Quali sono i migliori panettoni artigianali del 2024? Domanda fatidica, che puntualmente torna in questo periodo dell’anno, quando ci apprestiamo a festeggiare il Natale e a condividere momenti dolci con chi amiamo. La caccia al panettone artigianale, un prodotto che appassiona sempre più gli italiani e non solo, si è aperta ufficialmente: c’è chi non rinuncia alla ricetta del panettone tradizionale milanese, chi vuole sperimentare assaggiando nuovi gusti, ma anche chi testa ogni anno un panettone al pistacchio diverso o non ha occhi che per il panettone al cioccolato.
Ce n’è davvero per tutti i gusti - panettoni salati compresi, di grande tendenza quest’anno, perfetti per gli aperitivi, oltre a nuovi e originali prodotti lievitati, nati dall’estro dei pasticcieri. A voi la scelta, tra i migliori panettoni artigianali da provare a Natale 2024 selezionati da Fine Dining Lovers. Qui di seguito trovate le nostre proposte per idee regalo last minute o per il degno epilogo della vostra tavola di festa. Come sempre, vi ricordiamo che non si tratta di una classifica, ma di una lista dei panettoni che ci sono piaciuti, in costante aggiornamento: seguiteci, per non perdere nemmeno una tra le novità più dolci del Natale 2024.
Panettone artigianale: la lista da provare a Natale 2024
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Il panettone della Pasticceria Martesana
Iniziamo la nostra playlist golosa con un classico del Natale a Milano: il panettone della Pasticceria Martesana, con la ricetta messa a punto dal compianto Enzo Santoro, il maestro fondatore di questa bottega storica meneghina, da poco scomparso. Un grande pasticciere che ha lasciato un’importante eredità dolce e umana: mangiare il panettone di questa amata insegna, che da tempo propone alta pasticceria di quartiere, sarà come ricordare l’amore e la dedizione per i grandi lievitati del pluripremiato maestro fondatore. Ecco allora un classico come il Panetùn de l’Enzo, a base di cioccolato e albicocche, ma anche la novità del Natale 2024, il Panettone Collezione 0: se la ricetta di questo dolce, realizzato con lievito madre, burro, uova, zucchero e farina macinata a pietra, arance candite siciliane, cedro di Calabria, uvetta australiana e vaniglia del Madagascar, resta fedele al disciplinare che regolamenta la preparazione del grande lievitato natalizio milanese, la confezione è un originale scrigno griffato Moschino, progettato da Adrian Appiolaza, nuovo direttore creativo della maison. Tra le new entry segnaliamo anche il Panettone Cocco e Cioccolato al latte e il Panettone Caramello e Burro d’arachidi, ricoperto da una glassa al cioccolato blonde con cristalli di caramello.
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Il panettone di Luigi Biasetto
Ci troviamo di fronte al panettone artigianale di un fuoriclasse dell’arte dolce, Luigi Biasetto, maestro dell'omonima insegna padovana, campione del mondo alla Coupe du monde de la Pâtisserie nel 1997. Il suo panettone tradizionale milanese quest’anno, per la terza volta, si è aggiudicato il premio come Miglior panettone d’Italia assegnato da Gazzetta dello Sport. Un panettone dalla struttura impeccabile, soffice e profumato, che affascina con i sentori della vaniglia e del burro, e che testimonia un’attenzione minuziosa per ogni dettaglio. Tra le novità del Natale 2024 firmate Biasetto, segnaliamo il panettone salato con acciughe, capperi e mele semicandite: soffice e saporito, è un grande lievitato perfetto come amuse bouche a tavola, ma anche come aperitivo. Un abbinamento che pone in perfetto equilibrio la dolcezza delle mele semicandite e la sapidità dei capperi e delle acciughe. I più curiosi non possono perderlo.
