Loris Battiato, Koi, Milano - founder e bartender
“All'età di quasi 28 anni sono riuscito finalmente a intraprendere la strada verso il mio sogno. E questo è solo l'inizio”, dice Loris Battiato, bartender, nato a Rho e cresciuto a Cornaredo, in provincia di Milano. A ottobre 2024, nel capoluogo lombardo, ha fondato Koi. “Le idee che ho in testa sono veramente tante e continuo sempre ad averne di nuove. L'idea principale? Va ben oltre il cocktail bar, perché per me questo è solo il punto da cui partire”, continua. Loris inizia a lavorare nel settore a 16-17 anni, “in alcuni baretti di paese, dove ho imparato principalmente a stare con le persone", spiega. Poi, a 18 anni, arriva a Milano, dove inizia a scoprire il mondo dei cocktail, fino a innamorarsi di questo lavoro. “Il merito è anche del primo bar manager che mi ha fatto da mentore: mi ha insegnato molto e, senza volerlo, è riuscito a farmi appassionare al mondo giapponese; tra manga e un'intera drink list basata su Lupin, è riuscito a far scattare la scintilla in me”, racconta il bartender. Da lì in poi la sua passione per il mondo orientale cresce sempre più, supportata anche dal fatto che una delle ultime esperienze professionali che lo coinvolgono è in un cocktail bar ristorante che prende ispirazione sia dall'Asia sia dal Sud America. Intanto, Loris diventa sake sommelier. “Dieci anni dopo, quando finalmente mi sono chiesto di quale tipologia volessi che fosse il mio cocktail bar è stato semplice: ho collegato le mie passioni più grandi, l'Italia e il Giappone. Da qui nasce Koi, cocktail bar che ricerca solo prodotti di qualità - unico limite la provenienza, che è, e sarà sempre, l’Italia o il Giappone”, precisa. Il nome Koi è nato un po’ per caso e un po' per sfida, racconta Loris: i significati in giapponese della parola Koi sono molteplici, ma tra i tanti indica le fatiche prima dei successi. “Un termine che per me è un messaggio di buon auspicio. Inoltre, Koi indica pure la carpa, un animale tenace che, finché non realizza il suo obiettivo, non si ferma”, aggiunge. Tra i drink che identificano di più lo stile di Loris e di Koi, c’è il Koi-Mary, rilettura di un Bloody Mary. “Un percorso sensoriale con acqua di pomodoro, salsa ponzu, cetriolo, sale e pepe; al suo interno troviamo il sake al posto di un distillato, quindi mantiene una gradazione più bassa”. Un drink low alcol dal mood orientale, perfettamente in linea con i trend del momento.