Il mondo cambia e si trasforma anche il modo di viaggiare e di scoprire le destinazioni, con gambe e palato. Nella lista dei luoghi da visitare nel 2022 secondo il New York Times, ci sono 52 mete che quest’anno, in particolare, sono state scelte per la sostenibilità. O meglio, perché consentono al visitatore di essere parte attiva del cambiamento, favorendo un turismo più consapevole e non di massa. Viaggiare al tempo del Covid non è facile, ma nemmeno impossibile.
Ecco allora, nel consueto elenco stilato annualmente, 52 destinazioni consigliate perché rappresentano al meglio il “mondo cambiato”, come precisa il quotidiano americano: luoghi sparsi in tutto il mondo, “dove i viaggiatori possono essere parte della soluzione”.
A sorpresa, nell’elenco ci sono anche tre mete italiane: Chioggia, la “piccola Venezia”, la città da cui arriva il celebre radicchio rosso igp, più defilata e meno conosciuta della Serenissima, rivelazione che conquista il primo posto della lista; Courmayeur, la famosa località ai piedi del Monte Bianco, in tredicesima posizione; la città di Napoli, segnalata come trentaduesima.
I luoghi da visitare nel 2022: da Chioggia al Queens
“Visitare altri luoghi culturalmente ricchi come Chioggia può aiutare ad alleviare la pressione su Venezia”, scrive il quotidiano statunitense, che incorona la località lagunare in modo del tutto inatteso. “La città, che ha conservato un’autentica atmosfera marittima, può fungere da base ideale per gite in bicicletta”. E ancora, “questa Venezia in miniatura è una deliziosa alternativa per i viaggiatori alla ricerca di una destinazione meno conosciuta”, prosegue il NY Times.
Sul podio, dopo Chioggia, in seconda posizione c’è il Chimanimani National Park: un nuovo parco naturale del Mozambico, Paese africano che ha mostrato più volte la sua resilienza, restando a galla tra conflitti, pandemia e cambiamento climatico. In questo parco incontaminato, inaugurato lo scorso maggio, antiche pitture rupestri convivono con montagne sacre, specie endemiche e fauna selvatica.
Sul terzo gradino della lista, invece, troviamo il Queens, popolare distretto newyorkese, negli ultimi dieci anni al centro di una trasformazione che lo ha portato a diventare uno dei luoghi più vivaci dal punto di vista culturale e gastronomico. A questo proposito, il NY Times cita il critico Robert Sietsema, che recensisce i ristoranti del distretto per Eater.com: "Probabilmente non c'è nessun altro posto al mondo in cui puoi assaggiare la cucina casalinga di oltre 150 Paesi diversi in uno spazio così compatto". Qui, in un momento in cui gli spostamenti a lungo raggio sono (quasi del tutto) bloccati, è possibile viaggiare con il palato spaziando dai dim sum cinesi all’aguachile messicano.
Il giornale cita anche Jonathan Forgash, che a marzo 2020 ha fondato l’associazione Queens Together. Le sue parole sono preziose per comprendere la situazione food del distretto, che potrebbe riflettere una tendenza globale. "L'industria della ristorazione nel Queens è stata colpita dal Covid-19, ma ora si sta riprendendo perché siamo un quartiere di comunità incentrate sulla famiglia, in cui i ristoranti si gestiscono in maniera autonoma". Così, il ristorante piccolo e di quartiere, basato sulla gestione familiare, si rivela un modello vincente, capace di mantenere vive le grandi città e i loro distretti.
Tra le destinazioni suggerite troviamo anche, in settima posizione, la regione vinicola dell’Alentejo, in Portogallo. Si tratta un’area storicamente vocata alla produzione enologica, che negli ultimi anni ha sofferto a causa della siccità, ma che ha tuttavia trovato una soluzione “green” al problema. “Nel 2015 l'area ha creato il Programma di sostenibilità dei vini dell'Alentejo. Dando priorità alla conservazione dell'acqua, con misure come lo sviluppo di colture di copertura per la ritenzione idrica e la creazione di stagni per raccogliere l'acqua piovana, il programma ha aiutato le aziende vinicole a ridurre il consumo medio di acqua del 20%; alcuni produttori, che usavano 14 litri d'acqua per ottenere 1 litro di vino, hanno ridotto il loro fabbisogno a 6 litri d'acqua”, spiega il NY Times. “Il programma nel 2020 ha creato un processo di certificazione per verificare ulteriormente che le aziende vinicole stiano seguendo iniziative ecologiche”.
Scopri, qui di seguito, l’elenco completo stilato dal New York Times relativo ai 52 luoghi da visitare nel 2022.
I luoghi da visitare nel 2022 secondo il New York Times: la lista completa
- 1.Chioggia, Italy
- 2.Chimanimani National Park, Mozambique
- 3.Queens, New York
- 4.Northumberland, England
- 5.Zihuatanejo, Mexico
- 6.Iberá Park, Argentina
- 7.Alentejo Wine Region, Portugal
- 8.The Lucayan Archipelago, The Bahamas, Turks and Caicos
- 9.Evia, Greece
- 10.Cobscook Shores, Maine
- 11.Hoonah, Alaska
- 12.Cleveland, Ohio
- 13.Courmayeur, Italy
- 14.Red River Delta, Vietnam
- 15.South Africa
- 16.Uttarakhand, India
- 17.Fogo Island, Newfoundland, Canada
- 18.The Great Highway, San Francisco
- 19.Kyoto, Japan
- 20.El Yunque National Forest, Puerto Rico
- 21.Sierra Leone
- 22.Slovenia
- 23.El Hierro, Spain
- 24.Summerland Peninsula, Australia
- 25.Dana Biosphere Reserve, Jordan
- 26.Gouda, The Netherlands
- 27.Thy, Denmark
- 28.The Red Sea Mountain Trail, Egypt
- 29.Little Calumet River, Chicago
- 30.The Inner Hebrides, Scotland
- 31.Normandy, France
- 32.Estes Park, Colorado
- 33.Kunta Kinteh Island, Gambia
- 34.Naples, Italy
- 35.Höga Kusten, Sweden
- 36.Humboldt, Kansas
- 37.Greenland
- 38.Marrakesh, Morocco
- 39.Northland, New Zealand
- 40.Vancouver Island, British Columbia, Canada
- 41.Elijio Panti National Park, Belize
- 42.Sarasota, Florida
- 43.Vanuatu
- 44.Santa Cruz County, California
- 45.Serra da Capivara National Park, Brazil
- 46.Saguaro National Park, Arizona
- 47.Islas Cíes, Spain
- 48.Monaco
- 49.Bronzeville, Milwaukee
- 50.Thaidene Nëné National Park Reserve, Canad