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Il panettone di Sal De Riso
A proposito del premio assegnato da Gazzetta dello Sport per il Miglior panettone d’Italia, sul secondo gradino del podio quest’anno è salito Sal De Riso, pasticciere che negli ultimi anni ha conquistato diversi riconoscimenti per i suoi grandi lievitati, inclusa la vittoria alla penultima edizione del Panettone World Championship, concorso internazionale a cadenza biennale. Nel suo laboratorio in Costa d’Amalfi, il celebre pasticciere di Minori, oggi Presidente di Ampi - Accademia Maestri Pasticcieri Italiani, produce grandi lievitati dolci che lasciano il segno. Ben sviluppati, soffici, profumati, dalla struttura che fila perfettamente allo strappo a mano, prova del nove per riconoscere la giusta consistenza dei panettoni. Nella sua boutique e sullo shop online De Riso propone tantissime variazioni sul tema, dal Panettone con crema al limoncello e bucce di limone Costa d’Amalfi igp al super classico Panettone Milano. La novità del Natale 2024? Il Pandorato, che nasce dal connubio tra panettone e pandoro: si tratta di un lievitato morbido, dalla texture molto soffice, che profuma di mandarino candito, burro e vaniglia, ricoperto di zucchero a velo. Il prodotto ideale per gli eterni indecisi che non sanno rispondere al quesito panettone o pandoro?
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Il panettone di Cascina Vittoria
Tra i nostri panettoni artigianali preferiti, non può certo mancare quello di Giovanni Ricciardella di Cascina Vittoria a Rognano (Pavia). Il giovane chef e lievitista, alla regia della cucina e del laboratorio dolce di questo bel progetto familiare nella campagna pavese, prepara uno dei migliori lievitati d’Italia. Un prodotto speciale, che si è aggiudicato diversi premi e riconoscimenti, tra cui quello del Gambero Rosso e quello di Sportweek-La Gazzetta dello Sport. Un dolce dal sapore vintage e genuino, preparato a regola d’arte, nel rispetto della tradizione, come si faceva una volta: struttura soffice e leggera, impasto profumato, avvolgente e scioglievole, che sfiocca tra le mani che è una bellezza. Merito degli ingredienti scelti, a partire dalle uova a metro zero, provenienti dai suoi animali da cortile, ma anche di un ingrediente segreto, che lo chef non rivela nessuno. Sarà questo il segreto della sua piacevole consistenza morbida (e del suo successo)?
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Il panettone di Marchesi 1824
Un altro classico del Natale? Il panettone di Marchesi 1824. Il laboratorio della storica insegna meneghina, che vede alla regia il maestro Diego Crosara, sforna grandi lievitati impeccabili, dal sapore decisamente vintage. Super classici, perfetti per i tradizionalisti e per chi ama il vero panettone milanese, ma non mancano graziose ed elaborate interpretazioni come gli scenografici panettoni decorati a mano con pasta di mandorle e ghiaccia reale (disponibili solo su prenotazione). Il Panettone classico viene preparato con farina di frumento 100% italiana, uvetta a sei corone lavorata naturalmente, arance di Sicilia e cedro canditi (con un processo che segue il prodotto dalla raccolta alla lavorazione finale), vaniglia, miele d’acacia e uova di galline allevate a terra: un prodotto disponibile, tra gli altri, anche nei super formati da 5 e 10 Kg. Segnaliamo, poi, la novità del Natale 2024: il Panettone ai tre cioccolati, senza uvetta e canditi, venduto in una box che contiene tre creme al cioccolato: al latte, fondente e al cioccolato bianco. Anche Marchesi 1824 non è rimasto immune dal trend del panettone salato, declinato in Cacio e pepe, Acciughe, capperi e olive, Lievitato con Tartufo. Infine, per chi preferisce il pandoro, eccolo servito in versione classica o al cioccolato.
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Il panettone di Tiri
Tra i nostri panettoni preferiti, ogni anno, non manca quello di Vincenzo Tiri: maestro di terza generazione originario di Acerenza, in Basilicata, che ha consacrato la propria esistenza al lievito madre, tanto da aver ricevuto il riconoscimento di "Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana" a giugno 2024 per il suo lavoro. Un’autentica vocazione, quella di Tiri, il primo maestro ad aver ricevuto un titolo così importante nell’ambito del panettone, ma anche il primo ad aver aperto la prima pasticceria del mondo di soli dolci lievitati, la Tiri Bakery a Potenza. I suoi panettoni pluripremiati si distinguono per un impasto soffice, profumato, leggero come una nuvola. Merito del metodo unico che ha messo a punto: non due, ma ben tre fasi di impasto per un totale di 72 ore di lavorazione. Il Panettone Tradizionale di Tiri va provato almeno una volta nella vita, ma ai più golosi amiamo suggerire il Panettone al caramello salato. Non mancano l’edizione limitata, ovvero il Panettone cioccolato e albicocche, e la new entry 2024, il Panettone mela, limone e cannella. Comunque scegliete, non sbaglierete. Non a caso, proprio a Tiri il Maestro Gualtiero Marchesi affidò il compito di produrre il panettone a sua firma, con la propria ricetta: un prodotto fedele al disciplinare, con un impasto caratterizzato da arancia e cedro canditi e un’alveolatura fitta, nel rispetto del classicismo menghino. Un prodotto che quest’anno, in occasione del decimo anniversario della collaborazione Marchesi-Tiri, è stato profumato da un inedito blend di vaniglia Tahiti e del Madagascar. Il panettone è disponibile in edizione limitata e numerata su ordinazione presso l’Accademia Gualtiero Marchesi di via Bonvesin de la Riva 5 a Milano.
