Dormire in una dimora storica nella culla del Rinascimento italiano, dove nulla è lasciato al caso. E, perché no, assaporare una cucina d’autore gustosa e genuina. Tutto è possibile a Firenze, dove l’ospitalità trova casa in antichi palazzi, luoghi storici e ville d’epoca. L’esperienza in una di queste strutture può cambiare decisamente le sorti di un viaggio o di un weekend: la città si scopre a partire da quegli ambienti che hanno fatto la storia del territorio e che raccontano molto del suo passato. Spesso, a completare l’esperienza, c’è anche una proposta gastronomica degna di nota. Quali sono le dimore storiche a Firenze da non perdere? Scopritelo con noi, tra novità e certezze.
Villa Fiesole
Piccione della Società Agricola Da Pagliana, Asparagi e Olive
Cominciamo da una novità. Ha aperto a marzo 2024 Serrae, il nuovo ristorante all’interno di Villa Fiesole, residenza storica sulle colline toscane, che offre una romantica vista su Firenze. La location è stata completamente rinnovata, non solo nello spazio, rinato dopo un restyling, con la creazione della cucina a vista, ma anche nella proposta: con l’arrivo alla regia di Antonello Sardi, chef dai trascorsi stellati, l'approccio gastronomico ha decisamente virato verso il fine dining. “Il menu degustazione di cinque portate si chiama Attualità: è un modo per portare alla ribalta tematiche contemporanee come il rispetto dei nostri agricoltori e dei nostri produttori”, spiega lo chef, che ha creato piatti capaci di valorizzare ingredienti e materie prime: si va dal vegetariano Carpaccio di rapa bianca, friggitelli, spinaci, e peperoni al Piccione della Società Agricola Da Pagliana, Asparagi e Olive, che vede protagonista un volatile di provenienza locale. Imperdibile, poi, lo Zuccotto monoporzione, un dolce vintage firmato dalla giovane pastry chef Ludovica Dellaria. che vanta esperienze importanti, come quella al fianco di Domenico Di Clemente (quando era al Four Seasons di Firenze). “Si tratta di un dolce della tradizione fiorentina che ho chiesto io, perché mi ricorda l'infanzia: lei è riuscita a rivisitarlo in maniera eccezionale”, racconta Sardi. A scelta, in menu, proposte di carne, di pesce, vegetariane e creative. “La cucina deve essere di facile comprensione: la mia idea è quella di avere un’offerta per tutti i tipi di clienti, con piatti che si possano mangiare più volte nel corso dell’anno”.
Villa Cora
Immersa nel verde, con uno splendido affaccio sui Giardini di Boboli, Villa Cora riflette l’atmosfera maestosa della Firenze ottocentesca. Trasformata in grand hotel negli anni ‘60, nel corso dei secoli ha ospitato personaggi importanti come il pianista Claude Debussy e la Principessa Eugenia, moglie di Napoleone III. Oggi, questa residenza storica progettata alla fine del diciannovesimo secolo da Pietro Camparini è un incantevole hotel cinque stelle lusso. Nel 2010, la struttura è rinata dopo un restauro attento, mentre nel 2016 è entrata a far parte dell'esclusiva collezione The Leading Hotels of the World. Ultima tappa importante, la conquista delle Due Chiavi, nuovo riconoscimento all’ospitalità della Guida Michelin. Negli spazi di Villa Cora ci si rilassa passando dalla Spa al giardino con piscina, dal Santa Garden Cocktail Club alla Roof Terrace, che regala bellissimi scorci su Firenze. La cucina vede al timone l’executive chef Alessandro Liberatore, che - forte di importanti esperienze, all'hotel Il Salviatino e Il Cestello di Firenze, ma anche negli stellati Al Gallopapa di Castellina in Chianti e Il Pellicano di Porto Ercole - al Ristorante Le Bistrot propone piatti che si rifanno alla tradizione toscana, rivisitata in chiave moderna. Un approccio che oscilla tra il classico e l’avanguardia, giocando con i sapori e lasciando il segno.
