Tra terra, mare e vento. La grande rivelazione della classifica annuale pubblicata dal New York Times, relativa alle 52 destinazioni da visitare nel corso del 2022, è Chioggia. Nella lista, che è stata stilata con focus sulle mete sostenibili, lontane dal turismo di massa, la “piccola Venezia” si è piazzata addirittura in prima posizione, perché ha tutte le potenzialità per alleviare la pressione sulla città lagunare celebre in tutto il mondo, offrendo scorci e canali altrettanto pittoreschi.
Chioggia, dal canto suo, vanta natali ancora più antichi di Venezia, e non si sente seconda a nessuno. Questo borgo di pescatori conserva ancora uno spirito autentico e custodisce un grande patrimonio culturale, con le architetture del suo centro storico. Una destinazione “green”, da visitare anche sulle due ruote, che offre passeggiate nel verde, oltre a lidi attrezzati e spiagge Bandiera Blu nella frazione di Sottomarina.
La buona notizia è che anche i foodies non resteranno a bocca asciutta e troveranno pane per i loro denti. Scoprite le esperienze gastronomiche da non perdere a Chioggia.
Le esperienze food da non perdere a Chioggia
Dal pesce agli ortaggi: assaggiare le eccellenze locali
Foto Instagram / chioggia.venezia
Il patrimonio gastronomico di Chioggia ruota attorno a due risorse importanti: la pesca e l’orto. Qui si trova il mercato del pesce più importante dell’Adriatico, per la vocazione storica della città, ma anche per la sua posizione strategica, tra laguna e mare. Allo stesso tempo, si trovano eccellenze come il radicchio rosso di Chioggia igp, la famosa “rosa”, una gustosa insalata invernale, la zucca e la cipolla bianca di Chioggia, molto saporita e digeribile, perché coltivata sulla sabbia, ricca di sale e iodio, in terreni strappati al mare. Coltivati in orti lagunari o litoranei, tutti gli ortaggi qui risentono dell’aria salina e del terreno particolare. Il risultato? Verdure dal sapore unico e intenso.
Shopping ittico: un giro al mercato del pesce
Foto CHUTTERSNAP / Unsplash
Si tratta di un’esperienza imperdibile per chi si trova a Chioggia: un giro al mercato del pesce al minuto, in pieno centro storico, è d’obbligo. Vivace, ricco, colorato: un affresco dove osservare il pesce vivo saltare davanti ai propri occhi, il movimento dei pescatori che entrano con casse piene di delizie ittiche fresche. Il mercato del pesce di Chioggia va vissuto ed è perfetto per fare acquisti, per l’ottimo rapporto qualità-prezzo e per la grande offerta: anguille, canocchie, vongole, cozze, rombi, sanpieri… Si trova tutto. Appuntamento tutti i giorni tranne il lunedì (perché giustamente la domenica i pescatori non escono). Si trova di tutto, invece, al mercato generale del giovedì mattina, che pare essere uno dei più grandi d’Europa e che occupa tutto il centro storico di Chioggia.
Pescaturismo: in barca con la Cooperativa Vongolari di Sottomarina Lido
Foto Gilbert BERGERAUD / Unsplash
Tra i prodotti top, imperdibili le vongole. Con la bella stagione, a Sottomarina Lido, ci si può rivolgere alla barca della Cooperativa Vongolari ormeggiata sulla riva, dove è possibile prenotare un’uscita di pescaturismo: si fa un giro in laguna, si passa da Pellestrina, si ormeggia e si pranza a bordo con specialità che vanno dagli immancabili spaghetti con le vongole ai piatti a base di cozze e sardine. O ancora, frittura mista, capesante gratinate al forno, orata e branzino, calamaretti fritti.
Mangiare in un ittiturismo: la Cooperativa La Dosana
Foto courtesy Cooperativa La Dosana
Si trova nella Diga Sud - Bocca di Porto di Chioggia, l’ittiturismo della Cooperativa La Dosana. Qui, su una caratteristica palafitta, si assaporano i piatti di pesce fresco, appena pescato con le trezze. Le specialità? Semplici e genuine, tutte quelle che interpretano i prodotti della pesca lagunare: si va dalla grigliata mista alle triglie al limone, dai peoci in cassopipa (le cozze cotte in tegami di coccio), alle locali sarde in saor (fritte con cipolla e aceto), dai bigoi in salsa (pasta con acciughe e cipolle) alla frittura mista di Chioggia. Negli ittiturismi, poi, è molto diffusa anche la pesca con la tipica bilancia: una grande rete che viene immersa in acqua.
