La grande novità della Guida Michelin 2023 è senza dubbio la conquista della terza stella da parte di Antonino Cannavacciuolo con il suo ristorante Villa Crespi a Orta San Giulio (Novara), sul Lago d’Orta. Lo chef di origini campane, così, entra nell’Olimpo della ristorazione e diventa il dodicesimo 3 stelle Michelin italiano.
Il massimo tributo della “Rossa” è arrivato esattamente 16 anni dopo l’ultimo riconoscimento. Villa Crespi, infatti, è stata presa in gestione da Cannavacciuolo assieme alla moglie Cinzia Primatesta nel 1999. La prima stella al ristorante è arrivata nel 2003, seguita dalla seconda stella nel 2006. Ora, in occasione dellea 68esima edizione della Guida, ecco che il celebre chef entra nel Gotha della gastronomia mondiale con la terza stella Michelin. Un riconoscimento riservato a meno di 140 ristoranti nel mondo. “Oggi è il nostro anniversario di matrimonio: credo che sia l’unica volta in cui mia moglie è felice di non festeggiarlo a casa”, ha detto a caldo lo chef, al momento della proclamazione della terza stella, nel corso della cerimonia di presentazione dell’edizione 2023 della Guida Michelin. “Quella che provo è un’emozione indescrivibile”, ha aggiunto.
Sergio Lovrinovich, direttore Guida Michelin Italia, descrive così l’arte dello chef: “Nei piatti Cannavacciuolo ci mette il cuore, anzi l'anima come recita uno dei suoi menu, ma anche tecnica, equilibrio e precisione estetica che si traducono per l’ospite in pure emozioni. I suoi piatti sono creazioni inebrianti dai sapori netti e ben distinti, valorizzati dai percorsi degustazione attraverso i quali si spazia dalla Campania al Piemonte con una disinvoltura che fa apparire semplici le cose più difficili, abilità riservata ai grandi chef”.
I piatti iconici di Antonino Cannavacciuolo, 3 stelle Michelin a Villa Crespi
Il talento indiscusso dello chef Antonino Cannavacciuolo, nuovo 3 stelle Michelin italiano, si esprime in piatti che riescono a rendere semplice ciò che è più difficile: una capacità che in pochi hanno, come è stato sottolineato nel corso della cerimonia di presentazione della “Rossa”. Ecco allora creazioni gustose, capaci di esprimere grande tecnica, ma allo stesso tempo godibili e facilmente comprensibili.
Quella di Cannavacciuolo è una cucina che fa da ponte fra Nord e Sud, fra i sapori del Mediterraneo e la tradizione del Piemonte, la terra che lo ha adottato professionalmente. Quali sono i piatti iconici di Cannavacciuolo a Villa Crespi? Scopriteli qui di seguito.
Tonno Vitellato
Un piatto cult di Cannavacciuolo, che gioca con un grande classico della tradizione piemontese, il vitello tonnato. Ecco che si trasforma in Tonno Vitellato, con un'inversione di ruoli.
Plin di anatra, zuppetta al foie-gras e salsa al latte di bufala
Ancora una volta, Cannavacciuolo gioca con la tradizione piemontese: ecco che i ravioli del plin, la pasta fresca ripiena chiusa con il "pizzicotto", plin in dialetto, incontra l'avvolgente latte di bufala campana. Il risultato? Plin di anatra, zuppetta al foie-gras e salsa al latte di bufala.
Riso, timo, limone e vongole
Tra i piatti iconici di Antonino Cannavacciuolo a Villa Crespi c'è anche Riso, timo, limone e vongole: creazione che trasforma il risotto in una candida tavolozza dove fanno capolino sapori e profumi campani.
Baccalà, baccalà, baccalà
Tra le creazioni più iconiche di Villa Crespi c'è anche un baccalà al cubo. Ebbene sì, lo chef Cannavacciuolo gioca con un ingrediente a lui caro, che è pure protagonista della sua celebre pizzaiola: Baccalà, baccalà, baccalà.
Triglia, cavolo nero, provola affumicata
Il pesce è ancora protagonista e omaggia ancora una volta i sapori campani: Triglia, cavolo nero e provola affumicata è un elegante piatto dello chef Cannavacciuolo, tra i più belli e iconici.
Scampi alla pizzaiola
A proposito di pizzaiola, chiudiamo con uno dei piatti iconici più celebri del nuovo 3 Stelle Michelin italiano. Come non menzionare gli Scampi alla pizzaiola di Antonino Cannavacciuolo? A Villa Crespi, l'alta cucina incontra i sentori del Mediterraneo in un piatto che pare un'opera pittorica.
Tutte le foto courtesy Villa Crespi