Palazzo Portinari Salviati
Foto courtesy Palazzo Portinari Salviati
Nel cuore di Firenze, si tocca con mano la storia. Sì, perché Palazzo Portinari Salviati sorge laddove un tempo si trovavano le case della famiglia di Beatrice Portinari (sì, proprio quella Beatrice cantata da Dante). Le suggestioni letterarie legate alla musa ispiratrice del Sommo Poeta (a lei è dedicata una suite) si fondono alla bellezza delle opere d’arte esposte e degli affreschi che decorano questo incantevole palazzo del quindicesimo secolo. Un’antica dimora che nel 2022 è rinata dopo un lungo restauro, come hotel cinque stelle lusso. Ad allietare il soggiorno, in questo luogo che profuma di cultura e di storia, ci pensa la Spa Vita Nuova, ma anche la cucina di Vito Mollica, chef che firma il menu del Salotto Portinari Bistrot e del ristorante fine dining Atto di Vito Mollica, su cui brilla una stella Michelin. Tra le proposte del bistrot, al centro della magnifica Corte di Cosimo I, imperdibili i Gamberi al Vapore con Michter’s whiskey cocktail sauce o i Fusilli ricci con vongole veraci e bottarga, mentre nello spazio gourmet (aperto solo la sera, dal mercoledì alla domenica) si assaporano signature dish quali l’Uovo morbido gratinato al Bitto, piselli e dragoncello o le Linguine con arselle e caviale Oscietra Royal. Portate che affondano le proprie radici nella tradizione italiana, interpretata con sensibilità moderna.
Palazzo Minerbetti | Il Tornabuoni Hotel
Il Tornabuoni, cinque stelle lusso con cui ha debuttato il marchio The Unbound Collection by Hyatt in Italia, si trova all’interno di Palazzo Minerbetti, uno degli edifici più antichi di Firenze, risalente al tredicesimo secolo. In questo hotel di 62 camere, tutto richiama il Rinascimento, dai personaggi all’arte. Al piano terra, in un'area elegante, dove gli antichi archi originari si fondono al design contemporaneo, si trova il ristorante Il Magnifico, che propone una cucina toscana firmata dall'executive chef Simone Tarchi. Classe 1985, con trascorsi romani e importanti esperienze alle spalle, è approdato nella cucina de Il Tornabuoni nell’autunno 2023. ll suo obiettivo? Soddisfare una clientela internazionale, proponendo piatti tipici italiani arricchiti da una chiara vena toscana e offrendo un'esperienza gastronomica autentica e di qualità, guardando alle radici. Per spuntini e pasti più informali, invece, c’è Il Magnifico Cafè.
Villa San Michele
Foto Mattia Aquila
Sulle colline di Fiesole, a un passo dal centro di Firenze, ma in una posizione pacifica e panoramica, sorge Villa San Michele, A Belmond Hotel. La struttura cinque stelle lusso, da poco premiata con Una Chiave dalla Guida Michelin, sorge negli spazi un tempo occupati da un monastero del quindicesimo secolo, usato da Napoleone come base. Il ristorante fine dining, La Loggia, è il regno dello chef Alessandro Cozzolino. Segni particolari? Origini campane, bella mano e tanta passione che lo porta a scoprire i migliori prodotti del territorio, per proporre una cucina genuina che si rifà ai sapori locali, senza dimenticare tocchi creativi. Il ristorante si trova in una posizione meravigliosa, da cui ammirare Firenze: una visione super romantica di sera, quando è tutto illuminato. Vi si accede passando per la hall e l’area lounge, dove l’antico convive con il contemporaneo, tra opere di design e installazioni. Durante la bella stagione, ci si rilassa in piscina, nella parte più alta dell’hotel. Una tappa da non perdere.