, “mi piaceva l’idea, anche perché la cucina è fatta di gesti”, precisa.
“Ci saranno taglieri conviviali, dove serviremo i salumi di mare fatti in casa da noi, taglieri che riprenderanno i tipici fritti napoletani, dalle crocché alle frittatone, ma in chiave diversa. Faremo anche due tipi di pizza, sui cui impasti adageremo gli abbinamenti che fanno parte del mio bagaglio stellato”. Sapori e abbinamenti d’autore, insomma, ma rivisti in chiave più accessibile. “La gente vuole più semplicità e libertà di scelta, non ha più voglia di essere legata ai menu degustazione: ecco perché ho pensato a un menu che punta tanto sulla convivialità”.
Carlo Cracco e Alain Ducasse a Roma
Nella capitale il 2024 porta aria di novità: tante le nuove aperture che vi abbiamo già raccontato. Come già annunciato, due grandi personaggi sono attesi nella Città Eterna: se all’hotel Corinthia la gestione del food&beverage sarà affidata a Carlo Cracco, che promette di replicare a Roma la formula di Cracco in Galleria a Milano, all’hotel Romeo, in via di Ripetta, arriverà monsieur Alain Ducasse, lo chef più stellato al mondo. Senza dubbio, nella capitale c'è molto fermento: non resta che aspettare gli sviluppi.
San Biagio Pizza & Bolle all'Eur
Restando a Roma, San Biagio Pizza & Bolle raddoppia: il format della famiglia di insegne capitoline “Pizza & Bolle” (che include le altre due location San Martino e Sant’Isidoro, rispettivamente dedicate alla pizza romana e alla pizza napoletana) ha avuto molto successo. Così, dall’8 marzo, la pizza in teglia di San Biagio Pizza & Bolle si potrà mangiare pure all’Eur. Qui la sera verrà proposta anche la pizza tonda per l’asporto e sarà possibile ordinare il mitico Rubik, il cubo di pizza farcito diventato un cult, ispirato a Crubik, il celebre croissant cubico della Farmacia del Cambio di Torino.
La pizzeria di Raf Bonetta a Pozzuoli
A proposito di pizza, c’è molta attesa attorno all’apertura di Raf Bonetta a Pozzuoli. Qui, in corso Umberto I 53, il seguitissimo pizzaiolo inaugurerà a giorni un locale moderno, dal design curato, con circa 70-80 coperti. Una “pizzeria di cucina” dove nulla sarà lasciato al caso, dai legni usati per l’arredamento al menu. Nel percorso degustazione non mancheranno pizze nate dalla collaborazione con chef stellati, "presenterò tre spicchi degli chef più il mio", precisa Bonetta, a partire dall'amatriciana di mare, la pizza realizzata con Pasquale Palamaro, lo chef del ristorante Indaco a Ischia, una stella Michelin.