Quante volte hai usato l’espressione cadere a fagiolo o cascare a fagiolo? E quante volte ti sei chiesto perché mai una cosa perfetta dovesse avere a che fare con l’atto di cadere di un fagiolo?
Se sei curioso di sapere cosa significhi questa espressione e da dove derivi, seguici in questa nuova tappa del nostro viaggio alla scoperta delle origini dei modi di dire legati al cibo come "giovedì gnocchi" o "mangiare la foglia".

Cadere a fagiolo: cosa significa
L’espressione cadere a fagiolo o cascare a fagiolo si usa per indicare una situazione non prevista che avviene però in un momento ideale, oppure una persona arrivata al momento giusto così come un oggetto che capita, per esempio, tra le mani proprio quando ne abbiamo bisogno.
Esiste anche una variante dell’espressione con il verbo andare usata quasi esclusivamente alla terza persona singolare, “va a fagiolo”: il modo di dire viene solitamente usato in relazione ad un oggetto particolarmente adatto ad un determinato scopo.
In alcune regioni d’Italia, l’espressione cadere a fagiolo viene contratta in “a fagiolo”, con le stesse sfumature di significato del modo di dire esteso.
Perché si dice “cadere a fagiolo” o “cascare a fagiolo”?
Come spesso accade, anche per il modo di dire cadere a fagiolo le ipotesi di origine sono molteplici e diverse tra loro. Tutto lascia presupporre che l’espressione cadere (o cascare, andare, capitare, venire) a fagiolo si sia diffusa attorno al XV secolo in Toscana: la prima testimonianza certificata del suo uso nell’italiano scritto è infatti rintracciabile nel Dizionario della lingua italiana del Tommaseo di fine Ottocento, dove si ipotizza che l’espressione cadere a fagiolo derivi “dal dirsi comunemente che ai Fiorentini piacciono molto i fagiuoli”.
Un’altra ipotesi, sostenuta questa in Frase fatta capo ha. Dizionario dei modi di dire, proverbi e locuzioni di Giuseppe Pittano, riprende la possibilità che il modo di dire sia da ricondurre “ai fagiuoli, che pur si sono usati come le fave bianche e nere, per dare il voto negli squittini [scrutini], e nelle pubbliche adunanze”.
Un’altra teoria legata alla vita quotidiana riconduce l’origine dell’espressione cadere a fagiolo con il mondo contadino perché un tempo i fagioli venivano raccolti quando erano molto maturi: in quella fase, infatti, bastava toccarli appena e i fagioli si staccavano dalla pianta. Cascare a fagiolo o cadere a fagiolo avrebbe così assunto il significato di qualcosa ottenibile facilmente e senza sforzo.

C’è poi un’ipotesi più suggestiva che si ispira alla favola Jack e la pianta di fagioli, conosciuta anche come Jack e il fagiolo magico. Protagonista della storia è Jack, figlio di una famiglia poverissima che possiede solo una mucca e si sostiene unicamente con quella. Un giorno Jack scambia imprudentemente la mucca con una manciata di fagioli. Quando la madre lo scopre, per la rabbia lancia i fagioli fuori dalla finestra: in quell’istante succede però qualcosa di magico, perché dai fagioli inizia a crescere una pianta che arriva su su ben oltre le nuvole. Arrampicandosi sulla pianta, Jack verrà catapultato in un mondo fantastico dal quale, dopo mille avventure, tornerà portando con sé una gallina capace di produrre uova d’oro, svoltando così la sua vita e quella della sua famiglia.
Così come nella storia i fagioli sono stati l’inizio del viaggio verso la fortuna di Jack, così nel linguaggio parlato l’espressione cadere a fagiolo avrebbe così assunto il suo significato di una circostanza o di qualcosa che arriva al momento giusto e porta gli effetti sperati.