Utilizzo e armonia sono i due principali criteri alla base del galateo, come ricorda l'esperta Giorgia Fantin Borghi. Secondo questi principi, apparecchiamo la tavola rivolgendo la lama del coltello all'interno o posizionando all'esterno le posate che usiamo per prime. Allo stesso tempo, cerchiamo equilibrio e bellezza, allestendo la tavola con una particolare cura estetica.
Dove posizionare il tovagliolo a tavola?
Ma dove posizionare il tovagliolo? "Fino al Cinquecento, il tovagliolo sulla tavola proprio non compariva: per il galateo non vi è di fatto alcuna differenza nel posizionarlo a sinistra, a destra o al centro. Eresia? Assolutamente no. Comprendo che questa affermazione vada nella direzione contraria rispetto a chi sostiene che la collocazione della salvietta a sinistra sia fondamentale al fine di effettuare il gesto di spiegatura con una sola mano, ma il movimento è pressoché inutile per non dire inadeguato", risponde Fantin Borghi.
C'è chi pone il tovagliolo rigorosamente a sinistra, chi nel piatto o chi nel bicchiere: c'è una corretta versione? "Seguendo il criterio dell’utilizzo - e del buon senso - il tovagliolo non dovrebbe essere impiegato a mo’ di lenzuolo, bensì tenuto sulle ginocchia piegato in due, a portafoglio, e adoperato solo nella parte interna. Tutto ciò per due semplici ed evidenti ragioni: evitare di sporcarsi e sollevare dalla vista di antiestetici rimasugli poco eleganti il commensale seduto accanto, ma anche noi stessi", prosegue.
La rappresentazione del tovagliolo
Accanto a ragioni di carattere squisitamente pragmatico, secondo l'esperta ci sono motivazioni che chiamano in causa il criterio dell'armonia. "Se sulla tavola a sinistra del piatto sono presenti, come spesso accade, più posate (forchette) che a destra, la presenza di un tovagliolo a destra che riesca a riequilibrare una composizione, rendendola più gradevole e simmetrica, non solo è tollerata ma perfino auspicabile. Nel medesimo modo, il posizionamento dello stesso al centro è assolutamente concesso in caso di miglior estetica complessiva della mise en place".
In quest'ottica, la posizione del tovagliolo a tavola sembrerebbe a discrezione di chi apparecchia. "La sua ubicazione è una preferenza e una decisione che spetta a chi la tavola la apparecchia e ne studia l’arte sempre con rinnovata sensibilità. Nessuna regola del galateo nella storia proibisce una posizione diversa dalla sinistra per il tovagliolo", spiega Fantin Borghi.
"Inoltre, sono innumerevoli le rappresentazioni pittoriche, e successivamente fotografiche, a testimonianza della posizione quantomeno ondivaga di questo oggetto nella storia, che testimoniano la sua evoluzione sociologica. D’altra parte, se in passato si sono tenute esibizioni di piegamento del tovagliolo a forma di cigno, struzzo, siluro, ventaglio, coda di rondine e di rospo, significava che poteva e doveva ottenere una posizione di assoluto rilievo, ovvero quella di fatto più visibile in un preciso contesto", conclude l'esperta.
Secondo questa teoria, dunque, potete posizionare il tovagliolo laddove vi sembra più appropriato, tenendo conto dell'aspetto pragmatico e dell'armonia della tavola. L'importante è che sia rigorosamente di stoffa.