Antonino Cannavacciuolo è uno degli chef più conosciuti e amati dal grande pubblico, complice il successo delle trasmissioni televisive che lo hanno visto protagonista, da Cucine da Incubo a MasterChef, da ‘O Mare Mio a Antonino Chef Academy. Ma c’è un tema su cui molti di voi si staranno interrogando: Cannavacciuolo e le stelle Michelin. Vediamo di fare chiarezza, rispondendo alle vostre domande.
Cannavacciuolo: quante stelle Michelin ha e dove? Scoprite qui di seguito tutto su Antonino Cannavacciuolo.
Chef Cannavacciuolo: quante stelle ha?
Originario di Vico Equense, in provincia di Napoli, Cannavacciuolo ha ottenuto le stelle Michelin in Piemonte, dove è approdato dopo gli esordi in penisola sorrentina e alcune esperienze stellate in Francia.
Nel 1999, infatti, ha preso in gestione, assieme alla moglie Cinzia Primatesta, Villa Crespi sul Lago d'Orta, a Orta San Giulio (dimora affiliata al circuito Relais&Châteaux dal 2012). Qui, nel 2003, Cannavacciuolo ha ricevuto la sua prima stella Michelin, mentre tre anni dopo ha ottenuto una seconda stella Michelin, che non ha mai perso.
Cannavacciuolo quante stelle Michelin ha, dunque? Possiamo rispondere che ha due stelle Michelin a Villa Crespi, ma gli astri non finiscono qui. Sì, perché nel frattempo lo chef ha aperto anche altri ristoranti che portano il suo nome, dove ha ottenuto in poco tempo ulteriori riconoscimenti.
Ecco allora Cannavacciuolo Café & Bistrot a Novara, una stella Michelin, e il Bistrot Cannavacciuolo a Torino, una stella Michelin. Oggi, dunque, complessivamente Cannavacciuolo ha 4 stelle Michelin.
Scoprite qui di seguito tutti i dettagli relativi a Cannavacciuolo e le stelle Michelin.

I ristoranti stellati Michelin di Cannavacciuolo
Facciamo il punto: ecco tutti i ristoranti stellati Michelin dello chef campano. Qui di seguito potete soddisfare ogni curiosità sul tema Cannavacciuolo e stelle Michelin.
Villa Crespi con 2 stelle Michelin
Un’incantevole dimora in stile moresco, capace di trasportare all’istante in un’atmosfera da sogno. È qui che lo chef Cannavacciuolo ha ottenuto le prime stelle Michelin, con una consacrazione a pieno titolo nell’Olimpo dell’alta cucina.
Villa Crespi ospita l’hotel e il ristorante che vede Cannavacciuolo impegnato come chef patron. Si tratta di un edificio storico che si ispira spiccatamente all’architettura mediorientale, costruito nel 1879 per volontà dell'imprenditore Cristoforo Benigno Crespi.
Un luogo romantico, affacciato sulle sponde del Lago d’Orta, a Orta San Giulio, dove concedersi una cena (e, volendo, un pernottamento) da mille e una notte. Indimenticabili i piatti dello chef, capaci di fondere ad arte indole e sapori del sud con quelli del nord, spaziando dal mare alla terra.
Cannavacciuolo Café & Bistrot con 1 stella Michelin
Nell’autunno 2015 lo chef campano ha avviato un nuovo progetto, inaugurando a Novara il Cannavacciuolo Café & Bistrot. Uno spazio gastronomico che sorge in un altro luogo storico, là dove un tempo si trovava il bar del Teatro Coccia di Novara.
Un’oasi gourmet nata come seconda linea dall’approccio più easy, e dal desiderio di voler offrire un locale alla portata di tutti, che dal 2018 è stata illuminata da 1 stella Michelin.
In cucina c’è lo chef Vincenzo Manicone, che prende per la gola con piatti che rileggono in chiave contemporanea i sapori mediterranei, da Riso ricci di mare capperi limone e acciuga al Crudo di ricciola, insalatina di papaya, cipollotto e sesamo.
Cannavacciuolo Bistrot con 1 stella Michelin a Torino
È l’estate del 2017 quando Cannavacciuolo inaugura il Bistrot Cannavacciuolo a Torino, un ristorante situato a due passi dal fiume Po e dalla Gran Madre.
Uno spazio raffinato ed elegante, per cui nel 2018 Cannavacciuolo ha ricevuto 1 stella Michelin. Anche qui, la cucina si inchina di fronte ai sapori del nord e del sud, in un confronto continuo tra terra e mare.
Ai fuochi c’è Nicola Somma, chef campano cui Cannavacciuolo ha affidato il ristorante torinese, dopo tre anni trascorsi al suo fianco. Tra i piatti da provare, non perdete Riso, aglio, olio bottarga e limone e Nocciola, Nocciola, Nocciola.
Cannavacciuolo: stelle Michelin e piatti iconici
Ora che abbiamo fatto luce sul tema Cannavacciuolo e stelle Michelin, chiarendo che in totale il celebre cuoco campano ha 4 stelle Michelin (vi ricordiamo che lo chef con più stelle Michelin al mondo ne detiene 13), possiamo passare ai suoi piatti iconici.
A partire dalla pasta, un must che si esprime in creazioni come Linguine di Gragnano con calamaretti spillo, salsa al pane di segale, mentre in apertura non perdete il mitico Tonno Vitellato, un inedito e gustoso cubo di tonno.
E ancora, un classico da assaggiare a Villa Crespi è Piccione, fegato grasso al gruè di cacao, salsa al Banyuls, oppure la mitica triglia di Cannavacciuolo, con melanzana e colatura di provola affumicata.
Tra i dolci, da non perdere la Pastiera Napoletana, celebre rivisitazione della famosa torta partenopea, che lo chef negli anni ha reinterpretato in versione liquida e in dessert al piatto.
Curiosi di sapere com’è lavorare con Antonino Cannavacciuolo? Ecco che cosa ci ha raccontato il sous chef Simone Corbo.