Capoluogo del Friuli Venezia Giulia, Trieste è una città di porto con una grande tradizione gastronomica legata al mare. Ad ogni passo, e ad ogni pasto, si sentono tutte le sue tre influenze: quella italiana, quella austro-ungarica e quella slovena.
Trieste è un fazzoletto di terra tra l’Adriatico e il confine sloveno, forse non basterebbe una vita per riempirsi di tutti i suoi dettagli ma certamente, in una giornata, potrete fare un assaggio dei più grandi capolavori che le appartengono. Ecco una mini guida che vi aiuterà a vedere Trieste in 24 ore, scoprirete cosa mangiare e cosa vedere, ma soprattutto che varrà la pena tornarci ancora e ancora.
Trieste in 24 ore cosa mangiare e cosa vedere
Trieste a colazione tra Piazza Unità d’Italia e Molo Audace
A due ore di treno dalla bella Venezia e a sole 4 ore da Milano, Trieste è una città di estrema eleganza. La volgare opulenza non le appartiene, gode di una bellezza naturale, oggettiva, che non necessita di troppi orpelli per farsi notare. Arrivati alla stazione di Trieste il consiglio è quello di camminare a piedi fino a Piazza Unità d’Italia, ci vorranno solo 15 minuti e tenendo il naso all’insù passeggerete in compagnia dei suoi meravigliosi palazzi in stile liberty. L’occhio attento si poserà sulle imponenti architetture in stile neoclassico ed eclettico e questi contrasti, tipici delle terre di confine, vi parleranno diverse lingue che inspiegabilmente sarete in grado di comprendere.
Arrivati in Piazza Unità d’Italia, se la bora lo consente, sedetevi all’aperto nei tavoli del celebre Caffè degli Specchi. Fondato nel 1839 all’interno del candido Palazzo Stratti, porta questo nome perché già dalla sua apertura era uso incidere gli importanti fatti e avvenimenti storici su lastre di specchio o di vetro. Sorseggiate un caffè, godetevi un croissant e dedicatevi il tempo per osservare il Municipio in stile eclettico rivolto verso il mare. A pochi passi dallo storico Caffè degli Specchi troverete il Molo Audace, dove i triestini amano passeggiare e sedersi per godere della vista sul mare blu della città.
Caffè degli Specchi Piazza Unità d’Italia, 7
Prezzo: medio
La Bottega dell’Antiquario: il pranzo a Trieste tra vintage e cucina contemporanea
Sarà tutta questa bellezza o l’aria di mare che, si sa, mette sempre una gran fame, ma si è fatta ora di pranzo. Attraversando Piazza Unità d’Italia dal lato opposto al mare vi addentrerete nella Trieste del ghetto, delle sue librerie vintage e dei suoi vicoli stretti che, qualora ci fosse, vi ripareranno dal vento. La Bottega dell’Antiquario si definisce una trattoria contemporanea dove la tradizionale cucina triestina, che racconta di ingredienti di mare e di terra, incontra il mondo gastronomico moderno. Sarete accolti con calore e accompagnati nella sala superiore e vi accorgerete senza bisogno di particolari indicazioni che il ristorante si trova in un quartiere che in passato era popolato da rigattieri. Gli specchi vintage e la scala, i pavimenti e le lampade sono tutti oggetti di antiquariato che convivono in un ambiente moderno e curato. Le proposte della carta, che variano insieme alle stagioni, sono tutte irresistibili e se non sapete scegliere potrete farvi sedurre dai fuori menu sempre presenti. Qui pasta fresca e sughi sono preparati freschi ogni mattina. Vi consigliamo di provare i tradizionali gnocchi al gulash, i gamberi fritti accompagnati da una leggerissima maionese al wasabi, i torchietti fatti a mano alla carbonara con aggiunta di tartufo nero istriano e le tagliatelle al ragù della nonna.
La Bottega dell’Antiquario Via delle Beccherie, 11/A
Prezzo medio: 40 euro (vini esclusi)
Un pomeriggio e un gelato al Castello di Miramare
Il pomeriggio è ancora lungo e le cose da vedere, e da mangiare a Trieste, sono ancora molte. Prendete l’autobus o chiamate un taxi, direzione Castello di Miramare. Circondato dalle spiagge di Trieste e dall’omonimo parco, il Castello di Miramare, anch’esso in stile eclettico con abbondanza di pietra bianca d’Istria, domina il Golfo di Trieste e la sua struttura si affaccia a picco sul mare. Vi sembrerà di essere in un episodio della fortunata serie tv statunitense Bridgerton e i vostri abiti, qualsiasi essi siano, vi sembreranno inappropriati per assistere a tutta questa bellezza. Il parco conta innumerevoli specie di piante, fiori e alberi, da ogni punto scorgerete il mare che si apre su questo capolavoro di architettura. Non c’è niente di meglio che fermarsi al bar del castello per sorseggiare un buon caffè o, in estate, mangiare un gelato artigianale passeggiando per i viottoli di ghiaia del parco.