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Il panettone di Iginio Massari Alta Pasticceria
Il panettone del maestro dei maestri è servito. I grandi lievitati firmati Iginio Massari Alta Pasticceria tornano a regalare gioia anche per il Natale 2024. Tra classici e limited edition, sono disponibili nelle pasticcerie di Brescia, Milano, Torino, Verona, Firenze e Roma, nei Pop-Up Store e sullo shop online. Massari propone anzitutto l’iconico Panettone, caratterizzato da una lavorazione complessa di 65 ore, con quattro lievitazioni e due impasti. Il risultato? Un lievitato morbidissimo, dall’alveolatura perfetta alveolatura, farcito con cubetti di arancia calabrese candita e uvetta Sei Corone, che inebria, tra sentori di sentori burro e vaniglia. La copertura è una glassa, realizzata con mandorle, con un tocco di cacao, tra mandorle grezze e granella di zucchero. Non mancano i “grandi lievitati del senza”: dal Panettone senza canditi al Panettone senza lattosio. Chi ama le novità, invece, può provare le new entry 2024, che vanno ad affiancare successi come il Panettone al pistacchio e il Panettone al cacao e cioccolato: il Panettone al Cioccolato e Lampone – Edizione Limitata, arricchito con lamponi canditi, glassa al lampone e zucchero cristallino; il Panettone Integrale al Caramello e Pere – Edizione Limitata, con farina integrale, pere candite e una glassa di cioccolato bianco al caramello; il Panettone alle Fragole Mara des Bois e Cioccolato Monorigine - Edizione Speciale Limitata, farcito con la pregiata varietà di fragole francesi e cioccolato fondente al 70% monorigine San Martin Perù, con note aromatiche di frutti rossi, agrumi e spezie, e con una glassa alle fragole.
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Il panettone di Ciacco
Stefano Guizzetti, il chimico gelatiere pluripremiato alla regia di Ciacco, insegna presente a Parma e a Milano, negli ultimi anni ha spopolato con i suoi dolci lievitati. Una produzione iniziata quasi in sordine, per poi diventare un appuntamento fisso per tutti gli appassionati di pasticceria. Sì, perché il livello raggiunto dai panettoni artigianali e da pandori artigianali prodotti da Guizzetti è davvero alto: profumati, morbidi, scioglievoli, aromatici, preparati con materie prime e ingredienti rigorosamente selezionati, a partire dai canditi del maestro Corrado Assenza che parlano da soli. Se il Panettone Milano è perfetto per puristi, fatto a regola d’arte. Noi amiamo particolarmente anche gli esperimenti di Guizzetti: i cosiddetti, “panettoni rari”, con ingredienti che spaziano dallo zafferano alla camomilla al fieno. Da non perdere il Panettone Amaro, una ricetta che torna anche quest’anno ma perfezionata, per ammaliare il palato con i sentori di erbe e radici, che catturano le papille dapprima con un sapore amaro inatteso, aprendosi sul finale con aromi di genziana, rabarbaro e china, in equilibrio perfetto con l’arancia candita. La novità 2024? La variante con un’infusione di erba medica e fiori di camomilla canditi.