Tappa nel tempio della cucina di pesce: il ristorante El Gato
Foto Instagram / Ristorante El Gato Chioggia
L’unico ristorante segnalato dalla Guida Michelin a Chioggia è il ristorante El Gato. In pieno centro, offre l’esperienza di un’autentica (e ricercata) cucina chioggiotta, con piatti dal mood contemporaneo. L’ambiente è candido, rilassante, perfetto per gli amanti del fine dining. Il pesce è protagonista e viene declinato in tanti modi: dai crudi alla catalana, all’imperdibile bollitone, con pesce cotto al vapore, ma anche assaggi di cucina locale, dalle seppie al nero con polenta al baccalà.
Assaporare i piatti di un giovane talento chioggiotto: Ghebo Ristorante
Foto courtesy Ghebo
Qualcuno forse lo ricorderà come concorrente di Masterchef 8: si chiama Federico Penzo ed è lo chef patron più giovane di Chioggia. Ex pescatore, ha 25 anni e nell’aprile 2019, nel centro storico della cittadina lagunare, ha aperto il suo Ghebo Ristorante: una ventina di posti a sedere e un menu che reinterpreta con personalità i sapori locali. Tra i piatti da provare, il risotto con scampo, alloro e mandorla fritta, ma anche gli ottimi crudi. "Qui si punta sulla materia prima di altissima qualità, oltre che a fare stare bene l’ospite", racconta. Il giovane chef ci anticipa che poco distante, in Fondamenta Riva Vena, entro marzo aprirà la cicheteria Do Lire, dove sarà possibile assaporare i tipici cicchetti della tradizione veneziana, oltre a primi e secondi piatti semplici. Prendete nota.
Mangiare sulla spiaggia: Le tegnùe Beach Restaurant
Foto Instagram / Le tegnùe Beach Restaurant
Gestito dalla famiglia Tiozzo Cainazzo da 8 anni, proprietaria dell’omonimo stabilimento balneare che lo ospita, Le tegnùe Beach Restaurant, a partire dalle domeniche di marzo apre le proprie porte a chi, a Sottomarina, ha voglia di mangiare in uno dei tanti lidi sabbiosi. Ecco un ampio ristorante di pesce sulla spiaggia, dove assaporare specialità preparate con prodotti locali, dalle vongole al radicchio. Segnaliamo che qui la verdura è a chilometro meno di zero: i vegetali arrivano infatti dall’orto di proprietà. Da provare? Le chicche di patate (gnocchetti) con radicchio e capesante, i tagliolini con la granseola e i datterini di produzione propria, tris di saor con la cipolla di Chioggia (con sarde, ma anche scampi, gamberi, vongole a seconda del pescato), oltre a canocchie (le cicale) in arrivo dal nord dell’Adriatico.
Provare uno dei panettoni migliori d’Italia: i dolci della pasticceria Nelly’s
Foto courtesy Nelly’s
Tra eccellenze locali, c’è pure il Caffè Pasticceria Nelly’s. Qui Daniele Scarpa non si risparmia e propone ottimi dolci. Tra questi ci sono i grandi lievitati, che prepara tutto l’anno, anche in originali versioni come il Cuba, a base di rum, cioccolato e infuso di tabacco. Il suo panettone artigianale quest’anno ha conquistato il primo premio assegnato dal Richemont Club, prestigiosa associazione di panificatori. In estate, invece, Scarpa propone il "panettone sotto l’ombrellone", con declinazioni solari: per il 2022 è previsto il gusto Mojito, al profumo di menta e lime. Tra i dolci della tradizione, da provare la Ciosota, una sorta di plumcake preparato con radicchio e carote locali. I golosi sanno dove andare.
Fare uno sputino con i tipici Bossolà: i prodotti da forno del Panificio Manfredi & Bullo
A Chioggia si possono assaggiare anche caratteristici prodotti da forno. Tra questi ci sono i Bossolà Ciosoti, il tipico pane biscotto di forma ovale che si abbina a diversi cibi, sia a base di pesce sia a base di carne, ai salumi, ma anche al dolce, immersi nella cioccolata o nella marmellata: un prodotto versatile, perfetto per uno spuntino. I Bossolà Ciosoti sono il cavallo di battaglia del Panificio Manfredi & Bullo, storico forno fondato nel 1863, giunto alla quarta generazione con il giovane Nicola Bullo. Un’attività con tre punti vendita tra Chioggia e Sottomarina, dove acquistare anche altre tipicità da forno come i papini, biscotti a ciambella, e la smegiassa, una torta fatta con melassa e uvetta.