La merenda al Buffet da Pepi con il prosciutto in crosta
Tornate verso il centro e prendetevi il tempo per assaggiare il panino con il prosciutto cotto in crosta e senape da Buffet da Pepi. Molte trattorie a Trieste si chiamano buffet, questo perché all’ingresso troverete le vetrine con i contorni e certi piatti pronti che dovranno essere solo scaldati prima del servizio. Lo storico Buffet da Pepi offre una varietà di proposta piuttosto bassa da un punto di vista quantitativo ma non da quello qualitativo. Cosa vuol dire? Potrete scegliere tra diverse tipologie di verdure, ma la proteina è una: il maiale. Da Pepi potrete assaggiare il miglior bollito di maiale della città. Cotti per oltre due ore nelle apposite caldaie, i diversi tagli di maiale sono tutti morbidissimi e saranno accompagnati con una senape dalla ricetta segreta e cren. Per la merenda forse il bollito è un azzardo, ma il classico panino con la senape e il prosciutto in crosta tagliato al coltello è a dir poco perfetto. Questi piccoli panini, al costo di 4 euro vi scalderanno corpo e anima.
Buffet da Pepi Via della Cassa di Risparmio, 3
Prezzo panino: 4 euro
Prezzo bollito: 10 euro a persona (bevande escluse)
Il Castello di San Giusto e una vista mozzafiato
È tempo di tornare alle bellezze triestine (e di smaltire il panino). Sull’omonimo colle della città si erge il Castello di San Giusto. Al suo interno potrete visitare il museo delle armi medievali e il Lapidario Tergestino in cui sono custoditi sculture, bassorilievi e iscrizioni risalenti all’epoca romana. Ma è salendo sulle mura del castello che vi si aprirà davanti agli occhi una delle più belle opere d’arte mai viste: l’intero Golfo di Trieste.
Una cena di pesce a Trieste
All’ora di cena avrete l’imbarazzo della scelta. Assaporare i prodotti ittici di questa splendida città portuale è senza dubbio una buona opzione. Potrete quindi prenotare un tavolo alla Chimera di Bacco. Elegante al punto giusto, questo ristorante vi propone un menu di mare ispirato ai prodotti locali. Non mancano i crudi di pesce e con un po’ di fortuna troverete dei fuori menu stupefacenti. Un esempio fra tutti sono gli spaghetti con le telline e il loro antipasto con la Rosa di Gorizia, un radicchio giovane, carnoso e piacevolmente amaricante che viene condito con olio e aceto di mele e servito con crudo di branzino (a seconda della disponibilità del pescato e della stagione).
Chimera di Bacco Via del Pane, 2
Prezzo medio: 40 euro (vini esclusi)
Se cercate un’alternativa più intima e tradizionale provate a prenotare il vostro tavolo alla Trattoria Le Barettine. L’abbondante presenza del legno e dei colori scuri degli arredi sono il contrasto perfetto con quello che vi ritroverete sotto ai denti. Piatti delicatissimi a base di pesce che spaziano dai crudi italianissimi (niente salmone per intenderci, ma cicale di mare, canestrelli, gamberi e pesce a lisca secondo disponibilità) e primi piatti dai sapori gentili e marini al tempo stesso. Lasciatevi uno spazietto per il fritto di pesce perché ne vale davvero la pena.
Trattoria Le Barettine Via del Bastione, 3
Prezzo medio: 40 euro (vini esclusi)
La Trieste da bere
A questo punto sarà sera, quasi notte e vi serve un drink. Recatevi in via Torino seguendo la strada che da Piazza Unità d’Italia vi accompagna a uno dei porti della città. Questa è considerata la via giovane della città, da entrambi i lati della via pedonale troverete locali e cocktail bar pronti a stupirvi con drink after dinner davvero piacevoli. Ma se volete rispettare la tradizione della città ordinate lo spritz bianco come fanno i locali.
Da provare almeno una volta a Trieste
La giornata a Trieste volge al termine e per quanto questa città vi abbia riempito cuore, pancia e occhi di bellezza, proverete uno strano senso di malinconia al pensiero di lasciarla. Qualora decideste, e ve lo auguriamo, di tornare a Trieste, provate la Jota in un qualsiasi buffet. Si tratta di una tipica zuppa istriana a base di fagioli e maiale che è una vera panacea contro il freddo invernale. Sempre dei buffet tradizionali provate i fusi istriani con il sugo di gallina. Si tratta di una pasta fresca molto simile ai garganelli condita con un delizioso sugo di gallina. Se non potete fare a meno della pizza, vi consigliamo Al Civicosei, segnalata tra le Pizzerie Eccellenti 2022 da 50 Top Pizza. Qui troverete impasti differenti che spaziano dalla classica farina di tipo 1 a quelle integrali e multicereali. I topping, di materie prime selezionatissime, sono quelli delle pizze gourmet che cambiano a seconda delle stagioni. Se siete appassionati di teatro e musica, non perdetevi il Museo Teatrale Carl Schmidl che al costo di 8 euro del biglietto vi permetterà di avere accesso all’intera collezione di strumenti musicali provenienti da tutto il mondo e da tutte le epoche.