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Il Panettone de La Primula
Da ingegnere a pasticciere con eccellenti risultati. Questa la storia di Mattia Premoli, giovane lievitista alla guida de La Primula di Treviglio, in provincia di Bergamo. Qui, dopo aver preso le redini dell’attività di famiglia, il giovane Mattia si è dato da fare per mettere a punto una ricetta di panettone impeccabile, per la sua linea gourmet di lievitati Madre. Quello di Premoli è un prodotto soffice, equilibrato, dall’ottima lievitazione e struttura, capace di lasciare il segno con una bella personalità nel rispetto della tradizione. Qualità che gli sono valse diversi riconoscimenti negli ultimi anni: dall’ottima posizione della classifica del Gambero Rosso 2024 alla medaglia d’oro FIPGC per il Miglior panettone del mondo 2021, con la finale del Panettone World Championship 2021, oltre al Secondo Posto nel 2023 del concorso Artisti del Panettone. Tra le novità 2024, ecco il Panettone Proibito con Foletto Heritage, nato dalla collaborazione con la distilleria Foletto, in Val di Ledro: un’edizione limitata, che vede il Panettone Tradizionale arricchito delle note amaricanti dell'Amaro Proibito. New entry anche per il Panettone MEOW con TOILETPAPER: una creazione segna il connubio tra l’arte dolce di Premoli e l’irriverenza di TOILETPAPER, lo studio fondato da Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari, in perfetto equilibrio tra note dolci e salate, grazie alla combo mela e caramello sal
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Il panettone del Forno Brisa
Ogni anno aspettiamo un nuovo tema per il packaging originale e sbarazzino del bolognese Forno Brisa. Per il Natale 2024, la confezione del Panettone classico di Brisa, caratterizzato da un impasto tradizionale con glassa alla mandorla, si ispira agli anni '90, con una scatola olografica che si rifà alle iconiche mirror ball, ma anche allo spazio e al mondo onirico. Si gioca con la luce e con i riflessi, insomma, con un simbolico invito a guardare sempre oltre e a credere nei sogni. “Pensiamo ai sogni che avevamo da piccoli: siamo tutti nati negli anni ‘90 e siamo riusciti a trasformare il progetto da un semplice forno di quartiere alla prima public company del pane”, commenta Davide Sarti, fondatore e direttore creativo di Forno Brisa. Non manca il panettone vegano, ossia il Veganone, albicocche e cioccolato, e nemmeno il Panettone Gianduia, con gianduia autoprodotto, realizzato internamente con le fave di Cacao Disidente. Il Forno Brisa sforna panettoni preparati con ingredienti e materie prime di filiera e sostenibili, realizzati rigorosamente con lievito madre e prodotti artigianali. Sul versante salato, è tornato a grande richiesta il lievitato Parmigiano e Mortadella.
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Il panettone della Cremeria Capolinea
Foto Giulia Bianco Photography
Simone De Feo della Cremeria Capolinea a Reggio Emilia è uno dei maestri gelatieri che negli ultimi anni si sono cimentati con successo nella preparazione del panettone artigianale, raggiungendo ottimi risultati. Non solo panettone, però. La novità del Natale 2024? Il Pandoro, preparato con un impasto al profumo di Rhum River Antoine, prodotto in edizione limitata. L’impasto, realizzato con lievito madre, farina, burro, uova e zucchero, viene sottoposto a una lunga lievitazione di oltre 24 ore, quindi viene incorporato il rhum premium, che regala al palato un’interessante complessità aromatica: un grande lievitato dolce che testimonia la passione per gli spirits del maestro De Feo, che ha sperimentato molto anche sul fronte della vasocottura e sui gelati alcolici. Non rinunciate al panettone? Accanto al soffice e profumato Panettone Milano, ecco altre golose declinazioni a base di lievito madre, firmate Cremeria Capolinea: Arancia e Cioccolato, Gianduia, Pesca e Nocciola, Amarene, Pistacchio e Tonka e Caffè, Pera e Cannella, tutti disponibili in un doppio formato, da 500 grammi e da 1 chilo.
