Foto: Courtesy of Mario Cipriano

Pizza alla genovese napoletana di Mario Cipriano

23 Feb 2025

Claudia Concas

Giornalista

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Difficoltà

Media difficoltà

Ingredienti

Carré di Vitello: 800 g

Filetto: 200 g, di maiale

Cipolle Dorate: 1 kg

Vino Bianco: 1 bicchiere

Alloro: 2 foglie

Brodo di Carne: 1,5 lt

Olio Extravergine di Oliva

Sale

Pepe

La ricetta della pizza alla genovese napoletana di Mario Cipriano

Questa è una ricetta che sa di casa e di genovese della nonna. Proprio di sua nonna è la preparazione di Mario Cipriano che abbina al suo impasto, una preparazione dei più tradizionali pranzi della domenica in Campania.

Preparazione

01.

In un tegame rosolate bene la carne tagliata a pezzi grossolani. In un altro tegame cuocete la cipolla tagliata finemente con un po’ d’olio, alloro e pepe.

02.

Quando sarà morbida unitela alla carne e sfumate con vino bianco.

03.

Fate evaporare la parte alcolica e poi coprite con il brodo di carne. Fate cuocere a fiamma alta fino a quando il brodo non raggiungerà il bollore, poi abbassate il fuoco, coprite con un coperchio e fate cuocere molto lentamente per 6/7 ore aggiungendo altro brodo se dovesse servire.

04.

Regolate di sale. Quando la carne si sfalderà completamente, la genovese è pronta per essere messa sulla vostra pizza.

Claudia Concas

23 Feb 2025

Pizza e lievitati

Ricette d'autore

Chi è

Nata a Milano in una calda notte del luglio 1983, sviluppa sin da bambina uno spiccato interesse verso il buon cibo: da sempre è la cucina la sua stanza preferita, dove non risparmia ai genitori preoccupazioni a seguito di esperimenti culinari da “enfant terrible”.

La vita scorre e le passioni aumentano: scrittura e cibo sono impulsi istintivi, nel 2010 si iscrive a una scuola di chef, cura la rubrica di cucina di una piccola testata locale e frequenta seminari di scrittura creativa per migliorare tecnica e metodo.

Oltre che con Fine Dining Lovers collabora con altri food blog, oltre a curare il proprio. Il suo pensiero sul food writing è molto chiaro: “La cosa bella è che si può scrivere con la bocca piena”.

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