Daniele Scanziani
Daniele Scanziani
Classe 1984 Daniele Scanziani, chef de Larte, insegna in zona Montenapoleone a Milano. Dopo aver frequentato l’istituto alberghiero Ballerini in Seregno, si unisce prima alla squadra degli chef stellati di Giancarlo Morelli, Carlo Cracco, Filippo Chiappini Dattilo approdando poi al Park Hyatt di Milano. Legato alle origini e al suo territorio è membro dell’Associazione Cuochi Monza e Brianza. Per tre anni, in qualità di chef del T Design Restaurant presso la Triennale di Milano all’interno Palazzo dell’Arte Bernocchi, si pone l’obiettivo di regalare emozioni attraverso i suoi piatti, costruendoli però con non più di tre ingredienti principali e con sapori particolari capaci di nutrire oltre che il corpo, anche l’anima e la vista. Obiettivo che decide di sposare e che lo contraddistingue ancora oggi, nella preparazione dei suoi piatti. Prima nel 2013 e poi nel 2015 prende parte a “Cibo a regola d’arte”, un evento organizzato dal Corriere della Sera e dalla Cucina del Corriere che propone una rassegna sui prodotti italiani, con lezioni di cucina, degustazioni di eccellenze grandi e piccole, internazionali o locali offerte come esperienze culturali; il tutto con chef di fama internazionale come Davide Oldani, Carlo Cracco, Antonino Cannavacciuolo, Niko Romito, Massimo Bottura ed autori di altrettanta fama come Simonetta Agnello Hornby. Attualmente chef del ristorante LARTE, ristorante situato nel cuore di Milano, nell’edificio che fu la casa dello scrittore e poeta Carlo Emilio Gadda
Le mie coordinate
29 ottobre 1984, Seregno
Il piatto che più mi rappresenta
Milan l’è semper Milan (Riso mantecato alla milanese con polvere di erbe selvatiche, presentato a “Cibo a regola d’arte” del 2015)
Per me la felicità ha il sapore di…
Costine alla griglia
Il mio comfort food
Torta Paesana, la torta di pane brianzola
Non ho mai assaggiato…
Balut
La mia canzone preferita
“Born to run“ di Yann Tiersen
Una destinazione enogastronomica che consiglio
Montevecchia
Il libro di cucina
Ho visto cose della mia giovinezza in Kitchen Confidential di Anthony Bourdain