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Il panettone di Follador
Un altro panettone immancabile nella nostra playlist è quello del Forno Follador di Pordenone, che quest’anno - per la prima volta - viene venduto anche alle Galleries Lafayette Le Gourmet a Parigi. “È un grande onore per noi essere ambasciatori della tradizione culinaria italiana ed esportare a Parigi uno dei più importanti simboli del Made in Italy: il Panettone”, commenta il maestro Antonio Follador. “Ogni morso racchiude l’anima degli artigiani che lavorano l'impasto, seguono la lievitazione e controllano con cura tutte le fasi del processo di produzione dando vita a dolci dal profumo e dal sapore inconfondibili”, continua. Le novità 2024? Il Panettone Moka e Mandorla, al profumo di caffè, nato dalla collaborazione tra l’azienda di Pordenone e 1895 Coffee Designers by Lavazza, e il gusto Caramello, Arancia e Cannella. Oltre al Panettone da Tradizione e al Gran Mandorlato, da assaggiare almeno una volta per scoprire un lievitato soffice, dal gusto puro ed equilibrato, ecco felici variazioni sul tema: il Glacè (con una copertura di cioccolato e mandorle e, all’interno, cioccolato al latte), il Pistacchio, il Cioccolato e Amarene e il Mandarino e Gianduia. Chi appartiene al partito del pandoro, infine, consigliamo vivamente l’assaggio del mitico Pandoro di Follador: interpretato a regola d’arte, grazie a una lavorazione di due giorni e a una lievitazione lenta a tre impasti, proposto dal maestro con Polvere di Stelle, una miscela di zucchero impalpabile, realizzato artigianalmente in laboratorio in tre diversi gusti: Bianco Follador, Ciok Follador e Lampone. Fino al 24 dicembre i grandi lievitati di Follador si trovano anche alla Rinascente, nelle sedi di Milano, Firenze Torino.
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Il panettone di Davide Longoni
Foto Matteo Bellomo - Stefania Zanetti
Un must del Natale a Milano è il panettone del Panificio Davide Longoni: perfetto per i palati tradizionalisti nella versione classica, un vero omaggio alla città meneghina e al suo dolce simbolo, ma disponibile anche in altre due amate versioni: panettone al cioccolato e panettone al pistacchio. Un grande lievitato che nasce da una ricetta del maestro Davide Longoni, sviluppata nel tempo dal team della pasticceria, capitanata da Mauro Iannantuoni. Il processo di produzione, completamente artigianale, include le due fasi di lievitazione: la prima di 14 ore e la seconda di 8. Il risultato? Un panettone soffice, che profuma di lievito madre, che sfiocca naturalmente allo strappo manuale, dalla consistenza morbida e scioglievole. Originale e colorato il packaging, che omaggia sempre Milano e i suoi simboli, celebrando il forte legame tra il Longoni e la città da cui è partita la sua rivoluzione scandita dal lievito madre. Come ogni anno, i packaging sono stati disegnati dall’artista Gianluca Cannizzo - aka My Poster Sucks. Il tema della confezione? Per il Natale 2024 è stata scelta la creatura mitologica leggendaria della città di Milano: la famosa “scrofa semilanuta”, che secondo la leggenda popolare indicò ai Celti dove fondare il capoluogo. Milano deriverebbe da Medhe-lan, in latino Medio-lanum, che può significare sia “terra in mezzo alla pianura” sia "semi-lanuta". Segnaliamo anche la limited edition, che torna per il quinto anno, nata dalla collaborazione tra Longoni e Fornasetti, un’altra maison meneghina che fonda la sua filosofia sulla scelta della materia prima di qualità: un impasto classico, arricchito dalla presenza dello zafferano in pistilli, oltre che dai morbidi canditi di scorza d’arancia e di cedro e dall’uvetta sultanina.
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Il panettone di Angelo Inglima
Festeggia 60 anni di attività la Pasticceria siciliana Angelo Inglima e a questa speciale ricorrenza dedica la confezione del suo panettone: un packaging celebrativo, che nella grafica riprende la sagoma stilizzata della pasta nuova, il dolce tipico di pasta di mandorle e marmellata di zucchine che ha contribuito alla notorietà di questa insegna di Canicattì. Il Panettone Tradizionale si distingue per un impasto soffice e particolarmente profumato, arricchito dall'arancia semicandita e dall’uvetta sultanina, fatta macerare nel laboratorio di casa nel vino siciliano Malvasia, ma anche per una glassa a base di mandorle locali. Da provare i panettoni farciti con le confetture, che vengono prodotte sempre in casa, in maniera artigianale. Gli impasti? Sono soffici, dall’alveolatura uniforme, figli di una lievitazione naturale di 36 ore, preparati con ingredienti selezionati da filiera corta. Ecco quindi il Panettone all'Albicocca, super soffice e profumato, il Panettone al Pistacchio, dall’impasto di colore verde, dato dalla pasta di pistacchio, abbinato a un vasetto di crema spalmabile che contiene il 35% di pistacchio. Ancora, da non perdere il Panettone al cioccolato di Modica Igp 60% e il Panettone al Caffè, con un impasto a cui viene aggiunto del caffè espresso con caramello e crema al whiskey e una copertura di glassa al cioccolato. Indecisi? Accaparratevi il mitico Tris: una confezione con i panettoni in formato 500 grammi, declinati in Tradizionale, Pistacchio e Cioccolato di Modica.
