Ha un passato importante e un futuro altrettanto radioso il Caffè Giacosa di Firenze. Questa insegna leggendaria, che ha fatto la storia della mixology e della cultura italiana, nel mese di settembre è ufficialmente rinata, con la riapertura in via della Spada 15/R. A pochi passi da qui, in via Tornabuoni, il cosiddetto “Salotto d’Europa” del XIX secolo, nel 1860 aprirono il proprio esercizio commerciale i fratelli Giacosa, azienda fondata a Torino nel 1815. Negli anni di Firenze capitale, tra il 1865 e il 1871, Giacosa, ritrovo di artisti e intellettuali, godeva già di una fama consolidata, tanto da comparire in diverse guide del tempo, con Doney, Casoni e Castelmur, tra i principali “pasticcieri, confetturieri e liquoristi” della città.
Da Torino la famiglia piemontese importò il vermouth, una delle bevande più alla moda dell’epoca, che giocò un ruolo fondamentale per la nascita del Negroni, nel 1919. “Per molti è avvenuta al Giacosa - racconta Luca Manni, Bar Supervisor del gruppo -, ma in realtà il cocktail che prende nome dal conte Cammillo Luigi Manfredo Maria Negroni, nacque al Casoni, che poi venne venduto al Giacosa”. Oggi il Caffè Giacosa, insegna che la tradizione popolare inevitabilmente riconduce e associa al Negroni, rinasce grazie al Gruppo Valenza (che in città, tra gli altri, gestisce altri indirizzi cult come il Caffè Gilli e il Paszkowski).