Tra le nuove aperture del 2024 a Milano, in pieno centro ha inaugurato da due settimane Casa Camperio. Un locale eclettico, dalla doppia anima, a pochi passi dal Duomo e dal Castello Sforzesco. Ristorante e cocktail bar, è stato pensato per essere vissuto in ogni momento della giornata in maniera diversa: a pranzo, all’ora dell’aperitivo, ma anche a cena e nell'after dinner. Patron di questa nuova avventura è Stefano Lascatti Busato, già alla regia di uno storico indirizzo come il Columbus di Peschiera Borromeo (Mi), che per il nuovo locale ha scommesso sul concetto di “slow dining”, creando uno spazio conviviale e accogliente.
Casa Camperio, la location
Un locale eclettico che accoglie (ed è strutturato) come una casa. Ecco allora divani, poltroncine e diversi ambienti declinati nelle sfumature del tabacco e del marrone. Uno spazio elegante e raffinato, ma allo stesso tempo confortevole, che trae ispirazione dai locali di New York e dalla cultura giapponese.
A scaldare l’atmosfera intervengono pure i tessuti e le texture disegnate ad hoc per Casa Camperio, oltre all’arredo, che arriva da una collezione privata di pezzi americani originali degli anni Sessanta. Un luogo versatile tanto quanto la proposta, che spazia dal ristorante al cocktail bar, con tanto di privé e cucina a vista.
Casa Camperio, la cucina e il bar
Il menu? Spazia dall’Italia al Giappone, con piccoli “bites” e portate principali che celebrano la contaminazione culturali, tra prodotti nostrani e tecniche o tradizioni nipponiche. Non c’è da stupirsi, dunque, di vedere un risotto alla milanese accanto a un maki roll. In cucina, a interpretare il dualismo gastronomico di Casa Camperio, ci sono gli chef Stefano Ceriani e Ruwan Livera. Il primo proviene dalla brigata di Tano Passami l’Olio, ristorante che per 12 anni ha conservato la stella Michelin, dove ha rivestito il ruolo di sous chef. Il secondo, invece, dopo esperienze internazionali a Parigi, si è affermato come sushi chef al banco di Nobu Milano.
Si può optare per il menu degustazione Ryouku (6 portate 120 euro), oppure per la carta. Si spazia dal Rombo, tè affumicato, limone e broccolo al Riso Carnaroli, capesante, zafferano e finocchio marino. Si procede con Astice, barbabietola, radicchio e mandarino, oppure si passa alla proposta giapponese. Ecco allora Black cod in salsa di miso, Tartare di ventresca, tartufo nero e wasabi soy e ricercati sushi rolls, oltre a classici sushi e sashimi.
A completamento dell’esperienza gastronomica, c'è il “beverage program”, con un bancone che domina la scena, esattamente di fronte alla cucina a vista. La drink list? Una collezione di sapori inattesi, che contempla 12 signature cocktail nati dal racconto dell’amicizia e dell’esperienza tra il barman e general manager di Casa Camperio Andrea Lascatti e Paolo Scialpi, che di ritorno da Londra ha messo la firma alla drink list del locale, prima di lanciare il suo progetto in Puglia. Ecco quindi liquide creazioni figlie della contaminazione culturale, che vanno dal Prunus (Gin, Sake alle prugne, Lambrusco, Latte e menta vivace) al Milante (Altamura Distilleries Vodka, Portofino Gin, Zafferano Soave). Un cocktail qui è il modo migliore per chiudere la serata.
Casa Camperio
Via Giulini 6, Milano
Tutte le foto Luca Paudice