Foto Aromi.Group
“Il mio percorso nella ristorazione è cominciato quando ho scelto di frequentare l'istituto alberghiero a Gardone Riviera (Brescia). Tra i miei compagni di classe c’era anche Antonio Pappalardo”, racconta Billa Aliguettou, sommelier e responsabile di sala di Inedito a Brescia, la pizzeria del pluripremiato Antonio Pappalardo. “Ho cominciato l'alberghiero con la convinzione di diventare cuoca, diplomandomi nel 2008. In realtà, l'attrazione per la sala era molto forte, un po’ per il fatto che già all'epoca parlavo quattro lingue, ma anche perché i miei professori mi hanno sempre spinta verso la sala, mi vedevano più portata”, prosegue. Billa, così, fa le prime esperienze lavorative durante il periodo scolastico, sia in sala sia in cucina, “ma io mi sentivo molto più sicura e a mio agio in sala con i clienti”. Decide, poi, di frequentare l’Università a Milano, all’Interfacoltà di Mediazione Linguistica Culturale a Sesto San Giovanni. “Mentre frequentavo l’Università, continuavo comunque a lavorare nella ristorazione, per mantenermi e pagare gli studi. Nel 2014 mi sono laureata e ho deciso di fare una pausa, prima di proseguire con la magistrale o un master”. In questa pausa, però, arriva l'occasione di lavorare al ristorante Lido 84, al fianco di Riccardo e Giancarlo Camanini. Aperto a marzo 2014, l’anno successivo conquista subito una stella Michelin, oggi è nel gotha della gastronomia mondiale (ottavo nella classifica di The World’s 50 Best Restaurants). “Giancarlo e Riccardo mi hanno spronato fin da subito, soprattutto nella formazione. Ho cominciato così il corso di Sommelier e, di conseguenza, ho iniziato ad appassionarmi al mondo dell'alta ristorazione, un modo di lavorare completamente diverso, nel quale l’empatia con gli ospiti non era abbastanza, ma la cura dei dettagli faceva la differenza: quello che fino a poco fa era un lavoro ma non per scelta, ora invece lo era diventato”, ricorda. L’avventura al Lido 84 termina a gennaio 2020 di comune accordo, per la volontà di riuscire a conciliare meglio il lavoro con la sua vita privata. “Antonio, appena seppe che mi ero dimessa, mi parlò del suo nuovo progetto cittadino, la pizzeria di qualità Inedito, proponendomi di lavorarci come responsabile, dandomi carta bianca sulla gestione della sala e della carta dei vini e birre. Così ho accettato con entusiasmo”, spiega Billa. Oggi continua in maniera impeccabile il suo lavoro in sala, coniugando un approccio professionale con il calore, l’accoglienza e l’entusiasmo che fanno la differenza quando si parla di ospitalità. La sua carta dei vini è molto curata: poche etichette, scelte in maniera ragionata, con una predilezione per i vini non convenzionali. “Inedito non è solo una pizzeria di qualità, ma un progetto in continua evoluzione e lavorarci come responsabile di sala è una grande soddisfazione e uno stimolo quotidiano”.
Manuel Tempesta, Seta, Mandarin Oriental Milan - maître