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Il panettone di Alajmo
Cercate un grande lievitato a tre stelle Michelin? Ecco servito il dolce firmato Alajmo, che arriva direttamente dal Veneto. Lo chef de Le Calandre a Rubano (Padova) ha un laboratorio di pasticceria molto attivo, il MammaRita Lab, e uno shop online ben fornito. Imperdibile la produzione natalizia, con grandi lievitati golosi e originali, lavorati rigorosamente a mano con lievito madre e sottoposti a una lievitazione in due fasi. Soffici, dall’equilibrio armonico e profumati, i lievitati artigianali di Alajmo non contengono né coloranti né conservanti, e nemmeno grassi idrogenati. Regalano perle in fatto di gusti. Da provare la novità del Natale 2024, Sicilia, un grande lievitato che si rifà al “gusto del fuoco”, omaggiando le origini del cognome Alajmo: un dolce all’olio extravergine di oliva da assaporare caldo, farcito con peperoni del Piquillo canditi e peperoncini canditi, cioccolato fondente e fava di Tonka. Interessanti anche le altre proposte, che spaziano dal Moro di Venezia, un impasto al cioccolato, con marasche candite e sac à poche di crema alla nocciola e caca, al Pan d’Oro, soffice, elegante e profumato, che riprende nel nome la tipica ricetta veneta "Pan de oro".
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Il panettone di Pavé
Pavè è il noto forno milanese che ha rivoluzionato l’approccio al mondo della bakery, aprendo la strada italiana ai forni di nuova generazione. Spirito moderno e mood sbarazzino fanno da cornice a un prodotto super classico, che riprende la vera tradizione del panettone milanese artigianale. Il risultato è ottimo: un panettone alto, ben cotto, con una bella struttura e un buon sviluppo, soffice al punto giusto. Un grande lievitato dall’equilibrio perfetto, che prende per la gola tra profumo di burro di Normandia, vaniglia del Madagascar, lievito madre, uova selezionate, canditi e uvetta. Giovanni Giberti, il pasticciere di casa, prepara il panettone tradizionale tutto l’anno, nel nuovo laboratorio Pavè di via della Torre, aperto nel 2021, dove riesce a controllare al meglio la lievitazione e la cottura. In occasione delle Feste, ecco sfornati nuovi gusti: al Cioccolato fondente, al Caffè e cioccolato biondo, all’Albicocca e cioccolato fondente, ai Quattro cioccolati, Torta Tonka Pavé. Per il Natale 2024 Pavè ha ideato una novità: la Bomba al Panettone, un bombolone fatto con l’impasto del panettone, canditi, uvette e farcito con gelato al panettone. Basta un morso… e si torna bambini.
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Il panettone di Dolcemascolo
Matteo Dolcemascolo ha vinto numerosi premi per i suoi grandi lievitati, riuscendo a conquistare il cuore di pubblico e critica. Presente a Frosinone - dove è nata - e a Roma, la Pasticceria Dolcemascolo (giunta alla terza generazione) presenta come sempre il suo Panettone Classico Artigianale, leggero, soffice, scioglievole e umido al punto giusto. Al primo assaggio? Si percepisce un equilibrato intreccio di burro, lievito madre e dolcezza. Per il Natale 2024, oltre al panettone tradizionale, ecco i gusti cioccolato e pere, cioccolato e lamponi, pistacchio (con la sua crema spalmabile abbinata), frutti di bosco e classico al cioccolato. La lavorazione del panettone è frutto di un lungo processo artigianale di tre giorni. “Vogliamo offrire un prodotto che non solo rispetti la tradizione, ma che elevi l’esperienza del gusto a un livello superiore, grazie a materie prime eccellenti e a una lavorazione che segue rigorosamente le tecniche artigianali”, racconta Matteo Dolcemascolo.
