Ogni romano, se non ha egli stesso trascorsi al Collegio Nazareno, ha almeno un amico che abbia frequentato questa prestigiosa scuola privata in pieno centro. Fra i suoi illustri alunni, per esempio, Carlo Verdone e Christian De Sica, che si sono conosciuti proprio fra i banchi di scuola (sulla rete c’è un esilarante video del loro ritorno in aula). Perché parliamo di una scuola? Non siamo fuori tema: è perché la cinquecentesca struttura di Palazzo Talìa è la stessa che ospitava il Nazareno e oggi quelle che erano le aule sono stanze di lusso: 26 per la precisione, dopo l’intervento di ristrutturazione voluto dalla famiglia Federici, che è proprietaria del nuovo indirizzo di charme in pieno centro a Roma.
La nuova veste di Palazzo Talìa
Aperto da maggio, Palazzo Talìa ha fatto parlare di sé anche perché l’interior design degli ambienti comuni è stato affidato a una personalità eclettica come quella di Luca Guadagnino, che ne ha curato un restauro conservativo e d’impatto al tempo stesso. È dello studiolucaguadagnino l’idea di non sacrificare gli antichi pavimenti e i marmi delle scale, ma coprirli con un una sorta di tappeto-percorso da seguire, creato su misura da Nigel Peake. Un’allure che si esprime perfettamente nell’Aula Magna: 248 metri quadrati di grandeur e magnificenza, con affreschi settecenteschi del pittore Gaspare Serenari, che dialogano con arredi moderni (la sala è al primo piano e la sua funzione principale è per eventi privati).
Colpisce particolarmente l’intervento del designer nel cocktail bar, con un gioco di specchietti nel retrobanco che riflettono i colori degli affreschi sul soffitto e un bancone monumentale dalle linee sinuose di marmo, che è lo sfondo ideale per una bevuta d’artista: qui il bar manager Dario Araneo detta la linea, con uno stile impeccabile e cocktail pensati soprattutto per una clientela internazionale, insieme a un menù di food bar molto interessante.
Al ristorante Tramae la cucina dello chef Coppola
Arriviamo quindi alla parte ristorazione pura, con il Ristorante Tramae, in cui ritroviamo gli specchietti come tema-guida, in più con la bella stagione ci sarà la possibilità di approfittare del meraviglioso giardino nella corte interna, un vero lusso nel centro di Roma. La cucina è guidata dallo chef Marco Coppola, originario di Sorrento, che non dimentica le sue radici e anzi si diverte a mescolarle con tratti di romanità.
Se il suo must è lo Spaghetto alle vongole, per il menù di Natale si sta cimentando anche con la romanissima Minestra di Arzilla. Fra gli antipasti il Maritozzo salato ripieno di gambero, salsa tartara e puntarelle di sedano è una prova d’artista, mentre il Vitello tonnato si colloca di rigore fra i piatti comfort che negli hotel non possono più mancare. Come resistere, poi, alla Parmigiana di melanzane, anche se vale la pena chiedere qual è il pescato del giorno. Un punto d’onore per la presenza di un Kids menu, con piatti semplici come la Pasta al pomodoro o le Striscette di pollo panato: un’attenzione di cui ha certamente bisogno chi soggiorna a Roma con la prole.
Tutte le foto courtesy Palazzo Talìa