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Il panettone della Pasticceria Roberto
Giovanni Cavalleri, il pasticciere pluripremiato alla guida della Pasticceria Roberto di Erbusco, dal 1981 produce il panettone artigianale restando fedele alla stessa ricetta. Una preparazione classica, che prevede una glassa alla mandorla e un impasto farcito con uvetta e canditi, generosamente ricco di vaniglia proveniente da Tahiti e dal Madagascar. Un panettone figlio di 36 ore di lievitazione, profumato, morbido, leggero e scioglievole, che sai quando inizi a mangiarlo ma non quando fermarti. Perché un morso, anzi uno strappo perfetto, tira l'altro. Per il Natale 2024, oltre al Panettone Classico, la produzione di Roberto prevede altre declinazioni: il Goloso, con un impasto base arricchito da albicocca e zenzero canditi, marron glacé e un mix di spezie, il cui profumo ricorda il pain d’épices del Nord; il Cioccolato e noci, per chi ama i gusti decisi; Vivilo, il signature dedicato all’omonimo ristorante situato a Corte Franca, che Cavalleri gestisce assieme allo chef Lorenzo Tagliabue (con albicocche candite e vaniglia di due varietà); Tarte Tatin, il lievitato che ricorda al palato il gusto della celebre torta, con mele candite e cioccolato al caramello; Soffio, per chi non ama i canditi.
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Il panettone di Gustificio
Ha vinto il Premio Bar dell'Anno del Gambero Rosso Gustificio a Carmignano di Brenta, in provincia di Padova, ed è un progetto davvero interessante che vi abbiamo raccontato nell'intervista al suo patron, Andrea Poli. Il suo panettone, completamente artigianale, viene prodotto nel laboratorio di casa con l'immancabile lievito madre (48 ore dall’impasto alla cottura, cui seguono 12 ore di riposo) e si distingue per una lunga lievitazione naturale. Le materie prime sono accuratamente selezione: le farine di grano tenero italiano macinate a pietra, le uova biologiche da allevamento a terra, il burro, le arance candite di Corrado Assenza, la vaniglia Bourbon e il sale di Cervia. Il miele è prodotto localmente e consente un utilizzo ridotto di zucchero. La versione classica è Arancia e uvetta ed è preparato con la ricetta di Francesca e Rolando Morandin, due guru nazionali del lievito madre. Morbido e profumato di vaniglia, burro e miele, è scioglievole e avvolgente al palato (e sotto le dita sfiocca che è un piacere).
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Il panettone di Bonfissuto
La pasticceria Bonfissuto di Canicattì, in provincia di Agrigento, è diventata un punto di riferimento per l'arte siciliana dei grandi lievitati. Ecco allora ogni anno nuove scommesse su collezione di panettoni diversi, che vanno aldilà dei tradizionali e dei gusti ormai considerati classici, a partire dal pistacchio. Per il Natale 2024, ecco il Barocco: un panettone limited edition dal gusto fruttato e avvolgente, con fragoline, canditi di arancia e limone di Sicilia, arricchito da una croccante glassa a base di mandorle e nocciole. Immancabile, a proposito di edizioni limitate, il grande lievitato Digital Art: un dolce ricoperto di cioccolato al latte e farcito con una crema alcolica al Baileys, con cubetti di mela aromatizzati alla cannella.
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Il panettone di Lorenzetti
La pasticceria Lorenzetti, a San Giovanni Lupatoto, in provincia di Verona, sforna ogni anno grandi lievitati capaci di lasciare il segno. Soffici, profumati, ben strutturati, onorano l'arte dolce a meraviglia. Da provare il Panettone al Recioto, un lievitato con la restrizione di vin Recioto Docg, amalgamato al nostro impasto, che gli dona un sentore e un sapore caratteristico. A chi appartiene al team pandoro, suggeriamo di provare il Nadalin: un dolce tipico di Verona, considerato l'antenato del pandoro appunto, per la sua caratteristica forma a stella. Tradizionalmente veniva regalato ai bambini che, con i loro canti, scaldavano le strade e le piazze della città scaligera durante le Feste di Natale. Infine, come alternativa al panettone, chi è nel Veronese può optare a un'altra specialità realizzata da Lorenzetti, il Mandorlato: un dolce della zona di Cologna Veneta, tipico delle Feste di Natale, a base di mandorle tostate di Bari (scelte a mano), mieli d'acacia italiani, zucchero e albume d'uovo, preparato con il 70% di frutta fresca.
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Il panettone di Tomarchio
Andiamo in Sicilia e scopriamo le creazioni di Tomarchio, nel Catanese. Una pasticceria che ha iniziato negli anni Cinquanta con la lavorazione della mandorla locale, per poi dedicarsi all'arte dolce mettendo le mani in pasta, tra lievito e farina. Così, si respira il profumo della bella isola mediterranea assaggiando il Mandorlato: un panettone artigianale, con una glassa a base di mandorle siciliane da coltivazione d'eccellenza e uva sultanina dell'Etna essiccata al sole. Ai più golosi consigliamo il Panettone al cioccolato, con una copertura di finissimo cioccolato fondente, riccioli di cioccolato e nocciola tonda di Giffoni. Goloso anche all'interno, perché arricchito da gocce di cioccolato fondente e al latte.
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Il panettone di Eataly
Da provare anche il panettone di Eataly, che per il Natale 2024 propone grandi lievitati davvero ottimi, tutti lavorati a mano e confezionati con materiali sostenibili certificati. Ecco quindi il Panettone Classico, proposto anche nella versione in latta rossa, dall'impasto soffice, arricchito da uvetta, arancia candita e vaniglia Bourbon. Ma ci sono anche il Panettone Pere e Cioccolato Fondente, la novità dell'anno, con pera candita e cioccolato fondente 43%, oltre al Panettone Limoncello, con limoncello e limoni canditi italiani, e il Panettone Cioccolato Bianco, che viene accompagnato da una golosa crema spalmabile al pistacchio. Amanti del pandoro? Nessun problema, c'è anche quello e vale la pena assaggiarlo: preparato con burro di pasticceria, lievito madre e vaniglia Bourbon, è molto profumato, soffice e leggero.
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Il panettone di Sapiente
Siete a Bologna e cercate panettoni artigianali soffici e profumati, dal packaging originale? Sapiente è la risposta. Si tratta del brand di Pierluigi Sapiente, giovane pasticciere inserito a pieno titolo (con tanto di premi) tra le rivelazioni degli ultimi anni, che quest'anno prende per la gola con i suoi grandi lievitati. A partire dalla nuova ricetta del pandoro: morbido e profumato, ha una bella texture e si scioglie al palato. A chi non rinuncia al panettone classico, Sapiente propone la versione bassa, con uvetta e canditi, ricoperta da una glassa alla mandorla. L'originale confezione, di colore blu elettrico, recita "More than pasticcini": un claim che racconta molto di questa giovane realtà e di questo pastry chef.
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Il panettone di Di Stefano
La scelta di materie prime di alta qualità̀ è al centro dell'arte dolce e dei grandi lievitati dei tre fratelli Di Stefano (Vincenzo, Settimio e Benvenuto), che hanno scelto di vivere e lavorare in Sicilia, a Raffadali, in provincia di Agrigento, dove sono nati e dove ogni giorno esaltano le eccellenze del territorio. Il packaging del Natale 2024? Si tinte di colori accesi, con le nuove latte e bag che esaltano il carretto siciliano ultra pop, regalando un effetto glam alla confezione. Da non perdere la new entry dell'anno, ossia il Panettone alla Gianduia con sac a poche piena di crema per farcire: croccante fuori e cremoso dentro, ha un copertura realizzata con una doppia glassatura: la prima, solo con il cioccolato, mentre la seconda è con granella di nocciole e ancora cioccolato. Appassionati di Panettone al Pistacchio? Non perdete quello della maison Di Stefano, da farcire con un'apposita crema contenuta nella confezione.
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Il panettone di Vincente Delicacies
Rimaniamo in Sicilia, perché gli appassionati di panettone al pistacchio non possono non conoscere anche le creazioni di Vincente Delicacies, maison che si trova a Bronte, la patria degli amatissimi pistacchi dop, che seleziona e lavora la frutta secca. C'è l'imbarazzo della scelta nelle proposte dei grandi lievitati: accanto ai gusti tradizionali, ecco La Santa (un panettone ricoperto di cioccolato bianco e Pistacchio Verde di Bronte dop, farcito di crema con Pistacchio Verde di Bronte dop), ma anche I Pupi, con pistacchio di Sicilia, pesche e gocce di cioccolato, o Fastuka, un grande lievitato ricoperto di cioccolato bianco e pistacchio di Sicilia.